Prologo

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Entrare in quel capanno con Sammy é come rivivere quel momento di dodici anni fa, con la curiosità e la paura di cosa o chi mi avesse tirato fuori dall'inferno. Ora però nessun simbolo, nessuna arma se non le poche che abbiamo portato, niente Bobby, niente luci che scoppiano o entrate drammatiche, niente occhi blu o ombre di ali, solo quel gruppo di vampiri mascherato ed io e mio fratello che cerchiamo per l'ennesima volta di salvare il culo al mondo. 
La fronte di Sam é appoggiata alla mia, sta piangendo, stiamo piangendo, ma entrambi sappiamo che non c'è più tempo.
Entrambi abbiamo passato tante cose fra demoni, angeli, vampiri, fantasmi, streghe e persino Dio in persona, e tutto abbiamo sconfitto, abbiamo sconfitto più volte anche la morte e le Morti stesse, ma questa volta no. Il modo ci sarebbe stato, insomma abbiamo un amico, un figlio che é diventato il nuovo Dio, ma sia io che Sam sappiamo che non servirebbe a nulla chiamarlo.
Il mio fratellino mi conosce, sa che non saprei come continuare anche se ci ho provato più volte, ma le bottiglie accanto al mio letto aumentavano sempre di più. Ed anche io so che non ce l'avrei fatta, perciò quel chiodo arrugginito, in quel capanno é stata la mia vera fine. 
Così saluto Sam, con una lacrima sulla mia guancia e chiudo gli occhi.

Che buffo eh? Il luogo in cui ho capito di aver iniziato a vivere é stato il luogo della mia morte.

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