Parte 1

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'Corrono su di me, su di te
Maratone di pensieri
E ti sembra facile
Ma a me sembra ieri'


Il suono assordante della sveglia mi fa saltare dal letto, svegliandomi in malo modo. Mi volto per spegnerla, controllando l'istinto di lanciarla contro il muro. Cerco di alzarmi e uscire da quelle calde coperte che mi sembrano una trappola. Ritornare alla realtà è sempre difficile, soprattutto se sei appena stato svegliato da uno dei tuoi sogni ricorrenti in cui la tua vita è completamente diversa e stai con la persona che davvero ami. Alla mia destra vedo Giada, coperta solo dal lenzuolo e con nulla addosso.

Decisamente diverso dal mio sogno, quasi sbagliato.

Sospirando mi dirigo verso il bagno per iniziare la mia giornata. Alle 9:00 dovrei trovarmi allo studio di Space Valley ma, sebbene manchino solo 10 minuti all'orario dell'appuntamento, mi muovo con calma. Ultimamente faccio molta fatica ad alzarmi dal letto, persino tirare fuori la telecamera per vloggare sta diventando uno sforzo. Il solo pensiero di dover sorridere a moltissime persone e iniziare a parlare della mia vita con leggerezza mi metteva addosso un'ansia tremenda. Forse perché le cose non andavano troppo bene ultimamente.

Cerco di riprendermi con una doccia veloce che mi sgonfi gli occhi gonfi dal poco sonno e subito dopo mi dirigo in cucina, apro la credenza e fisso le numerose merendine confezionate che ci sono all'interno. Con un sospiro richiudo l'anta. Non ho per niente fame.

Mi infilo lo zaino in spalle, prendo la videocamera e con l'altra mano le chiavi della macchina, lasciandomi indietro quell'appartamento che non sentivo mio.

Mentre sblocco l'auto ripenso a Giada nuda sul mio letto. Nostro letto.

Mi ero messo con lei da circa un anno e all'inizio andava tutto bene. Mi faceva dimenticare cose di cui volevo veramente liberarmi e stare in sua presenza mi faceva sentire leggero e allegro. Vivo. Per questa ragione mi ero fatto prendere dall'entusiasmo e al contempo dalla paura di perdere interesse, come al mio solito nelle relazioni. Avevo affrettato le cose nel nostro rapporto e le chiesi di convivere con me dopo solo 6 mesi. Il risultato era il doversi svegliare assieme ad una donna che non ami più, in una stanza non più tua e in una casa senza identità.

Prima di rimettere in moto guardo il tatuaggio con scritto "HOME" nel braccio. Mi ero inciso sulla pelle quella parola per ricordarmi che la casa non è un posto fisico bensì un luogo nella tua mente. Mi ricordo anche della persona a cui mi ispirai per tatuarmi, quella con cui più di tutte mi sentivo a casa e al sicuro.

Cesare.

Una fitta allo stomaco mi fa destare dai miei pensieri, così prendo la telecamera e la accendo.

-Buongiorno a tutti! Questa mattina è stato daaavvero difficile alzarsi, come potete vedere dalle mie occhiaie- mentre parlavo alla mia fidata compagna, metto in moto e sistemo lo specchietto.

-Oggi mi aspetta una giornata davvero impegnativa a Space Valley ma ne varrà la pena, non vedo l'ora che vediate il video che registreremo oggi!-

Parto verso lo studio e, realizzando di essere in ritardo, accelero per arrivare nel minor tempo possibile, non avendo per niente voglia di sorbirmi una predica da parte di Tonno.

Riprendo il mio ingresso nello studio, salutando in maniera allegra i miei amici. Appena mi chiudo la porta alle spalle zoommo sulla faccia torva di Tonno e mi metto a ridere non appena lo vedo prendere il fiato per inondarmi di parole.

-Nelson possibile che tu non riesca mai ad arrivare puntuale? E pensare che abiti a 5 minuti dallo studio! Ti ricordi vero che io abito a 40 minuti da qua si? E mi hai mai visto in ritardo? No, perché sono l'unico serio e responsabile qua dentro- man mano che si avvicinava un sorriso cominciava a comparire sul suo viso.

-Buongiorno anche a te Tonno!- appena mi raggiunge mi strappa la telecamera dalle mani e mi inquadra.

