Capitolo XXVI

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Dopo quella mezza litigata con Harry, la stessa sera era tornato in camera mia per scusarsi, lo capivo.
Erano ormai passate tre settimane e le cose tra Ron e il mio ragazzo andavano di male in peggio, ora non riuscivano a stare nella stessa stanza senza litigare; Hermione, dal canto suo era distrutta, faceva avanti e indietro tra quei due e ormai ne aveva sentite di ogni. Per non parlare del fatto che, ne io ne lei potevamo schierarci da una delle due parti... O almeno non volevamo. Se ci fossimo schierati dalla parte di uno, l'altro ci avrebbe detestati a morte. Restammo neutri, ce ne lavammo le mani.
"Allora, studi da me più tardi?" mi chiese Harry dopo pranzo; io sospirai...
"Mi sa che non posso proprio. Ho un impegno, ecco" girovagai senza entrare nei dettagli, tanto avrebbe fatto tutto lui!
"Ah, e che devi fare?"
"Non vuoi saperlo davvero, fidati"
"Ahm, si che voglio. Dimmelo" insisteva, diavolo.
"Devo vedermi con una persona. Tutto qui"; neanche il tempo di finire la frase che già i suoi occhi sputavano rosso. Era da qualche tempo che era diventato così geloso, un po' mi piaceva questa sua iperprotettiva nei miei confronti, ma avvolte era come se non si fidasse di me...
"Oh, e chi sarebbe?"
"Nessuno di cui preoccuparsi. Sta tranquillo"
"Dimmelo allora" continuo imperterrito, ci risiamo?
"Astoria GreenGrass, contento?"
"Ancora lei? Si può sapere che cazzo vuole quella sciacquetta? Che stia alla larga!"
Aveva ragione.

Dopo l'ultima volta che mi era venuta a cercare in dormitorio, Astoria era diventata davvero pesante. Come mi incrociava nei corridoi era la fine. Mi saltava addosso manco fosse Pansy, (anche lei annoiata di questa situazione e dei comportamenti dell'altra in sua presenza) e si metteva a mia completa disposizione per qualsiasi cosa... Mi faceva sentire uno stronzo, era palese avesse una cotta per me e il fatto di avergli rivelato quella cosa, mi faceva timore.
Astoria era tanto buona, quanto cattiva.
Sapevano tutti che non era senza tornaconto... e io come un coglione, avevo dimenticatati questo particolare, lasciandomi travolgere dalla sua "gentilezza."
Infatti, il giorno prima mi aveva proposto di uscire ad accompagnarla a prendere un the insieme, mi fece gli occhioni e non potei rifiutare! Ahhh un altro problema!
"Non so cosa voglia... davvero. Ma ti prometto che tornerò in tempo per ripassare qualcosa insieme va bene?"
Harry mi guardo con sguardo deluso, mettendomi nei suoi panni anche io mi sarei arrabbiato, se lui fosse uscito con qualcun'altra, maschio o femmina che sia.
"No, sai che ti dico. Non voglio andarci. Voglio stare con te" dissi sicuro.
Ad Astoria avrei raccontato una cazzata il giorno dopo... era più importante Harry.
"No, ma scherzi? Va pure, troverò qualcuno con cui studiare" mi disse lui invece, provando a cambiare le cose, ma tanto ormai avevo deciso.
"Invece no. Io voglio stare con te."
"Sei sicuro? Non voglio costringerti su"
"Più che sicuro" detto ciò, mi avvicinai e lo abbracciai. "Vieni qui, piccolo"
"Mi serviva un tuo abbraccio, sai?" sussurro con la testa sull'incavo del mio collo.
"Ti amo tanto"
"Anche io, piccolo, anche io"

