𝐏𝐫𝐨𝐥𝐨𝐠𝐮𝐞: 𝐀𝐜𝐭 𝐈

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<< Non trovate ironico come l'uomo fin dal suo primo respiro senta il richiamo primordiale di ciò che non potrà mai ottenere? Di come queste creature limitate e spezzate siano attratte da un infinito che non possono comprendere, dalla linea sottile che separa la loro imperfezione dalla perfezione del divino? Un anelito impossibile, ma incombente dalla notte dei tempi, a cui l'umanità, non potendone ignorare il richiamo, compensa con delle pallide e sbiadite imitazioni, ricercando l'immortalità nella memoria di altre creature mortali e decadenti quanto loro. Accontentandosi di vivere nei ricordi, perché impossibilitato a soddisfare quel bisogno beffardo e incombente che gli lacera il petto. Perché nessuno nasce mortale e diventa infinito. Oppure perché così ci hanno fatto credere. Vedete, le creature infinite, che noi chiamiamo col volgare nome di arconti, gelose della loro immortalità, hanno cancellato per secoli dalla memoria un uomo; l'unico uomo che è diventato immortale senza il permesso di Celestia.>> ci fu una pausa e un sorpreso bisbiglio di fondo: di cosa stava parlando quello strano cantastorie dai capelli rossastri? Nessuno ricordava di aver udito una simile storia o almeno, così i presenti credevano. Eppure la memoria non dovrebbe ingannare: un uomo in grado di raggiungere un simile obbiettivo sarebbe dovuto essere onorato, non dimenticato. Silenzio! Ecco che il ragazzo riprende.

<< Egli era un alchimista. La sua fama giungeva da ogni parte del mondo, e gente da tutte le nazioni accorreva nella sua bottega, ricercando consigli e bramando ricchezza. Mai nella storia era esistito un uomo più saggio e sapiente di lui, e forse mai più esisterà. E la sua mente mortale, unica nel suo genere, riuscì nell'impresa ancora più straordinaria di attrarre a sé il cuore di una creatura immortale, spirito di ghiaccio di bellezza eterna e dolorosa. Il loro amore si consumò nel modo disperato e passionale delle creature che non possono che cogliere l'attimo nel breve tempo a loro concesso. La dea del ghiaccio ne rimase ancora più rapita, e abbandonò il suo regno di neve e di brina per vivere con l'alchimista in questa splendida città, Liyue, e per molto tempo vissero insieme all'apice della felicità, condividendo un amore perfetto e irripetibile.>> I volti dei presenti esprimevano interesse e curiosità per la particolare storia che il cantastorie stava narrando, tutti tranne uno: una donna dai capelli scuri e dagli occhi magenta sembrò incupirsi mano a mano che il giovane parlava. Se lo conosceva? Eccome, ricordava quella voce, ma non aveva creduto di poterla risentire in una simile circostanza, lui che tra tutti fino a quel giorno aveva mantenuto un profilo basso, eseguendo quanto gli veniva ordinato e parlando solo come portavoce della sua signora. Oh no, a loro non piacevano i traditori e questo era ben noto; la donna voltò le spalle a quel misero teatrino messo in scena dal ragazzo e si allontanò rapidamente: il traditore avrebbe pagato, ma sarebbero stati loro ad occuparsi di lui, lei doveva solo riferire quanto udito.

<< Ma col tempo le cose iniziarono a mutare: una screziatura argentata nella chioma castana di lui, delle piccole rughe al bordo dei suoi occhi, i piccoli acciacchi che giorno per giorno diventavano sempre più frequenti. E vedendo il suo amato invecchiare inesorabilmente, la creatura divina dovette fare i conti per la prima volta con la dura realtà che quell'amore non sarebbe potuto durare per sempre. Ma questo lei non poteva tollerarlo. Perciò, escogitò con l'aiuto dell'uomo un piano per condurlo al desiderio ultimo della sua specie: l'immortalità. Vedete, per quanto per secoli gli uomini si siano adoperati per raggiungerla, erano sempre stati mancanti dell'ingrediente più fondamentale di tutti: il volere di una creatura immortale. Solo una creatura eterna può soddisfare il bisogno più recondito dell'umanità. Solo una creatura eterna può rendere, beh, eterni. E credetemi, lei desiderava amarlo per sempre più di qualsiasi cosa. Perciò, dopo mesi di ricerche condotte nelle più antiche biblioteche del mondo, unendo le competenze alchimiche di lui e la sapienza divina di lei, riuscirono a scoprire che la ricetta dell'impossibile era ironicamente piuttosto semplice; tuttavia, ciò che serviva per attuarla era pressappoco introvabile. Ma se da una parte l'ambizione dell'alchimista trovava completa soddisfazione solo nell'aver trovato la soluzione al desiderio impossibile della sua specie, per la regina di ghiaccio questo non era abbastanza. Non si sarebbe fermata finché non avrebbe condiviso il dono dell'immortalità con l'uomo che aveva giurato di amare in eterno. Viaggiò per mesi alla ricerca degli ingredienti necessari: un frutto dal praticamente estinto albero di Aballon e del legno dello stesso per fabbricarvi una coppa, una pinta di acqua pura della leggendaria fonte di Lanfruta e infine un cinque foglie di Ratis>> fu interrotto, il cantautore, dall'innocente e curiosa voce di un bambino dall'accento di Fontaine. La domanda era semplice, la coppa e il frutto non potevano essere presi dallo stesso albero? La risposta del giovane deluse assai le semplici ma fragili aspettative del bambino: toccare il fusto dell'albero avrebbe fatto raggrinzire il frutto anche se questo era già stato colto.

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⏰ Last updated: Oct 20, 2021 ⏰

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𝐏𝐀-𝐇𝐒𝐈𝐄𝐍 • 𝐆𝐞𝐧𝐬𝐡𝐢𝐧 𝐈𝐦𝐩𝐚𝐜𝐭 𝐑𝐏Where stories live. Discover now