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➺ Era ironico come ogni mattina mi svegliassi convinto che tu fossi al mio fianco, era ironico perché ero proprio io quello che se ne andava ogni volta all'alba per sfuggire al confronto che ci sarebbe stato tra noi due al nostro tanto atteso risveglio, il quale temevo più di qualsiasi altra cosa.
Avevo paura sì, ero terrorizzato anche solo di potermi affezionare a qualcuno e che poi se ne andasse e mi abbandonasse come se nulla fosse successo tra di noi.
All'inizio andava tutto bene tutto procedeva liscio secondo i miei stupidi piani, incontri quotidiani di notte in una semplice camera d'albergo abbandonato da tutti nel bel mezzo del nulla;
io non sapevo il tuo nome tu non sapevi il mio. ci nascondevamo dietro una maschera d'indifferenza convinti che bastasse a non ferirci tra di noi, pensando che nulla sarebbe cambiato fino a quando non ci saremmo stancati e avremmo fermato quel gioco insulso.
Poi incominciasti a sorridere più spesso in mia presenza, stavamo bene insieme o almeno io stavo bene con te, sempre. Non mi ero neanche accorto che quello che avevamo era lontano anni luce da quello che desiravo all'inizio, anzi era proprio l'opposto... ma mi piaceva.
Iniziai poi a desiderare la tua presenza anche durante le ore del giorno in cui le ore scorrevano lente e noiose, avevo permanentemente quella voglia di sapere cosa facessi nei momenti che passavano lontani uno dall'altra, alla luce fuori da quella camera d'albergo probabilmente con altre persone che ci rassicuravano che stessimo vivendo una vita normale; mi chiedevo se pensassi a me tanto spesso quanto io pensavo a te. Forse lo facevi ma ogni giorno desideravi che non ci fossimo mai incontrati e complicati le vite a vicenda.
Adesso, puoi per favore stringermi forte amore?
Poi di punto in bianco quel sorriso scomparve quando una notte mi addormentai e rimasi accanto a te fino al mattino, errore madornale; ti dava così tanto fastidio stare in mia presenza?
Era ironico come fossi stato io a dettare le regole nel nostro "rapporto" ma che adesso fossi proprio io quello che voleva infrangerle per stare con te a tutti i costi; eri tu quella a volerle mantenere adesso ?
Eri diventata fredda nei miei confronti e chiunque ti avesse osservata solo in superficie avrebbe pensato così ma io sapevo, sapevo che era perché anche tu temevi, avevi paura di affezionarti a me come io ormai avevo già fatto da tempo : insomma quel me del passato che all'inizio ti aveva detto che non era fatto per avere relazioni serie, ecco era tutta colpa sua se ci trovavamo in quella assurda situazione.
Infondo ero consapevole che quello che avevamo noi era più di una semplice relazione corporea nonostante non ci conoscessimo per niente fuori da quella maledetta camera d'albergo.
Camera n°137, sceglievi sempre quella. Cos'aveva di speciale? Ricordi passati? O ti ci eri affezionata così tanto grazie a me?
Tutto però cambiò in fretta quando decidesti che era arrivato il momento per noi di separarci e intraprendere strade diverse strade che non si sarebbero mai più incrociate per nostro volere ma forse per volere del destino; avevi ancora paura di commettere qualcosa che era già destinato ad essere e che non avresti potuto cambiare neanche volendolo ?
Io avevo paura, lo ammetto, ma questa volta era una paura diversa... era il timore di perderti per sempre; ero stato uno stupido, un illuso : lo ammetto
Ero così accecato dal mio egoismo e dalla paura di affrontare un qualcosa di sconosciuto che sembrava decisamente più grande di me e della mia esperienza, che mi ero lasciato scappare la cosa più bella che mi fosse mai capitata in vita mia : semplicemente tu.
Esisteva un modo per farti tornare da me? Farti innamorare di me come dovrebbe essere stato fin dall'inizio ? Una storia d'amore tra due ragazzi che conducevano vite molto diverse tra loro ma forse più compatibili di chiunque di cuore, l'avrebbero saputo se solo avessero passato del tempo insieme fuori da quella camera.
Non hai mai veramente provato niente di reale per me ? O provi qualcosa ma hai paura che io non possa ricambiare i tuoi sentimenti?
Sto impazzendo, ritorna da me per favore, parlami !
So che non valgo la pena amore, ma ti prego dammi un'altra chance, non far finire tutto in questo modo, so che c'era qualcosa di speciale tra di noi.
La notte so che pensi a me amore, nel buio cerchi sempre le mie mani, no... Non fingere di stare già, già bene... di colpo non si può dimenticare. niente di così profondo e intenso o almeno penso.
Ci diciamo addio ogni notte, ma io non credo di poterti stare lontano, così ritornerò sempre il giorno successivo ossessionato dal tuo profumo lasciato sul cuscino la notte precedente, su di esso ancora le pieghe lasciate dalla tua testa e un capello caduto; io rimango e tu te ne vai, non doveva andare così ma io farò in modo di farti rimanere un giorno,
te lo prometto, mio grande amore.
—𝐋𝐎𝐕𝐄, 𝐇𝐘𝐔𝐍𝐉𝐈𝐍.
scritto : 27 febbraio 2021
One shot ispirata dalla canzone "La Notte" dei Modà.
Ho scritto questa one shot mesi fa ma red lights di quei due idioti mi ha spinto a pubblicarla così eccoci qua.
