La King Dominion

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Sono qui che vago in mezzo ai quartieri più loschi che cerco di nascondermi dalla polizia. Non so dove andare, non ho un posto dove stare, ma alla fine me la cavo sempre, mangio ciò che rubo e dormo sulle panchine insieme al mio peluche preferito, un orsetto nero con due bottoni bianchi al posto degli occhi, magari per altri sembrerà strano avere un peluche a 16 anni ma io non ci posso fare niente. Ora mi trovo davanti a quella che era casa mia, ora è solo una baracca bruciata, con cenere al suo interno, dopo qualche minuto me ne vado e continuo a camminare con addosso un vestito bianco, già un vestito bianco, chi mai sceglierebbe un vestito bianco per nascondersi dalla polizia?, beh io, perché credo le persone mi reputino un libro, vedono la copertina ma non il loro contenuto, a me sorridono quando gli passo accanto, perché pensano io sia una bambina che non farebbe male ad una mosca ma in realtà è tutto il contrario.
Sono le 21:30 e sono sdraiata su una panchina a guardare il celo mentre stringo il mio peluche, chiudo per un attimo gli occhi, ma faccio un grosso sbaglio perché qualcuno mi mette la testa dentro un sacco e mi trascina via facendomi vedere tutto buio.

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Aprii lentamente gli occhi, mi trovavo in una stanza sembrava una stanza della macelleria visto che ci sono degli animali presi dai piedi, c'era una via di uscita, ovvero una specie di porta o almeno aveva la forma di una porta, al posto del legno c'erano sono degli striscioni di plastica che cadevano dal bordo della porta,davanti a me si trovavano diversi ragazzi, c'era una ragazza con un vestito rosso e i capelli a boccolo, aveva del trucco che la faceva sembrare rifatta, un'altra asiatica con dei tatuaggi sulle braccia poi  dei ragazzi, uno di colore con le treccine e uno con una cresta sul verde, -" che volete da me?" chiesi, ma prima che qualcuno dei ragazzi mi risponda dalla porta entra un signore con in mano una tazza, -"Billy slegala" dice quest'ultimo al ragazzo con la cresta verde che viene verso di me con un coltellino per slegarmi visto che i miei polsi erano legati, -" sei soddisfatta della vita che hai?" mi chiese il signore -" me la cavo" gli dico -" sai Clarissa noi sappiamo cosa hai fatto" a quella esclamazione sgranai gli occhi -"sei un assassina, sono pochi quelli che credono che uccidere non sia sbagliato, io sono uno di quelli" continuò il vecchio, dove vuole arrivare -" e se ti dicessi che c'è un posto per quelli come te? Una scuola dove saresti circondata dai tuoi simili?" mi propose -" perché dovrei accettare" chiesi -" perché potresti riuscire a controllare il fuoco dentro di te e avere una vita migliore" mi spiegò mentre sorseggia il caffè dalla tazzina, non è una cattiva proposta, potrei accettare, -" va bene" dissi mentre gli occhi di tutte le persone nella stanza sono puntati su di me, sul volto del signore appare un sorriso -" seguimi" mi disse e così feci, sì aprii una porta sul muro piastrellato portandoci ad una scuola, wow, era gigante andammo in un ufficio -"lascia che mi presenti, sono il Maestro Lin e sono il preside della King Dominion, una regola importante e che non dovrai mai violare, non dire a nessuno di questo posto" mi disse e annuii, mi iniziò a raccontare la storia di come fu fondata la King Dominion e poi aprì una valigetta, non capivo cosa ci fosse dentro così mi avvicinai e feci un ghigno quando vidi la mia divisa scolastica, -" ora puoi andare" mi disse, così presi la divisa e andai, mi dissero che dovevo sistemarmi quindi mi diedero l'intimo, andai a fare una doccia, ne avevo proprio bisogno, l'acqua calda che scorre sul mio corpo mi fa rilassare, mi asciugai i capelli color marrone che aggiustai in delle treccine che partivano dai lati della testa e che si fermavano a metà nuca lasciando gli altri capelli sciolti, misi la divisa, era semplice composta da una giacca blu scuro con dei lineamenti rossi e una gonna nera aderente e una camicia bianca, misi da dentro la camicia e aggiunsi dei calzettoni che mi arrivano sopra le ginocchia però non credo avrei messo la giacca blu. Passai a ritirare i libri che erano distribuiti da una signora anziana, mi diede libri fuori dalla norma, libri su veleni e cose del genere, poi però mi ricordai che neanche io ero normale.
Visto che era già mattina andai verso la classe, appena varcai l'entrata dei corridoi vidi tantissimi ragazzi e ragazze, avevano tutti un loro stile, appena iniziai a camminare, sempre con il mio peluche in mano e i libri nello zaino tutti iniziarono a guardarmi, alcuni già mi stavano antipatici perché mi guardavano dalla testa ai piedi e cominciavano a ridere, alcune erano gatte morte tipo la biondina che ora sta parlando con me, -"non pensavo ci fosse posto per le bambine qui dentro" -" io non pensavo ci fosse posto per le gatte morte" le dissi facendola arrabbiare, dopo qualche minuto arrivai davanti al mio armadietto, lo aprii e ci misi i libri che non mi servivano e poi andai a lezione, appena entrai in classe mi sedetti ad un banco -" hey quello è il mio posto" disse un ragazzo con i capelli ricci bruni e gli occhi dello stesso colore e notai che aveva una cicatrice sull'occhio sinistro -"non più" gli dissi, dalla sua bocca uscì una risata e subito dopo mi prese per il collo -"che caratterino" rispose con un ghigno mentre si sedeva accanto a me -" va a farti fottere" risposi e iniziai a prendere il libro dal mio zaino nero, dopo un po' la classe iniziò a riempirsi finché non erano tutti seduti, ovviamente con la fortuna che ho, la biondina che prima mi aveva dato fastidio si sedette d'avanti a me, arrivò anche il Maestro Lin che iniziò a spiegare.

Una ragazza innocua... forse// Deadly class/ Marcus ArguelloWhere stories live. Discover now