11. Tutti i tasselli rimessi insieme

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Vedere quel muso blu di un andoriano non ha fatto altro che aumentare la rabbia di McCoy e, invece di dare un senso a ciò che è accaduto a Spok, ha soltanto trovato un'altra ragione per uccidere accidentalmente il prigioniero blu. Non ha senso voler uccidere delle persone soltanto perché sono verdi, o perché seguono la logica e non le emozioni, diamine a tutti stanno antipatici i vulcaniani, ma non per questo la gente se ne va in giro ad uccidere ogni vulcaniano che incontrano per strada. Dall'interrogatorio si è raccolto molto sull'odio che quell'andoriano nutre verso quegli stupidi pacifisti verdi come dice lui, molte parole dette ai muri, perché di tutti quegli insulti nella mente di McCoy non ne è rimasta memoria, ha deciso di non ascoltare quel delirante pazzo. Lo si potrebbe paragonare ad Hitler, ma senza pecore che lo seguono, voleva commettere un genocidio, ma prima voleva testare l'arma per vedere se funzionasse bene; come si va al pentagono a provare le pistole, l'andoriano ha usato Spok come bersaglio, che bastardo. McCoy non riesce a quantificare quanto odi questa persona, sa solo che vorrebbe sputare a terra ogni volta che pensa a quell'andoriano, ma c'è almeno una cosa che lo consola, il fatto che quell'andoriano sarà sbattuto in una colonia federale penitenziaria di massima sicurezza. Per quanto riguarda il virus sono riusciti a fargli dire poco e niente su come sia stato creato, ha blaterato dicendo che il virus è indistruttibile, come se non lo sapessero già. Bones è ritornato in ufficio senza nemmeno passare dall'infermeria, adesso non può vedere Spok, non sapendo che non può aiutarlo, non ha trovato niente che possa essere utile per lui e questo lo sta facendo arrabbiare ancora di più, con uno scatto fulminio fa cadere a terra un bicchiere vuoto, si alza mentre si passa una mano tra i capelli furiosamente, è così arrabbiato da non riuscire ad emettere un suono, stringe la mascella e chiude gli occhi cercando di calmarsi, sospira mentre borbotta: -maledetto vulcaniano- Bones apre di scatto gli occhi, la mente è improvvisamente lucida lasciando fuori tutti i sentimenti, ha capito cosa fare: è questo il problema, il sangue di Spok è verde e questo significa che è vulcaniano, ma non lo è del tutto, questo McCoy non lo aveva preso in considerazione. Con passo veloce raggiunge il microscopio ed inserisce il vetrino per vedere il sangue di Spok, poi prende dell'estratto di ferro e lo aggiunge sul vetrino; il medico sobbalza sorridendo silenziosamente, ha appena trovato la base per creare una cura contro il virus, perché se si rende il sangue di Spok inabitabile per il virus, questo si dissiperà da solo; ora, questo virus si nutre soltanto di rame, quindi altri minerali come il ferro potrebbero essere la chiave di una cura, McCoy ha preso il ferro per un preciso motivo, Spok ha tracce minime di ferro nel proprio sangue, quindi è l'unico minerale che può usare per curarlo senza avvelenarlo, è pericoloso, ma potrebbe funzionare.

