Morsi Di Serpente

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Quella stessa notte...

Un rumore di passi,la porta che cigolava e la corrente d'aria fredda che s'infrangeva sulla mia schiena,mi rannicchiai e strinsi le coperte al petto.
E ancora altri passi e degli sciocchi,poi una voce dolce parlò chiamando il mio nome-Signorina Moore,si svegli per favore-sussurrò,mi rigirai dall'altro lato.
Signorina Moore,in piedi!-tuonò a voce molto più alta,il tono dolce era svanito.
Quando aprì gli occhi venni accecata dalla luce,le lampade della camera erano tutte accese e le mie compagne erano sedute sul letto nella mia stessa posizione,stropicciandosi gli occhi e cercando di prendere lucidità.
Ai piedi del mio letto troneggiava una figura alta con un portamento molto elegante e dei piccoli occhiali che mi osservava corrucciata.
Professoressa?-mormorò Alicia con uno sbadiglio.
Alzati,Moore,è importante.Devi venire con me nell'ufficio del professor Silente-disse.
È successo qualcosa?-chiesi stordita.
Si,prendi bacchetta,un maglione o una vestaglia per coprirti e andiamo-continuò,mi alzai e misi le ciabatte.
Ero confusa,molto confusa e allo stesso tempo preoccupata.
Cosa poteva essere accaduto di così grave da far arrivare la McGranitt nei dormitori?
Cosa è successo?-chiesi,afferrando la bacchetta dal comodino e un maglione lungo dal baule che infilai subito.
Saprai tutto nell'ufficio del preside,ora muoviamoci.Voi tre tornate a dormire, invece-lanciò uno sguardo severo alle altre e posò una mano sulla mia spalla guidamdomi fuori.
Il tragitto dai dormitori all'ufficio del preside fu più una corsa che una normale camminata veloce,la professoressa McGranitt faceva passi più grandi di lei e io faticavo a stargli dietro.
Quando entrai nella stanza vidi che oltre a Silente erano presenti altre persone,mi bloccai a guardare per qualche secondo Harry e tutti i Weasley, poi mi girai verso la professoressa.
Perché siamo tutti qui,cosa succede?-chiesi gentile,scrutando nel mentre anche i miei amici che sembravano molto pallidi.
A rispondere alla mia domanda non fu la McGranitt ma Ginny-Harry ha detto...ha visto che papà era ferito-mormorò,fissando un punto imprecisato della stanza.
Il signor Weasley?-dissi,alzai gli occhi su Silente per chiedere più spiegazioni.
Arthur Weasley è rimasto ferito mentre svolgeva un lavoro per l'Ordine della Fenice,lo hanno trovato e portato al San Mungo,adesso.Harry,lei,i signori e la signorina Weasley prenderete una passaporta che vi porterà direttamente a casa di Sirius.Aspettiamo solo che Phineas Nigellus torni a riferire cosa dice Sirius...voglio essere sicuro che la strada sia sgombra...-spiegò Silente,rimasi zitta,ero troppo scossa e preoccupata per parlare.
Al centro della stanza ci fu un breve lampo di fuoco che si lasciò dietro un'unica piuma dorata che fluttuò sul pavimento.Silente la raccolse-È il segnale di Fanny-disse-La professoressa Umbridge deve aver scoperto che non siete nei vostri letti...Minerva,vai a distrarla,raccontale una storia qualunque...-e la professoressa con un cenno del capo uscì.
Pochi secondi dopo una voce annoiata arrivò dall'alto e un uomo sbucò da una cornice-Dice che ne sarà deliziato-annunciò-Il mio propronipote ha sempre avuto gusti strani in fatto di ospiti-mormorò.
Tu sei un mio parente?-chiesi osservandolo mentre si agitava nel quadro.
Tu chi sei,ragazza?-chiese corrucciato.
La figlia di Sirius...-dissi.
Ah...la figlia di Sirius,eccezionale...e tua madre è?-disse.
Elizabeth Hall-risposi,quello storse il naso.
Una Black mezzosangue...-le sue labbra erano incrinate in una smorfia di disgusto.
Parenti affettuosi e dove trovarli-mormorai.
Ragazzina insolente,dovresti essere onorata di far parte della nostra famiglia,sei un'ingrata come tuo padre-disse.
Si,molto onorata-dissi ironica.
Ah,se fossi ancora vivo te la farei vedere io!-tuonò.
Ma sei morto,bella cornice, complimenti-sorrisi strafottente e lui ringhiò.
Phineas,smettila-lo rimproverò Silente.
Ma Silente,quella ragazza...-si lamentò lui.
Venite qui,allora-disse Silente ignorando le lamentele del mio,a quanto pareva,antenato-Presto,prima che arrivi qualcuno-ribattè,tutti allarmati dalla frase,nonostante il tono calmo,vi raccogliemmo intorno alla scrivania.
Avete già usato tutti una passaporta prima d'ora?-chiese,puntando gli occhi su un vecchio bollitore annerito,tutti annuimmo-Bene.Al mio tre,allora...uno...due...tre...-sentì uno strappo all'altezza dell'ombelico,il pavimento svanì da sotto i miei piedi e l'ufficio di Silente scomparve.Dopo una frazione di secondo mi ritrovai a barcollare nella cucina del seminterrato di Grimmauld Place,ero piuttosto stordita per pochi secondi non sentì più nulla poi le voci divennero chiare.
Che cosa succede?-domandò Sirius,aiutando Ginny ad alzarsi da terra.
Chiedi a Harry-disse Fred.
