Capitolo 38;

2K 126 7
                                    

"Una chiave?" Chiedo ad alta voce. Non ottengo risposta ma Niall mi raggiunge. La sua curiosità non ha limite, proprio come la mia.

"Cos'è?" Chiede guardando il pacchetto tra le mie mani.

"Una chiave. Chi cavolo è che mi manda una chiave? E cosa rappresenta?!" Chiedo quasi impaziente. Odio stare sulle spine, amo capire le cose immediatamente. Non sto capendo nulla, zero proprio.

"C'è dentro solo una chiave? Chi è che manda delle chiavi per posta? E per cosa poi?" Chiede Niall sollevando le mani al cielo.

"Non lo so" Dico, poggiando il pacchetto sulla scrivania.

"Hai guardato bene dentro? Non c'è altro?"

"Ho trovato solo questa" Dico, studiando la chiave tra le mie mani.

"Aspetta, fammi controllare" Dice. Prende il pacchetto tra le mani e lo scompone. Tira fuori il cotone che c'era dentro. "Tadan" Dice. Tira fuori un foglietto minuscolo. Non lo avrei mai notato se non fosse per lui. Glielo rubo di mano e lo leggo.

"Via Bridge 32" leggo ad alta voce. Mi sto innervosendo. Odio i messaggi con solo parole chiave. Voglio capire ora di cosa si tratta. Ho quasi paura, ma la mia curiosità non si blocca davanti a nessun limite.

"Mi ci puoi portare? Ti prego" chiedo quasi supplicandolo.

"Certo, andiamo" sparisce dalla mia stanza e ci torna dopo qualche secondo con addosso un felpone e un cappello. Infilo le scarpe ed un cappello anche io. Scendiamo di corsa e saliamo sulla sua macchina. Attivo il navigatore del telefono e imposto la via e il numero civico. Non so descrivere come mi sento dentro. Se è felicità, paura, ansia. Non lo so, è un misto di emozioni incomprensibili. Entriamo nella via indicata e Niall rallenta. Mi guardo in giro in cerca del numero indicato.

"29..30..31, ci siamo, 32" dico indicando alla mia destra. È una villa bianca, vetrate enormi ovunque ma essendo sera non si vede granché all'interno.

"È questa?" Chiede Niall. Parcheggiamo davanti e scendiamo. Cerco un citofono ma non lo trovo. Vado alla porta e trovo accanto un campanello. Lo suono più di una volta, ripetutamente ma nessuno risponde.

"Cosa devo fare?" Chiedo aiuto a Niall. Non so cosa fare, mi sembra quasi di essere in un film.

"Hai portato la chiave?"

"Si" dico, tirandola fuori dalla tasca della felpa. Mi indica il buco della porta, provo ad inserire la mia chiave e combacia perfettamente. Cerco di calmarmi, le mani M tremano così tanto.

"Hey, calmati ti prego" Niall mi blocca la mano e mi indica di prendere dei grandi respiri. Faccio come dice e cerco di calmarmi.

"Ora apro" dico. Girò lentamente la porta. Una. Due. Tre. Quattro volte ed ecco che si apre. Il mio cuore è alla gola, sto sudando freddo. Non so se è stata la scelta giusta venire, mi sta facendo paura tutto ciò.

"Permesso?" Dico, entrando. Silenzio tombale. Nessun suono. Nessun rumore. Le luci sono spente. Prendo il telefono dalla tasca ed accendo la torcia. Dopodiché cerco l'interruttore della luce in qualsiasi posto possibile. Lo trovo gusto accanto all'ingresso. La accendo e rimango paralizzata. Immobile.

"O. Mio. Dio." dico, sottolinenando ogni minima parola con il tono di voce sempre più alto.
Mi guardo attorno. Un piccolo corridoi separa me e Niall da un salone immenso con mobili ultra moderni. Il pavimento è nero e di marmo, ma è terribilmente caldo, credo che i termosifoni si trovino al di sotto del pavimento. Le pareti sono bianche. Una vetrata enorme si trova alla fine della sala e solo ora mi accorgo che si trova direttamente sul mare. Pochi metri dividono la scalinata della casa dalla riva. Un divano nero è poggiato alla parete destra. Due poltrone sono poste poco più avanti di esso è al centro c'è un tavolo. Alla sinistra invece c'è una chitarra poggiata all'angolo del muro, un tavolo da cucina e delle rose poggiate sopra in un grande vaso. Rimanendo in silenzio, dopo aver esaminato la sala, raggiungo la cucina. È posta a sinistra del salotto, separata da esso tramite un singolo scalino. È enorme, anch'essa ha una vetrata enorme che da sul mare. Un bancone enorme sta al centro della stanza e sulle pareti adiacenti ci sono gli armadi e il frigorifero.

Tu il sole, Io la luna || Zayn MalikΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα