1

35 9 0
                                    

San fissava l'oceano, senza sapere cosa ci fosse oltre l'orizzonte. Si trovava sul ponte della nave, chiuse gli occhi sentendo la calda brezza accarezzargli le guance e sorrise al vento. Ripensò ai tempi prima della nave, prima della ciurma che adesso chiamava famiglia, e giunse alla sorprendente realizzatione che, sì, era trascorso un anno.

Era passato un anno eppure non aveva desiderato neanche una volta di tornare indietro o che le cose tornassero come prima. Sussultò sentendo una mano posarsi sulla sua spalla, non essendosi accorto che qualcuno si fosse avvicinato a lui. San si girò per vedere Seonghwa dietro di sé che sorrideva dolcemente.

"A che pensi?" chiese avvicinandosi ancora e arrivandogli accanto sul ponte. San mormorò semplicemente voltandosi di nuovo verso il mare.

"Niente di importante" disse e Seonghwa annuì con uno sguardo premuroso in volto.

"Sai che succede oggi, vero?" San mormorò di nuovo, ricordando ancora.

"Un anno, giusto?", Seonghwa annuì sembrando compiaciuto dal fatto che San si ricordasse.

"Si, Hongjoong stava pensando di andare sulla terra ferma per festeggiare. Che ne pensi?" si voltò a guardarlo in attesa. Erano i momenti come quello che facevano ricordare a San della sua famiglia. Seonghwa gli ricordava così tanto sua madre, per quanto strano potesse sembrare, e Hongjoong era stato più un padre per lui di quanto lo fosse mai stato quello vero. Una mano apparì davanti alla sua faccia, le dita schioccarono risvegliandolo dai suoi pensieri.

"Mh?" si lamentò guardando gli occhi impazienti di Seonghwa.

"Stai bene, San? Sembri da un'altra parte" chiese preoccupato. San annuì e gli mise una mano rassicuramente sulla spalla.

"Si, sono solo distratto", Seonghwa annuì apparentemente soddisfatto dalla risposta.

"Quindi... riguardo il festeggiare? Non mi hai risposto prima" chiese nuovamente e San annuì stordito.

"Si, sembra bello" mormorò agitando lentamente la mano. Seonghwa lo guardò preoccupato ancora una volta, ma alla fine si girò e tornò da Hongjoong. San invece andò verso il magazzino. Aveva bisogno di una distrazione e riorganizzare sarebbe stata la cosa perfetta da fare. Era quasi arrivato nella stanza quando Mingi si palesò di fronte a lui.

"Hey perchè non vieni con me per un momento?" chiese senza dare a San la possibilità di rifiutare e gli prese il braccio trascinandolo verso le cuccette.

"Chi sta dirigendo?" domandò San sapendo che era Mingi colui che di solito stava al timone.

"Hongjoong ha preso il comando per un po', avevo bisogno di parlarti" disse Mingi fermandosi accando alla sua cuccetta sedendosi per poi fare cenno a San di unirsi a lui. Questi riluttantemente gli si sedette accanto e si girò per guardarlo.

"Perchè volevi parlarmi?" chiese San facendo scorrere lo sguardo su tutto il volto di Mingi, cercando qualche segno che dicesse di cosa si trattava. Sospirò quando non trovò niente e si poggiò al muro.

"Ho notato che sei stato distratto ultimamente e volevo solo parlare", San sentì un lampo di rabbia irrazionale per quelle parole. Sapeva di non essere stato al meglio, ma questo stava diventando troppo pesante, era stanco di sentirsi sempre porre delle domande.

"Sto bene, Mingi" asserì guardando l'altro negli occhi.

"Volevo solo aiutare-"

"Non mi serve il tuo aiuto. Sto bene" con quello San si alzò e si diresse verso la porta, sbattendosela dietro e finalmente dirigendosi verso il magazzino. Gli altri, avendo sentito lo sfogo, osservarono preoccupati la sua figura che si ritirava. Qualche minuto dopo, Mingi uscì dalla stanza con gli occhi gonfi e leggermente rossi. Seonghwa ringhiò, mormorando minacce riguardo al 'picchiare quello stupido per aver fatto piangere Mingi' e lo circondò con le braccia.

"Sto bene, davvero" mormorò Mingi spingendo via l'altro gentilmente e guardandolo in faccia. "Ha detto che non gli serve il mio aiuto. Perchè non ci permette di aiutarlo?" disse Mingi guadando i compagni.

"È sempre stato così. Ricordi quando si è rotto il braccio due mesi dopo averci incontrati? Non lasciava che nessuno lo toccasse e si arrabbiava se qualcuno lo faceva. È il suo carattere." disse Hongjoong solennemente osservando il gruppo.

"Lo so, ma sono comunque preoccupato" borbottò Mingi e gli altri mormorarono in assenso.

"Lo sono anche io, ma non possiamo fare niente se non ce lo permette. Lasciamogli semplicemente spazio e speriamo che stia meglio. Se non lo sarà prima che raggiungiamo la terra ferma allora penseremo a qualcosa, okay?" propose Hongjoong guardando gli altri attorno a sé. Tutti annuirono e lui sembrò soddisfatto, si girò e tornò al timone. lentamente ognuno riprese a fare ciò che stava facendo. Mingi seguì malvolentieri Seonghwa che lo stava tirando, guardando la porta del magazzino mentre si allontanavano.

"Starà bene" disse Seonghwa dolcemente, per non turbare Mingi di nuovo.

"Lo so ma sono comunque preoccupato" Mingi annuì girandosi finalmente per camminare accanto a Seonghwa e dirigendosi verso le cuccette per avere del meritato riposo. Arrivarono alla porta e lentamente la aprirono, si diressero verso la cuccetta di Mingi e si sdraiarono intrecciando le loro gambe. Dopo qualche minuto, Mingi sentì il delicato respiro di Seonghwa e capì che si era addormentato. 
'Ti prego, San, smetti di lasciarci fuori, vogliamo solo aiutarti' potè sentire anche se stesso addormentarsi lentamente e rilasciò un sospiro mentre l'oscurità del sonno gli diede il benvenuto.
_____________________________

Nota autrice:
Questo è il primo capitolo effettivo e volevo dire alcune cose per chiarire. In questa storia ho cambiatò le età, ora Wooyoung è il più piccolo e Mingi è più grande di San, inoltre alcuni dei membri sono anche più piccoli di qualche anno. Le età sono: Seonghwa (22), Hongjoong (22), Yeosang (21), Yunho (20), Mingi (20), San (19), Jongho (19) e Wooyoung (18).



𝐓𝐖𝐈𝐋𝐈𝐆𝐇𝐓.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora