Pranzo

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Suga: Dobbiamo tornare in classe però...

Disse Koshi rimanendo però vicino a me e contraddicendosi dato che non sembrava che lui avesse intenzione di lasciarmi. E anche io rimasi con le braccia sulle sue spalle, senza spostarmi di un millimetro.

[T/n]: Non credo che mi uccidano se resto qui

Sussurrai appoggiandomi al petto di lui e sorridendo come non mai. Avevo appena sistemato con colui che era il mio ragazzo, ma sapevo che non sarebbe stata la nostra ultima litigata. Infondo litigare così non era tremendo.

Suga: Nemmeno a me, se non mi vedono.

Ridacchiai e sorrisi ancora di più. Non credevo che Suga fosse tipo da saltare le lezioni ma a quanto pareva per me lo faceva. Per me è solo per me.

[T/n]: Mi fai quasi sentire importante quando parli così.

Sussurrai stringendolo a me.

Suga: Ma tu sei importante.

Sorrisi e alzai la testa. Ci guardammo negli occhi per qualche secondo e i nostri visi si avvicinarono nuovamente. Lui si chinò e appoggió le labbra sulle mie, in maniera dolce e pacata senza risultare perverso.

Portai le mani alle sue guance e lo tenni vicino a me mentre lui intrecciava le mani dietro alla mia schiena e sorrideva. Iniziò poi ad accarezzarmi quel punto con il dito e io sorrisi staccandomi da lui.

Suga: Dato che questa è l'ultima ora che ne dici se andiamo a prendere da mangiare e stiamo dietro alla palestra? Così nessuno ci disturba e possiamo stare un po' io e te. Anche perchè dopo ci sarà l'allenamento con la squadra.

Sorrisi e annuii. Non era una cattiva idea e poi non avevo intenzione di tornare in classe e sentirmi sgridare dalla docente perchè non ero tornata. E ovviamente non mi dispiace stare con Suga, da soli.

Andammo mensa per prendere qualcosa da mangiare per noi e poi andammo direttamente dietro la palestra, mano nella mano mentre lui parlava e io lo ascoltavo sorridendo. O meglio, guardavo che le sue labbra si muovevano e si increspavano in un sorriso ad ogni parola, guardavo come i suoi occhi sembravano felici e ogni tanto posavo lo sguardo sulle nostre mani.

Suga: Ti piace quando ti tengo per mano vero?

Disse ridacchiando e bloccando il discorso che stava portando avanti da un po'. Alzai lo sguardo di scatto e arrossii.

[T/n]: Forse...

Dissi arrossendo leggermente.

Suga: Forse?

Ridacchiai e mi misi a correre verso la palestra trascinandolo per mano. Lui si mise a ridere e mi seguì fino a quando non arrivammo dietro la palestra.

Appena fummo lontani da tutto e tutti mi girai e, mettendomi sulle punte dei piedi, gli stampai un bacio sulle labbra. Lo vidi sorridere e lui mi tirò verso di se, dandomi un bacio più profondo e dolce. Mi fece mettere una gamba attorno al suo fianco per tenermi più vicina a lui mentre io portavo le mani dalle spalle di lui alle sua guance.

Continuammo a baciarci in maniera semplice per qualche minuto prima che Suga chiese di più. Infatti sentii la sua lingua spingersi dolcemente tra le mie labbra e io iniziai ad impanicarmi.

Oltre al fatto che non avevo mai baciato qualcuno prima di Suga, e prima di allora non aveva mai voluto un bacio così profondo.

Sentendo il mio essere agitata Suga si staccò e mi guardò negli occhi, portando poi una mano alla mia guancia e accarezzandomela dolcemente.

Suga: Troppo?

Chiese in un sussurro. Annuii di poco e abbassai la testa arrossendo totalmente. Mi sentivo stupida perchè in fondo era solo un bacio ma non volevo andare veloce. Anche se forse avrei dovuto dirgli di sì perchè magari da quella negazione lui avrebbe deciso di lasciarmi.

Si inizia con un solo passoWo Geschichten leben. Entdecke jetzt