Capitolo II: When they miss their power

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Grazie infinite a chi sta leggendo, se vi piace, mettende un votino, la cosa può farmi davvero davvero felice <3

Capitolo II: When they miss their power

Jessica's POV

"Che intendi dire?" lo guardo confusa o almeno credo come Killgrave mi guarda quando non gli è chiaro qualcosa.


"Perché dirtelo se posso mostrartelo direttamente?" si fa ancora più misterioso lui e di conseguenza più confusa la mia espressione.


"Però non adesso, io ho da fare." aggiunge subito dopo.


"Che vuol dire che hai da fare?"

"Esattamente quello che vuole dire." insiste lui.


Okay, è chiaro che non è facile scucirgli informazioni e non lo posso nemmeno obbligare, dannazione!


Se penso che per tutti questi mesi mi ha fatto credere di potermi controllare a suo piacimento, il terrore che ho provato, gli attacchi di panico, le...

"Jessica?" mi distoglie lui dai miei pensieri.

"Uh?" torno a rivolgergli l'attenzione.

"Ah, lo vedi che non mi ascoltavi? Ti avevo appena rivelato quali erano i miei progetti per la mattinata... e ovviamente non lo ripeterò!"

Complimenti, Jessica, hai scelto il momento migliore per distrarti.


"Dimmi solo che non devasterai la città col mio potere..." temo il peggio.

"Non è nemmeno lontanamente nei miei piani, mia cara."


"Dimmi anche che non mi chiamerai più 'mia cara'!" provo a sfidare la mia fortuna, visto che sembra un po' più collaborativo del solito.

"Su questo temo proprio di non poterti accontentare... mia cara!" rincara la dose lui.


Che bastardo!


"Del resto tu devi tirare un po' l'orario prima di passare dai McCarthy a ritirare le mie cose, no? Quindi io direi di trovarci qui fra tre ore circa, poi prenderemo un taxi," decide lui per entrambi, prima di allontanarsi.


Un momento, io non sculetto mai così!

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Killgrave's POV

Bene ora cerchiamo di far fruttare queste tre ore... per prima cosa, mi serve un consiglio e so chi può darmelo.

La stazione radio di Patsy non dista molto da qui e in breve sono a destinazione.

Ok, lo ammetto, ho anche saltato un po'.

Sto per cercare di soggiogare la receptionist alla hall, ma poi mi ricordo che, dannazione, il mio potere non ce l'ho più.

Però mi ricordo anche chi sono ora.

"Ho bisogno di vedere mia sorella!" dico, con aria piuttosto scocciata, so molto bene come farebbe Jessica e ne do una copia fedelissima all'originale.


"Ma certo, Jessica, sali pure, lo sai dov'è, no? Aspettala fuori dal gabbiotto finché non ha finito o non ha una pausa un po' lunga." mi istruisce quella che dal cartellino che ha appuntato sulla giacca leggo che si chiama Rachel.


Jessica deve essere di casa qui.

Con un po' di fortuna fermo l'ascensore al piano giusto e ci sono delle chiare indicazioni che mi portano da Patsy.


Eccola lì, tutta infervorata a fare uno dei suoi discorsi, guarda un punto fisso e nemmeno sembra accorgersi delle mia presenza.

Le picchierei sul vetro ma non credo sia una buona idea perché sono molto nervoso in questo momento, quindi potrei mandarlo in frantumi.

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