Capitolo 2

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Il giorno dopo

Come tutte le mattine io e Anakin ci siamo diretti in mensa a mangiare qualcosa, per fortuna oggi non avevamo missioni perché ieri sera avevo avuto un incubo e avevo faticato a prendere sonno.

Non ricordavo nulla del sogno ma avrei giurato di vedere due occhi gentili che mi guardavano, anche se probabilmente si trattava solo della mia immaginazione.

Mi sentivo stanca fisicamente e mentalmente, volevo solo tornare a dormire.

Anche Anakin aveva la faccia stravolta e dei segni di occhiaie sotto gli occhi, anche lui non aveva dormito.

Ero completamente scollegata da ciò che succedeva intorno a me, avevo gli occhi fissi sul piatto intenta a mangiare lentamente qualche pezzo di carne che non mi stavo accorgendo che Anakin mi stava chiamando.

"Ahsoka?"

"Ahsoka?"

"Ahsoka ci sei?"

Mi toccò leggermente il braccio facendomi ridestare con un piccolo scatto.

"Oh scusa Maestro...mi ero distratta." dissi leggermente imbarazzata.

"Si l'ho notato, era la terza volta che ti chiamavo. C'è qualcosa che ti turba?"

Stavo per dire che andava tutto bene ma sapevo che non potevo nasconderli niente. Restai in silenzio per qualche secondo cercando di trovare le parole.

"Niente...ho fatto fatica a dormire ieri sera."

"Altri incubi?" Chiesi anche se sapevo già la risposta.

Lei annuì silenziosamente con lo sguardo basso, segno che non aveva voglia di parlarne.

"Sai anche io non ho dormito ieri."

Alzò leggermente gli occhi verso di me "Senza offesa Maestro ma si vede, sei orrendo." dissi per prenderlo in giro.

"Come se tu fossi meglio di me" risi leggermente

Dopo quella battuta calò di nuovo il silenzio, smise improvvisamente di mangiare e si portò le mani alla testa.

"Stai bene?" Chiesi leggermente preoccupato

"Si...sono solo stanca." ammisi con sincerità.

"Posso farti una domanda?"

"Si certo."

"Ieri sera sono entrato in camera tua per assicurarmi che stessi dormendo e ho notato che stringevi un peluche."

Dopo questa affermazione mi fissò con gli occhi sbarrati per la sorpresa.

"Ecco io...posso spiegare..." balbettai non sapendo cosa rispondere. Accidenti lo aveva scoperto.

"Hey hey sta tranquilla non sono arrabbiato, te l'ho chiesto per curiosità."

Ella mi guardò sentendosi rassicurata, in fondo sapeva che non lo avrei detto a nessuno.

"Quel peluche era di quando ero piccola, credo che fosse un regalo dei miei genitori perché da quanto ricordo l'ho sempre avuto con me e lo masticavo quando stavo mettendo su i denti."

Mi zittì un attimo per incontrare il suo sguardo interessato al mio racconto.

"Era il mio unico conforto...lo stringevo sempre quando avevo paura, e quando Maestro Plo mi ha trovato è stata l'unica cosa che ho portato via dal mio pianeta.

Dall'ora è sempre rimasto nella mia stanza nascosto in una scatola sotto al letto ma a volte mi capita di tirarlo fuori...

Lo so è una cosa da bambini ma non riesco a farne a meno..."

La osservai per qualche secondo, ero affascinato dalle sue parole ma allo stesso tempo provavo un senso di amarezza nell'immaginare una bambina così piccola senza famiglia, il cui unico conforto era un peluche.

"Non penso sia da bambini, al contrario è perfettamente umano quello che fai."

"Tu dici?" Chiese sorpresa dalla mia affermazione.

"Certo che lo è, Ahsoka per colpa di questa guerra hai dovuto rinunciare a tante cose, sei cresciuta troppo in fretta per la tua età e non ti giudico per provare attaccamento verso un peluche.

Ti lega alla sua infanzia e se ti fa sentire bene io non ho niente da ridire."

"Grazie Maestro, sei il migliore." Disse quasi emozionata dalle mie parole, finalmente aveva capito ch non c'era niente di male.

"Non c'è di che."

-

-

Il mese dopo mi svegliai sul tardi e notai una scatola sul comodino.

Restai perplessa per qualche secondo non sapendo chi era stato a metterla li, era piccola incartata con della carta blu e un fiocco arancione.

Incuriosita la aprì e con mio grande sgomento vidi che all'interno c'era il mio peluche, con la differenza che era completamente rimesso a nuovo.

Il pelo mancante era di nuovo al suo posto, la zampa era stata ricucita ed era stato perfino lavato.

Ero così persa a guardarlo che non mi accorsi che la porta si era aperta rivelando l'autore di questo meraviglioso regalo.

"Buon compleanno Ahsoka."

Alzai lo sguardo e lo vidi in fondo alla stanza che mi guardava compiaciuto, sapeva che aveva fatto centro.

Corsi ad abbracciarlo forte colma di felicità. "Grazie Maestro, è il più bel regalo che potessi ricevere."

Egli ricambiò la stretta e potevo percepire attraverso il nostro legame quanto fosse contento nel vedermi felice.

"Mi fa piacere che ti piaccia perché le sorprese non sono finite."

"Che vuoi dire?"

"Beh è passato un anno da quando sei la mia Padawan e non potrei essere più felice di averti intorno, e visto che oggi è il tuo compleanno meriti una festa come si deve.

Ci divertiremo e faremo tutto quello che vuoi, verranno anche Obi-Wan insieme a Rex e ai suoi compagni."

A quel punto ero senza parole, non credevo mi amassero a tal punto di trascorrere insieme il mio compleanno.

Mi sfuggì qualche lacrima per la gioia "Ti voglio bene Maestro."

"Anche io Ahsoka."

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