Si,voglio sentire anch'io-ribattè George.
Ho avuto...una specie...di visione-disse Harry,e iniziò a raccontare tutto ciò che aveva visto.
Disse di aver visto un serpente attaccare Arthur e ferirlo gravemente,tutto ciò era accaduto al Ministero della Magia.
Eravamo tutti molto scossi,quasi tutti ci sedemmo al tavolo.Sirius appellò delle burrobirre e tutti iniziammo a bere,si percepiva solo il tintinnio delle bottiglie e il crepitio del fuoco.
Sirius mi guardò e sorrise-Come stai,Amelia?-chiese dolcemente.
Potrebbe andare meglio-risposi-Tu?-dissi.
Potrebbe andare meglio-sorrise e mi accarezzò una guancia.
Mi sei mancato,papà-sussurrai.
Anche tu,bambina mia.Ora siamo insieme,questo è l'importante-disse,lo abbracciai.
Ho conosciuto Phineas Nigellus Black,prima nell'ufficio di Silente.Avevi ragione,non abbiamo parenti affettuosi-dissi.
Gli hai detto che sei la mia bellissima bambina cresciuta?-disse.
Oh si,mi ha chiesto chi fosse mia madre e ha risposto "Una Black mezzosangue" con tanto di faccia disgustata-spiegai ridendo-Oh,e ha detto anche che sono un'ingrata come te-aggiunsi.
Bè,è andata bene direi-replicò,risi e lui mi strinse le spalle e mi baciò la fronte.Il suo sguardo si spostò da me a qualcosa alle mie spalle e divenne più serio-Mi piacerebbe tantissimo rimanere a parlare con te adesso ma penso che qualcuno in questa stanza abbia più bisogno di te...-indicò con un cenno il divano dove era seduto George-Avremo tempo per parlare,va da lui-disse.
Lo osservai e lo vidi più pallido di quando ero entrata nell'ufficio di Silente,la testa poggiata allo schienale del divano e gli occhi fissi sul soffitto.Ignorai il nostro litigio di poche ore prima e mi alzai,sorrisi a mio padre  e andai verso il divano.
Mi sedetti sulle sue gambe ma lui non alzò la testa,rimase nell'esatta posizione.
Come stai?-chiesi flebilmente,senza ricevere una risposta ma solo un sospiro.
Vederlo in quelle condizioni mi distruggeva,sentì gli occhi pizzicare e mi rannicchiai con la testa poggiata al suo petto,gli presi le braccia e le avvolsi intorno alla mia vita.Rimasi in quella posizione,con il viso seppellito tra la testa e la spalla di George,che sembrava assente.Dopo cinque infiniti minuti però sentì una stretta alla vita e una mano calda posarsi sulla mia guancia,aprì gli occhi e alzando la testa incontrai i suoi magnifici occhi nocciola,gli sorrisi.
Noi abbiamo litigato...-sussurrò,guardandomi dritto negli occhi.
Lo so...-risposi.
E allora perché sei qui?-chiese.
Perché ti amo e voglio starti vicino nonostante il nostro litigio.Io ci sarò sempre per te,anche se mi fai diventare peggio di un drago a volte-dissi,lui sorrise.
Mi dispiace per prima.Io mi fido di te,lo so che sono disgustosamente geloso ma non posso farci nulla-disse.
Ssh!Non importa adesso,vieni qui-dissi dolcemente,posando una mano sulla sua guancia e accarezzandolo con il pollice.
No,devi sapere...tu sei magnifica,guardati,poche ore fa ti ho fatta arrabbiare e adesso sei qui a consolarmi.Tengo troppo a te,ti amo troppo-prese il mio viso tra le mani-Non ho mai amato nessuno quanto amo te,Amy-ribattè.
Georgie...anche io ti amo come non ho mai fatto con nessuno-ammisi,lui sorrise e subito dopo mi baciò.
Secondo te sta bene?-chiese pensieroso.
Non lo so,spero tanto di si-ammisi.
Proprio in quel momento un lampo di fuoco simile a quello dello studio di Silente apparve proprio sopra il tavolo e una pergamena cadde insieme ad una piuma dorata.
Fanny!-escalmò mio padre raccogliendo la pergamena-Non è la scrittura di Silente...dev'essere un messaggio di vostra madre...tieni...-e la porse a George.
Lui la afferrò e la fissò ma non la aprì,la raccolsi dalle sue mani e la srotolai-Grazie...-mormorò,poi riportò gli occhi sulla calligrafia di Molly-Papà è ancora vivo.Sto andando al San Mungo.Restate dove siete.Vi darò notizie appena posso.Mamma-lesse ad alta voce.
George guardò gli altri e poi me-Ancora vivo...-ripetè lentamente-Ma se dice così...-farfugliò,nel mentre Fred gli sfilata la pergamena dalle mani.
Non dire così,George-cercai di calmarlo.
La lettera parla chiaro..."Papà è ancora vivo"...respira ancora ma probabilmente è in pericolo di morte-sbottò.
George...-mormorò Ginny,quasi con le lacrime agli occhi.
Cosa?!-disse lui con veemenza,gli presi il viso tra le mani.
Devi calmarti,lo so che hai paura...tutti abbiamo paura,ma facendo così non  migliori le cose.È al San Mungo,un ottimo ospedale,riusciranno a guarirlo-replicai-Perchè non dormi un pò?-sussurrai dolcemente.
Non ci riuscirei neanche se volessi-replicò.
Resterò io sveglia,se succede qualcosa ti sveglio,promesso-sorrisi,scesi dalle sue gambe e presi posto dall'altro capo del divano-Vieni qui-dissi,lui esitò poi poggiò la testa sulle mie gambe e si sistemò.Poco dopo si addormentò con la mano stretta alla mia.

//Just The Way You Are♡//George WeasleyKde žijí příběhy. Začni objevovat