Capitolo I: La Fine si Avvicina

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La città era in rovine.

Perché anche lì, alla fine, era giunta la Marea Grigia, con i suoi infiniti miliardi di miliardi, affamati e inarrestabili.

Sylvester Asimov, l'ufficiale russo fuso geneticamente ad un Granchio Regale della Tasmania, si accese un sigaro e osservò l'ondata di creature che si dirigeva verso di lui: orridi incroci tra onischi e ricci di mare, con veramente troppo mandibole.

E lui che pensava che i Terraformars fossero brutti.

< Ricordatevi il piano, Compagni! > ordinò ai quattro che attendevano dietro di lui < Uccidetene il maggior numero possibile e non smettete mai di non morire.

I Guardiani, super-soldati dell'ex Blocco Sovietico di un'altra linea temporale, annuirono.

Kan si fece scricchiolare il collo, mentre i suoi occhi diventavano bianchi e nelle sue mani le falci al grafene cominciavano già a vibrare per la super-velocità.

Ler preparò la sua frusta elettromagnetica, caricandola di pietre e preparandosi a schiacciare quegli orrori.

Xenia capì che l'invisibilità non le sarebbe servita a molto, e attivò gli impianti ad altissimo voltaggio, sentendosi scorrere in ogni fibra le scariche elettriche a cui era immune.

Ursus assunse la sua forma ibrida, con testa e artigli d'orso e un corpo esageratamente possente; grazie alla tuta potenziata che gli avevano fornito, aveva dovuto rinunciare alla forma completamente animale, ma in compenso poteva brandeggiare due gatling a rotaia con lanciagranate automatici integrati.

< Pane al pane e sangue al sangue, Compagni. > ghignò Sylvester, ispirando dal sigaro e preparandosi alla strage.

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In un altro punto della città, in una fonderia ancora misteriosamente attiva, due figure si ergevano pronte alla battaglia: quella dorata di Takanuva, Toa della Luce, con la sua magica mazza da Koli, e la torreggiante massa di Axonn, dalle mani immense e dall'ascia bipenne dalla lama grande più del suo torso.

Erano circondati dalle creature insettoidi della Marea Grigia, ma non avrebbero ceduto.

< Per Mata-Nui! > urlò Takanuva, alzando l'arma sopra la testa e spandendo la sua luce ad allontanare i mostri.

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Nel parco cittadino, la bestia nota come il Denti-Aguzzi ruggì in segno di sfida verso gli animali che zampettavano verso di lui.

Era cavalcato da un uomo in armatura verde scuro metallizzato, dai muscoli ipertrofici e i tendini come fruste, armato con un arsenale di tutto rispetto.

< Squarcia e Strappa! > latrò il Doomslayer, incitando la sua cavalcatura alla lotta.

Accanto a lui, più in basso, vicino alla zampa del Denti-Aguzzi, Gaia, Cavaliere della Difesa, indossava già la sua massiccia armatura oro e blu notte, pronto a fermare la marea o a morire nel tentativo.

< Ci sai ancora fare, ragazzo? > domandò l'Alchimista di Makai Ema Gussman, strofinando provocante la coscia semi-nuda contro il fianco del Cavaliere Leòn Luis.

< Non saranno peggio degli Orrori. > minimizzò Leòn, attirandola a sé in un bacio appassionato.

< Ti amo. > le disse, prima di coprirsi con l'armatura dorata di Garo.

Accanto a loro, con un Ninpo, si materializzò Ninjor, il Maestro Ninjitsu in armatura, creatore delle Monete del Potere.

Estrasse la spada e si preparò ad un aspro scontro.

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⏰ Last updated: Jul 10, 2021 ⏰

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