"Ti sembra normale il tuo comportamento? Non è da gentiluomini."
"Astoria ascolta, posso spiegare. Ho avuto un contrattempo con Harry e non ce l'ho fatta. Facciamo un'altra volta!"
Per mia gioia, tre giorni dopo, riuscii a incrociare Astoria per scusarmi, me ne aveva dette di ogni tipo...
"Un'altra volta, un'altra volta, un'altra volta. Harry, Harry, Harry" mi scimmiotto velenosa; "Perché ti ostini a stare con lui se sai che dovrai lasciarlo?"
riuscii in tempo a tapparle la bocca prima della fine della frase, ma che diavolo stava urlando?!
"Zitta, potrebbero sentirci!" la sgridai; "Questi non sono affari che ti riguardano!"
"Oh si che mi riguardano... è con me che passerai il resto della tua vita. E pretendo rispetto! Come puoi pensare di passare la tua vita con una ragazza che a mala pena conosci? Io lo faccio apposta a chiederti di uscire, per instaurare un legame, ma tu non ne vuoi proprio sapere." mi disse tutto d'un fiato, sembrava quasi ossessionata da questa cosa. Come se il giorno del matrimonio fosse tra poco...Abbassai lo sguardo senza saper cosa dire; "Bene. Suppongo che Harry non sappia nulla"
"E non voglio che lui lo sappia, o almeno non per ora." intervenni. Che cazzo aveva in testa quella vipera?
"Non starai pensando di dirglielo, Astoria"
"Non lo so, ci penserò... Bene, ora ho lezione, ci si vede Malfoy" e così mi lascio un bacio sulla guancia e mi sussurro all'orecchio; "Tranquillo, al massimo gli passerà... O potremmo sempre invitarlo al nostro matrimonio." poi scomparve tra i mille corridoi del castello...
Vaffanculo.
Sconvolto da ciò che era appena successo decisi di andare verso il cortile in cerca di Harry.
"Malfoy" mi sentii chiamare da una voce femminile, Hermione mi stava squadrando dalla testa ai piedi con aria più che incazzata...

"Hermione, senti è una questione delicata" cercavo di dirle mentre lei scappava via...
"Non voglio sentire nulla. Non dovevo ascoltare"
"Ti prego fammi spiegare almeno"
lei si fermò e, sedendosi, mi diede la possibilità di spiegarle ogni cosa. Sarebbe stata dura.
Più continuavo a parlare, più i suoi occhi e il mio sguardo cambiavano e io non vedevo altro che una migliore amica, preoccupata per il suo migliore amico!
"Quindi è deciso? Non puoi cambiare questa cosa?"
negai subito. "Ultime volontà di mia madre, ho promesso... non so come fare"
"E non pensi ad Harry?"
"Sempre, costantemente!" sbottai, ma come poteva dirlo!
"Manca ancora tanto.."
"Si certo! Ma arriverà quel giorno e io non voglio vedere Harry in frantumi! Lo stai salvando per poi ridistruggerlo? Che razza di fidanzato sei?! Stai con una persona che sai dovrai lasciare da solo? Bravo Malfoy, hai superato te stesso! Io ti giuro che se Harry soffrirà di nuovo io calerò su di te come Godric Grifondoro comanda, e ti faro passare le pene peggiori della tua esistenza-"
"E va bene, va bene ho capito!" la interruppi
"Ho esagerato un tantino, scusami..."
Restammo in silenzio un altro po', magari a qualcuno dei due sarebbe venuto un fottuto lampo di genio, invece...
"Non ho che dire" riprese Hermione, l'avevo lasciata senza parole.
"Mi dispiace, ma ripeto, manca ancora tanto e io proverò a sistemare ogni cosa. Lo prometto."
"Mantieni sempre troppe promesse tu!" mi rise
io ghignai sorpreso dalla tua battuta; "E nessuno ha mai detto che non le mantengo."

𝑴𝒊 𝒊𝒏𝒔𝒆𝒈𝒏𝒊 𝒂𝒅 𝒂𝒎𝒂𝒓𝒆..? ||𝑫𝒓𝒂𝒓𝒓𝒚Where stories live. Discover now