Chapter Twenty-One

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Ad un certo punto sentì la porta aprirsi e qualcuno entrare nella mia stanza

"So che sei sveglia - disse mio fratello - ti ho portato la cena" disse nel mentre che appoggiava il piatto sul comodino e si metteva a sedere sul letto accanto a me 

"Non ho fame" dissi continuando a  dargli le spalle

"Va bene, non ti costringerò a mangiare ma... perchè non mi hai detto niente" disse con una voce triste, quasi delusa. 

E forse per una volta nella mia vita mi sentì in colpa per aver ferito Mark estraniandolo dalla mia vita ancora una volta. 

"N-non lo so...avevo paura, credo - la mia sembrava più una domanda che una risposta 

"Paura di cosa?- Vedendo che non gli rispondevo e che continuavo a guardare il muro davanti a me continuò a parlare - Gene, per favore, parliamone" disse accarezzandomi i capelli come quando da piccoli non riuscivo a dormire e lui mi coccolava

"Non lo so, forse che mi avresti impedito di giocare alla Royal, e che quindi non avrei mai avuto la possibilità di batterti...anche se alla fine ho perso" gli risposi sussurrando l'ultima frase 

"Sei mia sorella, non ti avrei mai impedito di giocare a calcio, si certo avrei preferito che tu giocassi alla Raimon con me e non con loro ma è okay...avrei cercato di farti ragionare ma se è quello che volevi non ti avrei  mai impedito di giocare" rispose Mark facendomi voltare nella sua direzione 

"Perchè vuoi battermi? Perchè questa cosa ti tormenta?" mi domandò dolcemente

"Perchè tu Mark sei un portiere eccezionale, tutti ti vogliono bene e ti ammirano, anche nonno preferiva te a me, e per questo mi disse che se volevo vincere dovevo batterti nel nostro amato sport ma sono tredici anni che provo a batterti ma ancora non ci sono ancora riuscita ed è frustante . " dissi trattenendo alcune lacrime

"Gene, ma chi ti ha messo in testa queste stronzate, il nonno non preferiva nessuno, ci amava allo stesso modo. Certo quando sono nato io ero contento perchè ero maschio e sperava di farmi appassionare al calcio perchè a nostra madre non è mai piaciuto come sport, ma so per certo, dato che fu proprio lui a dirmelo una volta, che quando ha saputo che mamma avrebbe avuto te è impazzito, voleva una nipotina e vedere che anche tu piano piano ti appassionavi al calcio lo rendeva felice come non mai!" 

"Davvero?" chiesi non sapendo assolutamente niente del racconto di Mark

"Ma certo! Ci dovrebbero anche essere delle foto, aspetta vado a prenderle" esclamò Mark scendendo dal mio letto e correndo verso la sua stanza

Nel mentre che Mark cercava l'album di fotografie, mi misi a sedere sul letto in attesa di mio fratello e dei nostri ricordi racchiusi nelle foto

"Trovati" disse rientrando in camera, e dopo aver chiuso la porta tornò a sedersi accanto a me 

Non so quanto tempo passammo a vedere le nostre foto da piccoli, alcune erano veramente imbarazzanti e ridevamo solo a vederle, per alcune invece ci sforzavamo di ricordare il momento aiutandoci con le date. Nel mentre che sfogliavo le pagine piene di foto pensai che ero fortunata ad avere un fratello come Mark, che nonostante tutte le mie cazzate è sempre al mio fianco. 

"Senti - iniziò mio fratello dopo aver accarezzato una foto dove io gli do un bacio sulla guancia davanti ad una torta di compleanno - Tu e Jude siete solo amici o...?" mi chiese lasciando in sospeso la frase 

"MARK!" dissi imbarazzata voltandomi subito verso la sua direzione 

"Cosa? Sono tuo fratello, dovresti dirmi queste cose" disse voltandosi verso di me con una faccia perplessa come a dire: cos'ho fatto di male.

"Stiamo insieme, sono quasi 2 mesi" sussurrai 

"A te piace? Si comporta bene? No, perchè non ho nessun problema a minacciarlo lo sai si?" disse iniziando a parlare a raffica 

"Non devi minacciarlo tranquillo, si comporta bene anche se a volte litighiamo e si, mi piace...credo" dissi sussurrando l'ultima parola talmente piano che Mark non la sentì fortunatamente. 

"Menomale, mi sta simpatico quel ragazzo" disse continuando a sfogliare l'album. 

Passammo tutta la sera a guardare le miriade di foto che nostra madre ci aveva fatto, fino a quando Mark non crollò sul mio letto. Appena mi accorsi di mio fratello mi alzai dal letto, tolsi tutti gli album e li misi ordinatamente sulla scrivania, quando involontariamente i miei occhi giunsero al portagioie sul comò, era un regalo del nonno. All'interno, nascosto sotto il cuscinetto di velluto blu c'era una lettera, che mi aveva dato lui quando ero piccola, nelle ultime righe di quelle pagine c'era un frase " Solo battendo Mark a calcio dimostrerai a tutti quanto vali ", io devo battere Mark, devo dimostrare a tutti chi sono. Guardai Mark, che stava dormendo beatamente e pensai che non importa come, non importa quando, il mio obiettivo era quello di vincere. 

Dopo essere sistemata sotto le coperte, accanto a Mark, lo guardai un'ultima volta e sussurrai un ti voglio bene, consapevole che lui non potesse sentirmi, dopo mi voltai e mi addormentai. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 13, 2022 ⏰

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