-Vuoi dire ai tuoi seguaci perché ti vesti così, ultimamente? Il nostro Nelsi sta facendo tornare di moda lo stile emo ragazzi, dobbiamo aiutarlo-

Sentendo tutto quel baccano, dalla cucina esce un Cesare in forma smagliante, con una tazza fumante di caffè in mano.

-State torturando Nelson? Fatemi partecipare!- ridendo si avvicina alla scena, squadrandomi da testa a piedi.

-Guardate che fighettino, pantaloni neri a sigaretta e scarponcini- ride Tonno, inquadrando le mie scarpe di pelle nuove.

-Ehi, non sono a sigaretta! E poi ora che ho questo nuovo taglio di capelli e la barba messa bene dovevo farmi bello per voi che seguite Space Valley!- rubo la videocamera a Tonno, inquadrandomi e sistemandomi con l'altra mano i capelli all'indietro. Mi piacevano davvero i lati rasati.

-A proposito, non ve ne eravate nemmeno accorti!- li accuso in un secondo momento, imbronciato.

Cesare si avvicina e mi posa una mano sulla spalla, stringendola. -Ma le occhiaie sono per completare il nuovo stile?- chiede ridendo, tirandomi una piccola pacca sulla schiena.

Cerco di sorridere in maniera naturale, sapendo in realtà di avere in faccia un sorriso forzatissimo, mentre spengo la videocamera.

Mi allontano per farmi un caffè in cucina e sento Cesare che mi segue. Sapevo che si sarebbe preoccupato e torno un po' di buonumore, mentre mi volto verso di lui sorridendo.

-Nels tutto ok? Mi dispiace per essere stato un po' stronzo prima- si avvicina e mi fissa seriamente negli occhi per assicurarsi che io gli rispondessi sinceramente, senza bugie.

-Va tutto bene Cesi, ora va tutto bene- rispondo sorridendo e poggiandogli una mano sulla spalla.

Lui porta la sua grande e calda mano sopra alla mia, senza distogliere lo sguardo, incollato al mio.

-Sai che ci sono per qualunque cosa-

Sorrido, pensando che sì, lui c'era sempre stato nella mia vita e mi ha aiutato a superare i momenti peggiori. Lui è sempre stato il mio centro gravitazionale e la mia principale fonte di energia. Con lui semplicemente mi sentivo a casa. Era la mia quotidianità, la mia serenità e tutto ciò che mi serviva per andare avanti con il sorriso, sebbene i miei più reconditi desideri sarebbero rimasti per sempre sepolti dentro di me, non destinati a vedere la luce del sole.

Un lampo di tristezza mi passa davanti agli occhi e so che lui lo nota.

"Ci sei solo perché combatto ogni giorno per tenere nascosti i miei sentimenti, uccidendo una parte di me in maniera lenta ma inesorabile. Se solo sapessi quello che provo non ci saresti più Cesi. Se solo ti confessassi i miei sbagliati, sbagliatissimi sentimenti, tu scapperesti via." Penso.

-Non fare il melodrammatico Cesu, sai che non resisto ai miei MMORPG. Queste sono il prezzo da pagare per poter giocare tutta la notte ai miei videogiochi- rispondo sdrammatizzando, indicandomi le borse violacee sotto agli occhi.

"Sono il prezzo da pagare per poterti stare accanto senza rivelare nulla. Ma mi sta bene. Finché continuerai a guardarmi io starò bene. Quindi fallo per sempre, ti prego"

Penso invece, lasciandolo da solo in cucina fermo immobile, mentre sentivo l'urgenza di andarmene in un'altra stanza al più presto.

Sarà difficile.





Note dell'autrice:

Ecco la mia prima storia Celson! Questo è il primo capitolo introduttivo ma non vedo l'ora di andare avanti perché ho già un bel po' di materiale pronto e bello struggente! Spero che le diate una possibilità :) Pubblicherò velocemente e in maniera un po' random, ma ce la farò.

Ah, molti fatti saranno presi dai vlog di Nels o da alcune puntate di Space Valley/Around.

Disclaimer: questa storia non ha l'intento di offendere nessuno. E' totalmente frutto della mia immaginazione e nel pieno rispetto di Nelson, Cesare e Sofia. In ogni caso i nomi delle fidanzate presenti e passate sono stati cambiati.

P.S. ascoltate "Freddo Cane" dei Rovere!

Ti Prego, Guardami. || CELSON || Space ValleyWhere stories live. Discover now