Jim cammina furiosamente per la plancia, odia dover stare fermo senza fare niente, vorrebbe tornare giù alle celle per rinterrogare quell'andoriano, ma sa che sarebbe una perdita di tempo. Mentre cammina lungo le postazioni passa davanti al posto di Spok adesso vuoto, non ha ancora abilitato nessuno che lo rimpiazzi, poi i suoi occhi passano alla postazione delle comunicazioni e vede il viso teso di Uhura, è seduta rigidamente, gli occhi sono lucidi e le mani strette a pugni, per lei deve essere molto difficile rimanere indifferente davanti a questa situazione. Le porte del turbo ascensore si aprono stridendo, Scott esce a passo svelto mentre tiene in mano uno strano oggetto ovale, si ferma davanti al capitano dicendo aspro: -questo...Questo ciuccia energia attaccato ai miei bellissimi motori! Hai una minima idea di quanta energia ha preso questo piccolo dischetto?- Jim annuisce capendo che quel dischetto è stato impiantato dall'andoriano per rallentare il viaggio, forse per impedire che arrivassero aiuti esterni per Spok. Il capitano chiede serio in volto: -è possibile andare di nuovo a curvatura?- Scott scuote la testa indispettito mentre risponde: -no! Questo coso ha ciucciato metà della nostra energia! Dovremmo fermarci alla prima stazione che troviamo per rifare fornimento- Jim annuisce mentre si volta per chiedere: -Sulu, tracci la rotta per...-Il ragazzo risponde sicuro: -stazione 5.4, rotta appena inserita- Jim fa un cenno con la testa sorpreso, poi dice serio: -Scottie, credo che tu abbia molto da fare, giusto?- La maglia rossa annuisce velocemente dileguandosi nel turbo ascensore, Jim sospira sedendosi sulla sedia di comando, le dita vagano verso il pulsante dell'infermeria, ma si trattiene sapendo che distrarrebbe McCoy e rallenterebbe i tempi per trovare una cura. Così, invece di restare in plancia, Jim decide di uscire lasciando il comando a Sulu. Kirk cammina velocemente per i corridoi puntando all'infermeria, non riesce a stare lontano come fosse attirato magneticamente, vedere Spok gli fa male, ma non può farne a meno, gli manca il suo primo ufficiale, gli manca quella voce che consiglia logicamente e con freddezza, gli manca quel sopracciglio alzato, vorrebbe soltanto finire questo viaggio e ricominciare come sempre, alla ricerca di nuovi e strani mondi, ma senza Spok non sa se sarebbe lo stesso. Una volta davanti alle porte dell'infermeria esita, ma alla fine entra e, avvicinandosi al letto di Spok, intravede su una delle sedie un gattino nero dormire sereno, Jim accenna un sorriso mentre passa una mano sul pelo lucido del gatto e, non vedendo McCoy, si siede sulla sedia vicina a quella del gatto accanto al letto di Spok, osserva ancora una volta quella cupola di vetro e sospira. McCoy entra velocemente in infermeria dirigendosi verso il letto di Spok, ignora completamente Jim dando la piena attenzione ai monitor mentre imposta nuove regolazioni ed inserisce una fialetta nel raccoglitore di farmaci, il monitor mostra la scritta verde: farmaco incorporato correttamente. Jim sussurra incerto: -Bones...- L'uomo si volta mostrando un leggero sorriso mentre dice: -te l'avevo detto che ci sarei riuscito- Jim sorride alzandosi in piedi mentre chiede speranzoso: -hai trovato la cura?- McCoy annuisce spostando lo sguardo su Spok, poi aggiunge: -del tutto sperimentale e pericoloso, ma funzionerà- Jim si trattiene dall'abbracciare il medico mentre sente un peso togliersi dalle spalle; all'improvviso entra un'infermeria che si avvicina velocemente alla sedia dove si trova il gatto mentre dice sollevata: -ecco dov'era finito Kitty!- Jim alza le sopracciglia sorpreso mentre chiede: -questo è il suo gatto, signorina?- L'infermiera arrossisce mentre annuisce e si scusa: -so che non è permesso, ma l'ho tenuto fino ad adesso nel mio alloggio e non aveva mai causato problemi, non volevo lasciarlo sulla Terra, è troppo piccolo per stare da solo, avevo pensato che potrebbe essere usato come animale da terapia...Mi spiace, capitano- Jim scuote la testa affrettandosi a dire: -no, tranquilla non fa niente, le posso dire che a Kitty piace molto il signor Spok- McCoy borbotta guardando la ragazza: -i gatti prendono sempre le abitudini dei propri padroni, vero signorina Chapel?- La ragazza arrossisce pesantemente mentre prende in braccio il gattino e velocemente esce dall'infermeria. Tutta la pesantezza accumulata sembra essere sparita, così, sorridendo il capitano si dirige verso la plancia assaporando di già il momento in cui Spok ritornerà alla sua postazione.

Journey to Babel/ an italian Star Trek AOS FanfictionWhere stories live. Discover now