- Rimpianti -

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           "Usopp! Corri, sei una lumaca!"
La voce squillante dell'aspirante re dei pirati si faceva sentire per fin troppe leghe marine e nessuno n'era entusiasta, se non i due compagni che giocavano ad acchiapparello con lui.
Chopper aveva ovviato alla propria lentezza trasformandosi in quella che era sicuramente una renna, e non il procione che negava di essere il resto del tempo, ed era alle calcagna del cecchino dei Mugiwara, prossimo ad acciuffarlo.
Rufy aveva afferrato il compare di fuga, avvolgendolo un paio di volte col braccio, ed era balzato dalla propria nave a quella del suo rivale e amico preferito.

Trafalgar Law si era massaggiato le tempie, sospirando col volto chino sul tavolino a cui si appoggiava, riparato da un ombrellone.

Aveva un mal di testa atroce, e le grida infantili dei suoi sgraditi alleati non aiutavano affatto.
Si sarebbe volentieri rinchiuso nel proprio laboratorio per continuare la ricerca che stava portando avanti da settimane, o addirittura in camera propria, con i fogli di appunti sparsi sul proprio ampio letto. Era disposto a rinunciare alla tecnologia dell'infermeria e a limitarsi al microscopio che aveva sulla scrivania della propria cabina se avesse significato avere un po' di tranquillità, ma la sua ciurma aveva insistito affinché passasse del tempo all'aria aperta e in compagnia.
Aveva ceduto perché in fondo amava l'allegria del proprio equipaggio e in circostanze particolarmente liete, magari allettate dall'alcol, si divertiva anche ad assistere alle cazzate dei Mugiwara. Inoltre, aveva fatto del proprio laboratorio un nido, in quei giorni, non n'era uscito neanche per mangiare, e da medico sapeva che necessitava di una pausa e di un po' di luce del sole.
Tuttavia non aveva abbandonato il proprio lavoro. Ci teneva molto, era importante.
Sicuramente non era una delle sue scoperte più cruciali o qualcosa per cui il Governo lo avrebbe contattato con la coda tra le gambe per chiedergli la commercializzazione, come già era successo, ma avrebbe aiutato i suoi amici, quindi valeva la sofferenza che stava patendo.

Vivere per mare era arduo, travolgente e stravolgente, e loro nemmeno erano mariani comuni. Affrontavano avventure assurde e i nemici peggiori in circolazione. Anche quando le giornate erano tranquille, dovevano essere vigili, sull'attenti e pronti a scattare per ogni evenienza. C'era sempre la nave da governare, tanta manutenzione per ogni cosa, escursioni termiche improvvise ed estreme, e sempre meno spazio personale. Nonostante i due equipaggi fossero potenti ed entusiasti della loro vita, a lungo andare quelle situazioni li sfiancavano, soprattutto se per mesi non incappavano in isole turistiche oppure deserte dove avere una piccola vacanza.
Le febbri erano più comuni, gli strappi muscolari quotidiani, la spossatezza continua, e questi erano solo i mali minori.
L'irritabilità di tutti era alle stelle, i litigi si trasformavano facilmente in scontri e Law, per quanto amasse il proprio lavoro e fosse affezionato a Chopper, non ne poteva più dell'inettitudine della renna in campo medico, e dunque di avere la salute di tutti sulle proprie spalle. Si ritrovava a rattoppare ferite un'ora sì e l'altra pure, interrompendo qualunque cosa stesse facendo per apprensione per gli amici, e spesso doveva ricucire proprio il collega dottore, che sebbene non bisticciasse coi compagni, in qualche modo finiva coinvolto e ne usciva malridotto.

Il chirurgo aveva risollevato il capo per poi poggiare il mento sulle dita intrecciate, scrutando pigramente il ponte del proprio veliero.

"Cappellaio, non fare casino qui."

Aveva richiamato il socio, sperando che attenuasse le urla.
Ciononostante Law era grato di vederlo allegro.
Quella mattina Rufy aveva ferocemente litigato con Zoro per qualche cavolata che riguardava il cibo, e gomma contro forbici non faceva mai una bella fine, sebbene Cappello di Paglia fosse nettamente più forte del proprio spadaccino, e a infierire c'era stato pure Sanji, sorprendentemente dalla parte di Zoro.
Il fatto che il cane giallo e il gatto verde della Sunny fossero concordi su qualcosa suggeriva un leggero esaurimento nervoso generale.

Fatum MastroWhere stories live. Discover now