Cedric Diggory

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Ore 10.50, lezione di Trasfigurazione. Corsi via da Cura delle creature magiche, dove avevo appena assistito a una lezione sugli Snasi, creature gentili attratte da oggetti che brillano. Dopo aver attraversato il cortile centrale entrai nella grande aula per la prima volta, e notai subito la sua maestosità: La stanza era piena di gabbie, librerie e alte finestre, mentre nel centro della stanza si trovavano quattro file di banchi di legno. Il mio sguardò si posò su Minerva McGonagall, la quale mi salutò appena mi vide. Lei si trovava in piedi davanti alla sua cattedra, pronta a cominciare la lezione. Decisi di sedermi vicino a Draco, il quale mi aveva riservato il posto a sedere da quando entrò in stanza.

"Buongiorno ragazzi! Oggi vi spiegherò Serpensortia, un incantesimo piuttosto facile che vi permetterà di scagliare un serpente contro il vostro avversario. Ma prima di cominciare, vorrei che tutti vi giriate a salutare la nostra nuova arrivata, Isa Snape, che io conosco da quando è piccolina." Disse Minerva, sorridendo.

"Da quando conosci Minerva da tanto?" Chiese Draco.

"Ci sono tante cose che non sai su di me, Malfoy." Risposi. In verità, non sapevo nemmeno io di conoscere già la McGonagall, ma feci finta che fosse così.

"Ragazzi cari, riprendiamo la lezione. Lasciate che vi dimostri come funziona questo semplice incantesimo." Minerva tirò fuori la sua bacchetta e la agitò in modo da far uscire un serpente da essa. Rimasi molto sorpresa dalla bravura di quella donna, la quale mi ispirava tanta sicurezza.

"Appena riuscirete a staccare gli occhi dal serpente venite alla lavagna per vedere cosa ho scritto."

Subito mi alzai, portando con me il mio quaderno degli appunti. Scrissi la maggior parte di informazioni utili sul mio foglio, mentre continuavo a fissare la McGonagall.

"Tornate al posto per memorizzare bene la forma dell'animale. Come sapete, dovete visualizzare bene il vostro serpente per poterlo convocare." Aggiunse lei.

Oh, finalmente una cosa che so fare davvero bene. Mi concentrai davvero tanto, e dopo alcuni tentativi ci riuscii. Fui davvero entusiasta, soprattutto perchè non avevo fatto alcuna figuraccia. Passò molto tempo prima che tutti riuscirono a svolgere efficientemente questo incantesimo, e prima di lasciarci andare la McGonagall ci assegnò lo studio degli appunti presi a lezione per poi esercitarci da soli (sorvegliati da un adulto) con l'incantesimo. Salutai Draco, che si alzò subito dal banco per andare nel dormitorio. Dopo aver completato i miei appunti salutai Minerva e mi incamminai fuori dalla classe. Appena uscita trovai un ragazzo dall'aria famigliare fuori dalla porta.

"Hey Isa! So che mi hai già visto ma voglio presentarmi per bene. Sono Cedric Diggory."

"Ciao, io sono Isa Snape." Risposi io.

"Questo lo so perfettamente. Ho notato che ti piace molto andare al campo di fiori vicino al castello, e quindi mi chiedevo se ti piacerebbe venirci con me nel pomeriggio." Chiese lui.

"Ma certo! Facciamo per le 13?" Risposi io, entusiasta perchè mi aveva chiesto di uscire.

"Va benissimo, a dopo allora!"

Mi fece l'occhiolino e poi andò via. Corsi immediatamente nel mio dormitorio a lasciare il mio materiale e poi andai nella Sala Grande per pranzare. Appena entrai nella sala mi sedetti subito vicino a Draco, che mise il suo braccio attorno alle mie spalle. Posai gli occhi su Cedric, il quale mi lanciò un'occhiataccia. Cercai di ignorare il tutto e presi del pollo, per poi continuare a parlare con i miei compagni di casa.

Appena il pranzo finì corsi in dormitorio per prepararmi ad uscire con Cedric. Alle 12:59 mi trovai davanti alla sala comune dei Serpeverde, e alle 13 precise vidi Diggory arrivare. Mi salutò, per poi prendermi per mano e cominciare a camminare. Tutti nel castello ci videro insieme, e mentre io lo seguivo imbarazzata Cedric salutava tutti quelli che posavano gli occhi su di noi. Appena uscimmo dalle mura della scuola il Tassorosso mi coprì gli occhi e mi guidò fino al campo, dove aveva allestito un picnic per noi due. Appena lo vidi rimasi senza parole, perché ero così contenta di quello che stava succedendo. Ci sedemmo e lui cominciò a parlarmi di lui, della sua famiglia e dei suoi amici.

Isa Snape - a shifting storyWhere stories live. Discover now