Recensione "La Vecchia" 🦅

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La Vecchia

Eccomi qui, pronta per una nuova recensione!Ammetto che avevo grandi aspettative su questo libro, davvero, davvero alte, in quanto avevo già letto un'altra storia di questa scrittrice e l'avevo recensita con il massimo dei voti ("L' origine del to...

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Eccomi qui, pronta per una nuova recensione!
Ammetto che avevo grandi aspettative su questo libro, davvero, davvero alte, in quanto avevo già letto un'altra storia di questa scrittrice e l'avevo recensita con il massimo dei voti ("L' origine del tormento", se vi interessa, tornate nei capitoli antecedenti) quindi, come si può comprendere, ho iniziato la lettura in quinta, aspettandomi grandi cose.
Con molta gioia vi informo che ciò si è avverato, quindi bando alle parole futili e iniziamo la recensione.

Come sempre partiamo dalla copertina. Solitamente preferisco le cose semplici ma, con una trama complessa e ricca di elementi come questa, è difficile scegliere a quale personaggio dare la precedenza. Personalmente avrei scelto un solo individuo, posizionandolo al centro. Mi piace il mantello rosso, dal quale non si evince il volto di chi lo indossa e, proprio per questo, lo sposterei al centro, lasciando i contorni del tetro bosco in secondo piano. Inoltre aggiungerei in alto, alle spalle, due occhi animaleschi rosso vivo per richiamare la lupa. Quanto ai font li trovo appropriati e del giusto colore (ovviamente non commento la fascia lilla che indica la prossima partecipazione ai Watty; ps: in bocca alla lupa).

Sulla trama ho un'infinità di cose da dirvi, un numero immenso di elementi da analizzare, quindi con calma vedrò di passarli in rassegna uno ad uno.
L' introduzione la trovo perfetta e già leggendo solo questa le mie aspettative si erano sollevate maggiormente.
Durante l'intera lettura, ci si rende conto di come ogni singolo elemento, ogni minima situazione, ogni parola o espressione sia studiata nei minimi dettagli.
Tutto è perfettamente intrecciato e non si incontra mai un singolo punto non concorde con il resto della storia.
Inoltre, ogni elemento sopracitato e ogni personaggio, dai principali ai secondari, è relazionato al precedente libro; in effetti, andrebbe letto prima l'altro, per comprendere questo prequel a trecentosessanta gradi, ma credo che lo si possa apprezzare anche leggendolo singolarmente, data la profondità delle tematiche e la bravura della scrittrice nello stile di scrittura.
Personalmente, però, suggerisco di leggere prima "Le origini" che tra qualche mese troverete cartaceo.

La trama, come vi dicevo, è ricca di tematiche forti, significative e crude; di certo non adatte a lettori minorenni o particolarmente sensibili.
Si parla di prostituzione, violenza fisica, tradimenti, menzogne, inganni, persecuzioni... il tutto accompagnato da perfette descrizioni che ci fanno vedere realmente queste scene per nulla felici.

L'autrice ha davvero un dono, per come la penso. Realizza delle descrizioni perfette, sia per quanto riguarda le ambientazioni che i personaggi e le situazioni generali.
Le prime vengono percepite non solo con gli occhi ma anche con l'olfatto, l'udito e, in certe situazioni, con il tatto tant'è che, chiudendo gli occhi, ci sembra di essere nei luoghi narrati.

Per quanto riguarda i personaggi, questi sono analizzati fisicamente, riportando dettagli sottili come le mani, della Vecchia, rugose e sporche o anche le lentiggini di Luna, descritte sempre con parole differenti oppure gli occhi penetranti e spaventosi della Lupa.
Dal punto di vista psicologico, la scrittrice effettua una vera e propria analisi introspettiva di ogni singola persona, sì persona, avete letto bene. Quelle di "La Vecchia" sono autentiche persone che si muovono tra le numerose righe di parole scritte dall'autrice.
La Vecchia è un personaggio estremamente reale che nel corso della narrazione risulta essere un libro aperto, del quale, noi lettori, abbiamo la fortuna di conoscerne non solo l'esperienze bensì i timori, i pensieri, le colpe e i pentimenti.
Altro elemento che ho apprezzato, sul mondo dei personaggi, è stato il modo in cui è trattata la pazzia, o meglio, la doppia personalità di Lucynda. Il passaggio dall'amorevole donna a quella accecata dalla rabbia avviene in modo talmente preciso che quasi sembra essere naturale.
Bella anche la delicatezza di Lucas; personaggio che ho apprezzato meno nel primo libro, ma che con il prequel ho amato.
Intrigante è la curiosità di Luna, personaggio complesso attorno al quale vi è un'aurea misteriosa che dura quasi fino alla fine della narrazione. Luna non lascia mai trapelare il suo vero essere, prestando attenzione nel mantenere l'anonimato e viva la curiosità del lettore che, tenta sicuramente di farsi un'idea sul chi possa essere, ma è solo quando Luna decide di presentarsi realmente che si giunge alla verità (personalmente non ho indovinato).

Tra le numerose scene che arricchiscono il racconto va sicuramente fatto un complimento all'autrice per come ha affrontato le crude scene di violenza sessuale, verbale e fisica. La delicatezza della scrittrice ci induce a provare empatia per i personaggi che subiscono i soprusi; ciò, se pur scontato, non è affatto semplice, quindi: complimenti!

Ultimo elemento che tocca recensire è la grammatica e il lessico.
Trovo che lo stile sia innovativo, interessante e per nulla semplice, data la netta diversità dalla storia precedente.
Vi è il totale predominino delle parti discorsive nelle quali l'autrice riesce, con notevoli risultati, a realizzare delle ottime descrizioni di ambienti, episodi ed emozioni, cosa a mio avviso non semplice da fare dei discorsi diretti.
Altra osservazione riguarda il continuo cambiamento del tempo verbale che nei racconti è, ovviamente, al passato mentre nella narrazione è al presente e, per tutta la durata della storia, l'autrice non si è mai confusa con i verbi da usare e la punteggiatura, come nell'altro romanzo, è precisa.
La storia non presenta errori grammaticali di nessun genere, segno di un'attenta e curata revisione.
Quanto al lessico è sempre ricercato e mai banale, affine con la tipologia di racconto e concorde con il periodo storico nel quale ci troviamo.

In conclusione, affermo con grande convinzione che la storia ha superato le mie aspettative già alte.
Rinnovo i complimenti all'autrice e invito tutti i lettori a leggere "Le origini" e "La Vecchia" perché ritengo siano due romanzi davvero originali e unici, scritti perfettamente e ricchi di emozioni.

Complimenti a nhora82
per la sua storia, La Vecchia,
che ha superato, con gran successo, la prova
dell'aquila reale 🦅
Il giudice alato con il becco impertinente,
gli artigli affilati e
lo sguardo acuto e inquisitorio
le ha assegnato 10/10.

Buona fortuna per questa e le tue altre opere!

Annie 👩🏻‍🦰

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