You're my obsession 2~[DRACO MALFOY]

Capitolo 5

<<fallo>> continuò mio padre sussurrandomelo all'orecchio.

Come dicevo prima, la sua voce mi stava stregando, era flebile, lenta, calma e profonda.

Ma non potevo farmi trasportare anche se la tentazione era tanta

<<Emma, ti prego>> stavolta a dirlo era stato Marcus, spaventato dalla mia reazione e dalla comparsa di mio padre dietro di me

<<Emma>>

Ed eccola lì, la voce che volevo tanto sentire.

<<mamma>> dissi e mi girai di scatto, era al fianco di mio padre ma c'era qualcosa che non andava, era spaventata da qualcosa o da qualcuno.

<<Mia cara e dolce Emma>> disse avvicinandosi a me <<ascolta tuo padre>> continuò con un tono di voce sottile

La rabbia svanì e al suo posto venne lo stupore <<tu sei d'accordo con lui?>> Domandai stupita, c'era assolutamente qualcosa che non andava

<<Emma...ti prego..>> disse impaurita e poi le vidi.

<<C-catene?>> Domandai osservando i suoi polsi e la sua caviglia destra incatenati, lei non rispose, si limitò ad abbassare il capo

<<Cosa ti stanno facendo?>> Domandai ancora mentre la mia voce si spezzava, provai a passarle la mano nella guancia, per confortarla, ma, essendo un fantasma, la mano le oltrepassò il viso

<<Non preoccuparti, come vedi non possono uccidermi>> disse ironizzando sul fatto di essere già morta

<<ti sta obbligando, tutto questo fa parte di un suo gioco..>> dissi tra me e me riflettendo e questo bastò a calmarmi.

<<Andate via tutti e tre>> dissi con sdegno, e i tre se ne andarono al mio comando

<<dovresti distruggerla sai?>> Disse Ares riferendosi alla pietra, la fissai per un po', posta sulla mia mano

<<Noi sistemiamo le cose..tu se vuoi partecipare fallo..nessuno ti obbliga>> disse per poi dileguarsi dietro alla grande porta d'ingresso

<<Ovviamente facciamo finta di niente>> dissi ad alta voce tra me e me

<<vogliono solo evitare i problemi>> ammise Draco

<<sai, pensavo di essere sola>> ammisi imbarazzata

<<e,ovviamente, tu quando sei da sola, parli da sola>> mi fece notare lui prendendomi in giro

<<È terapeutico parlare con me stessa ok?>> Dissi con una smorfia

<<qui viene chiamata pazzia>> continuò lui prendendomi in giro

<<strano, la tua viene chiamata 'raro esemplare di testa di cazzo'>> continuai con un sorriso

<<Almeno sono un raro esemplare>> ammise

<<giuro che ti sto odiando>> dissi ma non ci credevo nemmeno io

<<quindi se mi odi posso anche andarmene no?>> Domandò lui

<<Nessuno ti ha chiesto di restare>> affermai io

<<eppure, per darti fastidio, io rimango>> disse per poi avvicinarsi

<<sei terribilmente fastidioso sai?>> Dissi mentre alzavo gli occhi

Lui sorrise.

Ma anche in lui c'era qualcosa che non andava.

<<Devi dirmi qualcosa?>> Domandai io all'improvviso preoccupata