Scorpius

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Ogni uomo è in potere dei suoi fantasmi

fino al rintoccare dell'ora in cui la sua umanità si desta.

- William Blake

Al contrario di quanto si potesse pensare, trasferirsi a Malfoy Manor non fu poi così traumatico per Hermione Granger né lo fu per il padrone di casa o per la rispettiva progenie. Di certo Draco Lucius Malfoy non aveva appeso festoni o fiammelle purpuree al soffitto, ma si era dimostrato un perfetto e cordiale padrone di casa e aveva scortato le sue ospiti nella loro stanza con assoluta premura.

«Malfoy!» lo apostrofò Hermione quando, entrando in quella che sarebbe stata la sua camera a tempo indeterminato, notò le dimensioni di tutto ciò che le appariva davanti agli occhi.

Aveva pensato perfino a una toeletta!, notò.

In cuor suo, Hermione sapeva di averne sempre desiderata una, ma ovviamente non lo disse. Come ammettere che, in passato, la cervellona di Hogwarts aveva agognato sfiorare, usare, rimirare, coccolare un oggetto così frivolo e femminile?

«Sì, Granger?» domandò, con un piglio quasi annoiato, l'ignaro cicerone.

«È un appartamento questo, non una stanza!» gli fece notare, una punta di incredulità sulla lingua. Al che, lui scrollò le spalle.

«Be'» replicò «... devi pur mantenere la tua riservatezza, no?»

Lei si girò, guardandolo con un sopracciglio inarcato.

«Chi sei tu e che cosa ne hai fatto di Draco Malfoy?» chiese, fingendo uno sgomento quasi irriverente. Il biondo alzò gli occhi al cielo e ribatté: «Dio Santo, Granger! Non sarò un tipo tutto fiorellini e tè come il tuo Weasley, ma di certo so come si trattano gli ospiti!»

Ospiti. Quello che erano lei e Rose. Hermione non badò nemmeno all'insulto implicito rivolto a Ronald, si concentrò soltanto su quella parola: ospiti. Non una mezzosangue e una discendente dei traditori del proprio, come venivano chiamati i Weasley e come sostenevano i purosangue. Semplicemente ospiti.

Aveva toccato un tasto dolente e la ragazza lo apprese subito: mai intaccare la fine educazione di un Malfoy. Lui apparve piuttosto corrucciato al pensiero di essere scambiato per un villano; lei confusa, dinnanzi a tutta quella cortesia. Sicuramente non si era aspettata che la trascinasse in una caverna umida tirandola per i capelli, ma addirittura quello?

Un letto a baldacchino con un piumone blu notte faceva la sua bella figura poco lontano da un'ampia finestra dagli infissi bianchi e schermata da tende altrettanto candide e da tende oscuranti di raso della stessa tonalità blu del piumone. Di fronte al letto, la meravigliosa toeletta ricca d'intarsi e tanto lucidata da splendere come lo specchio che sorreggeva. Ai piedi del baldacchino, invece, una chaiselongue tappezzata d'amaranto lottava per impadronirsi dell'attenzione di qualsiasi visitatore. All'angolo fra la finestra e la piccola parete che si apriva ad arco era stata collocata una culla bianca col velo, dove avrebbe dormito Rose. Oltre l'arco poi, si notava un altro ambiente, meno intimo, ma non meno elegante, costituito da un camino di marmo già acceso, divanetti e poltroncine invitanti di fronte ad esso, un secretaire da un lato e in quello opposto una scrivania. In ultimo, una libreria a muro ancora vuota – ancora per poco, in realtà – torreggiava su tutto non risparmiando occhiate derisorie ai numerosi tappeti che ricoprivano quasi ogni tassello del ceratissimo parquet.

Rose sospirò, accaldata dal giubbottino che non aveva ancora sfilato, e Hermione si riprese dalla trance in cui era caduta.

«Vedo che comunque è di tuo gradimento» Draco s'intromise nelle sue meditazioni. «Sicura di non volere una stanza per Rose?»

Slytherin roses || dramione🦋Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon