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Doveva sistemare alcune pratiche del padre e quella sera si sarebbe concessa solo un aperitivo.

Il giorno dopo avevano prenotato un tavolo nel solito locale, ma non aveva voglia di andarci.

"Muoviti tesoro, siamo in ritardo" urlò Katia dall'altra stanza, in concomitanza con l'arrivo di una nuova mail.

Forte come al solito era piena di gente, grandi tavoli di ragazzi chiaccheravano indisturbati.

Le due ragazze non passavano assolutamente inosservate, non solo per i vestiti eleganti e raffinati, ma anche per la bellezza eterea che le caratterizzava. L'una era l'opposto dell'altro.

Se la prima era bionda, l'altra era mora, lo stesso valeva per il colore degli occhi, che su Katia tendevano al verde.

"Ti sei chiusa in camera a lavorare e non mi hai ancora raccontato dove sei stata questa mattina" sorrise provocatoria la mora.
"Te l'ho detto sono tornata a casa, poi sono andata a fare colazione fuori. Tu invece sei stata con Marco?"

"No, ho conosciuto due ragazzi. Questa sera vengono a trovarci. Volevano venire a parlarti ieri sera, almeno uno dei due, ma tu sei sparita"
"ieri sera ero ubriaca marcia"
"Che novità! Aspetta sono loro !" Disse indicando e poi salutando i due alti ragazzi.

Il primo a presentarsi si chiamava Matteo, occhi scuri, un simpatico sorriso, i capelli altrettanto mori, dalla camicia sbottonata che portava con fascino.

Il secondo, Luca, era sicuramente più attraente. Due occhi azzurri risaltavano con gli occhi chiarissimi, quasi ghiaccio. Dalla camicia di lino bianca si intravedevano diversi tatuaggi che percorrevano il braccio sinistro, dalla spalla fino al gomito.

"Ci fa piacere che abbiate accettato il nostro invito" prese parola occhi di ghiaccio.

"Stavo parlando ad Elena giusto di voi. Siamo appena uscite di casa, mentre questa noiosona finiva di lavorare"
"No persino d'estate? Mi dispiace" sorrise dolcemente il secondo.

"Di cosa ti occupi?" Chiese incuriosito Luca, pensando si trattasse di un semplice lavoro estivo.

"Sono un avvocato, l'avvocato dell'azienda di mio padre. Dovevo finire di controllare alcuna pratiche" sorrise quasi beffarda.

"La tua amica mi ha raccontato che ti eri laureata da poco in... economia mi pareva?"
"Si, la mia seconda laurea" si mise a ridere, sorseggiando lo spritz.

"Io invece gioco nella Juventus, lui nell'Atalanta" disse fiero.

"Non seguo molto il calcio" rispose sulla difensiva, per non dargli troppa corda.

"Lo abbiamo notato" rise il secondo.

"Almeno la prossima settimana tifate per noi, agli europei"

"Verremo a Londra solo per vedere i vostri bei faccini" disse ironica la bionda.

Luca stava impazzendo, le riusciva a tenere testa o stava per avere la meglio assoluta?

"Domani cosa fate?" Domandò Katia tenendo di ricevere l'attenzione dei due.

"Non lo so. Non abbiamo nulla in programma"

"Noi andiamo al Jojo, ci farebbe piacere se vi uniste"

"Tornate sugli stessi passi della scorsa serata"
"Bho non era andata per niente male" sorrise vanitoso Pellegrini.
"Detta fra noi, io salterei volentieri"

"Elena, no! Uscire ti fa bene, sei sempre al lavoro, e poi quando torni a Londra? Non consoci praticamente nessuno"
"Questo lo dici tu Katia. Oggi sono particolarmente stanca, ieri sera ho bevuto troppo, questa mattina mi sono svegliata male"
"Povera piccola, forse dovresti rilassarti di più"

Rimase a squadrarlo indecisa per qualche secondo. Quel ragazzo la intrigava, non poteva mentire, ma il suo comportamento da perfettino si scontrava con quello altrettanto superbo della giovane.

Le avevano assecondate per mangiare il sushi, divertite le riaccompagnarono a casa, dopo una interessante serata.

Katia era completamente persa per Matteo, che sembrava essere altrettanto intrigato dal suo fascino.

"Domani ci sei?" Disse avvicinandosi, mettendola in soggezione per la grande differenza di altezza.

"Se ho di meglio da fare, no" rise provocatoria.

"Noi andremo e io conto sul rivederti. Sarebbe un peccato non rivedere il tuo bel visino prima degli europei"
"Come sei romantico" sorrise ironica.

"Tutto direttamente dal mio cuoricino. Dillo che ti affascino"
"Dillo che vuoi sentirtelo dire solo per aumentare il tuo smisurato ego" lo prese in giro imitando lo stesso tono di voce.

"Ricevere un complimento così da una bella ragazza come te, sarebbe una bella conquista"
"Stai cercando di conquistarmi?"
"Non nego che sia nella lista dei desideri" sorrise lasciando spazio al perfetto sorriso.

Continuarono a giocare ad una gara di sguardi mentre aspettavano gli altri due, vicino casa di Elena.

"Noi siamo qui"
"Mi fa piacere sapere dove posso trovarti. Noi invece stiamo con degli amici, più in là, vicino al Gran Hotel"

"Si ho presente. Adesso sto morendo di sonno, quindi mi sa che andrò - si rivolse a Katia - io entro se voi volete continuare il giro tranquilli"
"Volevamo andare in spiaggia" parlò Pessina per la mora.

Lo salutò veloce con un bacio sulla guancia, un occhiata provocatoria a Katia, vendendo i due dileguarsi poco più in là per la spiaggia.

La ciocca dei capelli biondo cenere venne spostata dalle gradi mani del ragazzo che le si trovava davanti.

"Buonanotte allora" sorrise la ragazza tentata dalla protenzza del ragazzo.

Assolutamente ci sapeva fare, e sicuramente sarebbe stato altrettanto bravo in altre circostanze.

"Buonanotte" disse poi osservando le labbra rosate, intento a baciarle.

Luca si limitò a bramarle, ottenendo un bacio sulla guancia dalla ragazza.

Sapeva che primo o poi come tutte sarebbe caduta ai suoi piedi. Quando sembrava avere ottenuto il suo interesse, poco dopo sembrava svenire. Come in quel momento, notò che non si voltò nemmeno una volta mentre raggiugneva il portone di casa, dopo aver chiuso il cancello.

Si sentiva così tanto vicino, allo stesso tempo deluso da quelle prestazioni.

Una delle ragazze più carine e sfacciate che avesse mai visto, probabilmente erano entrambi troppo simili per andare d'accordo.

Come ogni giorno si era coricata. 

diverso dal solito - Jorginho, Kai HarvertzWhere stories live. Discover now