Le persone entrano nel nostro cuore senza che noi ce ne accorgiamo, senza il nostro permesso o volere, si insidiano nel nostro cuore, fin quando siamo così abituati ad avere questa persona con noi che quando ci abbandona, sentiamo un vuoto dentro di noi, come se avessimo perso una parte della nostra anima, ci sentiamo soli, abbandonati, e siamo anche arrabbiati e finiamo per odiare questa persona, ma si sa, le persone di cui ci fidiamo ciecamente coni le prime ad avere il nostro cuore in mano e così hanno il potere di distruggerlo, di schiacciato e farlo disintegrare come se fosse della stupida cenere che vola nel vento,
beh è questo ciò che sta provando Chuuya, sdraiato sul divano di casa sua con una bottiglia di Pétrus del 89 un vino pregiato, che costa un occhio della testa, mentre lo sorseggiava, si chiese perché fosse stato abbandonato da colui che odiava ma al contempo sapeva che fosse la persona di cui si fidava di più al mondo, era arrabbiato più con sé stesso perché si era fidato, ed essersi affezionato donando il cuore, dopo che si era promesso di non farlo più aveva perso la fiducia negli altri da quando, i suoi "amici" avevano provato a ucciderlo, da quel giorno non voleva fidarsi più di nessuno, aveva capito che il mondo fosse cattivo, una specie di gara di sopravvivenza a chi ferisce prima qualcuno per raggiungere i propri obbiettivi, gli esseri umani sono fatti così, odiano la solitudine e quando trovano qualcuno su cui fare affidamento si tradiscono a vicenda, Chuuya lo aveva capito da tanto tempo, e invece ora si trovava a pensare se fosse colpa sua se Dazai se ne fosse andato, ma poi, pensò che Dazai era fatto così, non gli importava di nessuno se non di sé stesso, lo conosceva da quando avevano 15 anni, dal loro primo incarico hanno cominciato a lavorare insieme, anche se la maggior parte delle volte battibecchiavano come dei bambini, Dazai faceva spesso delle battute poco carine sul'altezza di Chuuya, sul suo modo di vestirsi e sul suo carattere, nonostante ciò erano forti, molto forti, si completavano a vicenda erano la spalla l'uno dell altro, avevano una strana sintonia, ma a quanto pare il mondo si era schierato contro Chuuya, gli aveva fatto incontrare delle persone che si erano inserite pian pano nel suo cuore, nelle sue giornate e nella sua sulla vita e poi "puff" come se fosse un incantesimo, lo stesso mondo le faceva sparire, e Chuuya si sentiva di nuovo abbandonato.
Mentre pensava ciò aveva finito la bottiglia, sentì la sua testa più leggera, come se si fosse svuotata dai pensieri, esattamente come il suo cuore si fosse svuotato dal dolore, invece le palpebre erano pesanti, così si addormentò sperando di fuggire dal dolore, dal mondo e da tutti i problemi che lo soffocavano come se fosse in mare e stesse annegando senza riuscire a ritornare in superficie.
