Luce Di Speranza // lingzhui

𝙡𝙪𝙘𝙚 𝙙𝙞 𝙨𝙥𝙚𝙧𝙖𝙣𝙯𝙖

Hey!
Eccomi qui, scrivendo nuove storie quando ne devo finire una, ye!
A parte gli scherzi, amo troppo questa ship, DOVEVO scriverci qualcosa, inoltre, volevo vedere come me la cavo con le one-shot♥︎♥︎

⚠️DISCLAIMER⚠️
AU: nel universo di mdzs, un anno dopo il "ritorno" di Wei Wuxian♥︎

Omegaverse, MPreg: no ✖️

Ship: LingZhui, Jin Ling top e A-Yuan bottom ✩

I personaggi non mi appartengono, sono dell* bellissim* MXTX, solo la storia è frutto della mia immaginazione.

Spero non fare errori (ᗒᗣᗕ)՞

NO smut, ne scene troppo 7u7, non leggo ne scrivo queste cose tranquill*(?)

Vi sarei grata di segnalarmi errori, sia ortografici sia di qualcosa appartenente la storia mdzs, cercherò comunque come si dicono 💓💖💓

Adesso si, adios 💞💞

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<mm..>

Un piccolo lamento uscì dalla bocca del lider del clan Jin, dopo aver, completamente, ripreso "coscienza" dal sonno.

Aprendo lentamente gli occhi, si accorse che era tutto buio e silenzioso, come piaceva a lui.

Passati alcuni minuti cercando di tornare alle braccia di Morfeo, si arrese e, lentamente, cercando di non far rumore, si sedette sul letto della stanza che gli avevano dato ai Meandri delle nuvole.

Vicino al suo letto, sopra un comodino, c'era una lampada ad olio, così l'accese per assicurarsi di non sbattere contro qualcosa farsi male e far rumore.

Come tante altre cose, era vietato.

Così uscì dalla stanza con la lampada in mano, camminando sulle punte dei piedi e, nella mano sinistra, le scarpe che avrebbe messo fuori.

Iniziò a camminare nei corridoi che, oramai, sapeva lo avrebbero portato verso il giardino centrale.

Avvicinandosi a quest'ultimo, però, iniziò a sentire dei leggeri singhiozzi.

Non erano forti, anzi, tutto il contrario, erano così silenziosi che, se ci fosse stato anche solo un altro rumore, non l'avrebbe sentiti.

Ormai davanti alla porta che lo avrebbe condotto al giardino interno, si fermò, per, almeno provare, a capire di chi appartenessero i singhiozzi.

C'era così tanto silenzio in quel luogo, che riusciva anche a sentire la respirazione affannata della persona dietro quella porta.

Senza fare rumore, cosa che aveva imparato da suo zio Cheng, aprì la porta.

La persona, che ancora non distingueva, era fatta "pallina", come fanno i gatti, su se stessa con le braccia sul volto, cercando, probabilmente, di trattenere il più possibile i singhiozzi e le lacrime.

Il tale era seduto sul pianerottolo prima dei gradini, con i piedi appoggiati, appunto, su quest'ultimi.

La lunga coda, per lui unica, e la figura minuta gli fecero capire che, la persona che singhiozzava da chissà quanto tempo, era la persona per cui era pazzamente innamorato, Lan SiZhui, figlio unico del grande Hanguan-jun e il, in realtà non tanto, temibile Patriarca di Yiling.

Gli prese un mini infarto; il suo amato SiZhui piangeva e singhiozzava come bambino appena sgridato dai genitori.

Ma lo lo sapeva più che bene, SiZhui non era un bambino e tanto meno uno bisognoso di "lezioni".