Scarlett|Capitolo 3

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Tom prende Robin e la aiuta ad alzarsi. Io invece prendo Rose. Ci incamminiamo verso la mia macchina. Rose e Robin stanno dietro, io sto alla guida e Tom accanto a me. Infilo la chiave e partiamo.

"Ci vorrebbe un po' di musica sai..." dico.
Senza volerlo le nostre dita si incontrano.
"No fai pure.." gli dico.
Ci guardiamo negli occhi per circa dieci secondi, e poi giro lo sguardo, ma con la coda dell'occhio sembra che mi stia ancora guardando.
Dopo un po' lo vedo smanettare sul display dell'auto, e mette la mia canzone preferita: I like me better- Lauv.

Si crea un'aria tesa in macchina, talmente tesa da dover aprire i finestrini.
"Allora, come sta andando là dietro?" chiedo a Tom per cambiare discorso.
"In realtà bene, dormono come due ippopotami" mi dice.
"Perché tu..... sai come dormono gli ippopotami?" chiedo un po' scettica.
"Se devo essere sincero..... no" mi dice e ci mettiamo a ridere.

Smettiamo di guardarci ma senza accorgermene io continuo a sorridere, e purtroppo se n'è accorto.
"Come mai stavi sorridendo?" mi dice con un sorrisetto.
"No semplicemente perché.... perché mi stai simpatico, Tom.... e forze troppo. Troppo da arrivare a dimenticarmi delle mie amiche....." dico tornando con lo sguardo sulla strada mentre arrossisco.
"Beh anche tu non sei male Webster ..." mi ha chiamata col mio cognome.
Sto ancora peggio rispetto a prima.

La canzone in sottofondo, le parole di Tom, le luci serali di New York che illuminano la città, il semaforo rosso che sembra blocchi il tempo e lo rende infinito, il vento fresco che sfiora le mie braccia e fa muovere i capelli di Tom rende tutto così.... magnifico.

Ma non voglio correre, ci siamo appena conosciuti, non può essere tutto così veloce. Non voglio rovinare la situazione così vado diretta a casa.

Aiuto Rose a scendere e provo a farla tornare in se camminando con lei per qualche minuto nel parcheggio di casa mia. Robin è andata, e Rose si sta riprendendo piano piano.
Entriamo a casa e indico sotto voce la strada per la stanza degli ospiti. Saliamo le scale a chiocciola e le portiamo a dormire. Metto due bacinelle ai lati del letto, così se dovessero vomitare non vomitano da qualche parte in giro per la stanza.

Io e Tom ci battiamo il cinque, come se la missione fosse stata completata.
"Sei un ottimo compagno di squadra sai?" gli dico.
"Anche tu..." dice.
"Senti, se hai voglia puoi restare a dormire, ci sono più e più stanze degli ospiti e se sei stanco o hai voglia puoi restare a dormire tanto i miei stasera non ci sono: mia mamma è a Berlino e mio padre da qualche parte per New York a fare affari quindi... se ti va... tanto domani  io e le ragazze penso che faremo colazione da Sturbucks... dimmi tu" gli dico cercando di essere il più accogliente possibile.
"Se per te non è un problema..... va bene" dice.

"Ma cosa uso per dormire?" dice.
"Ah, ti do una maglietta di mio padre e dei pantaloni da notte, tranquillo, sentiti come se fossi a casa tua" dico mentre mi levo i tacchi.
"Sai che senza i tacchi sei bassa?" dice ridendo.
"Bla bla molto divertente" dico uscendo dalla stanza ma sbattendo la mia spalla contro la sua apposta.
"Ahio" dice, e io faccio una risatina sotto i baffi.

Quando torno gli faccio segno di seguirmi per mostrargli la stanza.
"Tieni, ecco i tuoi vestiti. Se hai bisogno usa il telefono che hai sul comodino e digita cinque-otto-tre. È il numero del telefono che si trova in camera mia. Lì c'è la televisione, il telecomando è questo che trovi sul letto. Se hai bisogno di più cuscini o di posare i tuoi vestiti c'è la cabina armadio che è questa- dico indicando una delle due porte che ci sono nella stanza- mentre l'altra è il bagno. Dentro c'è un kit da viaggio contenente spazzolino e dentifricio... bene, allora buonanotte Tom" dico sullo stipite della porta.
"Notte Scarlett, e grazie di tutto" mi dice.

Mentre mi avvio verso la mia camera sento le mie due amiche parlare. Vado nella loro stanza, e le vedo chiacchierare.
"Allora chi era quel tipo?" mi dice Rose.
"Tom, il nuovo buttafuori del ristorante... niente male, non trovate?" dico.
"Beh in realtà no, sai... eravamo sbronze per il settanta percento del tempo... non ricordiamo niente, se non qualcosa del tipo occhiatacce, voi due che vi fissate eccetera... il resto? buio totale" mi dice Robin.
In effetti è vero, erano sbronze tutto il tempo. Meglio per me, così non potranno prendermi in giro per quello che è successo...
Sorrido.
"Notte ragazze..." dico uscendo e andando in camera mia. Mi aspetta una lunga dormita.







CIAO GENTE! COME VA?
Cosa ne pensate di quello che sta accadendo tra Scarlett e Tom? Chissà come si metteranno le cose tra di loro... Ci vediamo nel prossimo capitolo!!!
xoxo 💋 Flaminia❣️

Una sera a New YorkWhere stories live. Discover now