Primo Capitolo

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Il pub non è un posto calmo.

Ci sono gli ubriaconi, quelli con problemi familiari, problemi economici, quelli con una vita di merda o quelli che, per sorte o per noia cercano del divertimento.

Castiel crede che alla fine ne rimangano delusi, non lo sa il perché, sesto senso dice suo fratello, lui crede sia solo una sensazione.

Ha i turni serali, Castiel. Inizia verso le 19:00 e stacca alle 23:00. Una buon ora, si dice, dopotutto è Balthazar quello che fa più giorni.

Alcuni dicono che fare il barista sia un gioco da ragazzi, se fossero dietro al bancone la penserebbero in modo diverso. Tutti quei bicchieri, e quelle bevande, quei avanti e indietro per servire un cliente e un altro, donne, uomini, tizi che pomiciano negli angoli più angusti e una voglia matta di andare lì e dirgli che no, non vuole un film porno in 3D, grazie tante. Ma non se ne lamenta più di tanto, ha un lavoro e questo gli basta.

Gabriel se né andato quando aveva diciotto anni.
Non seguirò le orme di nostro padre ha detto il mio spirito è libero, baby. Io la vita me la godo.

A volte lo invidia, Castiel. Lo guarda su quel social network che Balthazar chiama Fakebook e ammira il suo "spirito libero". Ha trovato una ragazza, lo scorso anno, si chiama Kalì. Castiel non l'ha mai conosciuta e non ne ha nemmeno l'intenzione.

Dicono che sia una tutta piperina.

Perfetta per Gabriel, dopotutto.

Balthazar è il tipo da una notte.

Single e felice di esserlo.

Lui è quello che definiscono "forever alone" non ne capisce il perché, vive in una bella casa, un gattino tutto coccole ed i suoi fratellini che a volte gli fanno visita. Non si definisce di certo un tipo popolare, ma neanche uno solo.
Asociale, gli dicono.
Diversamente sociale, ribatte lui, anche se il significato non varia. Ma adora le facce confuse degli altri, quindi perché non sputtanarsi da solo?

Afferra il cappotto e si chiude la porta alle spalle, le chiavi che tintinnano quando fa scattare la serratura. Anche una serata è finita. La vita è monotona pensa, o almeno, la sua lo è.

Sveglia, colazione, pranzo, lavoro e letto. Pessima routine.

Davanti al locale sta un gruppetto di uomini, ventenni dalle facce. Uno in moto mentre gli altri due a terra.

Qualche scommessa, se ne vedono molti in giro in quel periodo.

E' quasi estate. Non può biasimarli.

Sbuffa ed apre la portiera; è stanco, affamato e puzza. Ha bisogno di una doccia.

Spera solo che la macchina parta: è da un po' di giorni che fa i capricci, serve ripararla. Domani la porterà dal meccanico.

Accende il motore e spera con tutto il suo cuore che sia un giorno fortunato. Il motore ringhia e sta quasi per esultare quando con un ultimo fischio il rumore si spegne.

Non partirà.

Vaffanculo.

Volta la testa e sente il rombo delle moto. Prova un particolare tipo di fastidio per i tipi come loro. Un fastidio che non sfocia mai in odio.

Castiel non sa odiare, questo lo sa bene.

Quello al volante fa qualche impennata ed i due ridono, non capisce chi abbia perso o vinto, sembrano entrambi esaltati. Non ha la minima idea del perché, ma lo fa.

L'immenso || DestielWhere stories live. Discover now