capitolo 20

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Pov Allegra

Apro poco a poco gli occhi e mi rigiro nelle coperte, noto che sul divanetto c'è Mattheo che dorme.
Sembra un'angelo...
Dei ricci gli ricadono sulla fronte e con il respiro li fa svollazzare leggermente.
Sorrido.
Ha la bocca semi aperta e le labbra rosee.
Rimango a guardarlo per un po', è così bello.
Il suo corpo è rilassato e la sua mente completamente nel mondo dei sogni.

Scendo dal letto e mi avvicino a lui.

Mi piego sulle ginocchia e gli sistemo i capelli, sentendo il suo ennesimo sospiro che mi fa sorridere nuovamente.

Gli lascio un bacio sulla fronte per poi infilare le scarpe, indossare il mantello ed uscire dalla stanza cercando di non svegliarlo.

Arrivo in sala grande con l'affanno e mi dirigo verso i miei amici cercando di non dare troppo nell'occhio.
È ora di cena, e mi avrebbero tartassato il doppio se non mi fossi presentata.

«Ma buonasera, ci hai fatto prendere un colpo» Isabelle incrocia le braccia guardandomi abbastanza infuriata
«Stavo semplicemente dormendo» le rivolgo uno dei miei sorrisi più raggianti e più falsi
«Riddle ci ha detto tutto» Jessica alza le sopracciglia mentre beve dal suo calice
«Porca puttana» porto una mano sulla fronte e sbatto la testa sul tavolo
«Ecco vedi che c'è qualcosa» mi guarda sorridendo poggiando il calice sul tavolo aspettando una mia risposta.
«Sei una stronza» sorride ed Isabelle annuisce
«Ci ha detto che stavi male, cosa è successo?
E perché tutto ad un tratto sei sparita e non ti abbiamo più visto?!» si intromette nell'interrogatorio anche il ragazzo al mio fianco
«O mio dio Alex, anche tu no» mi sbatto le mani in faccia sbuffando
«Parla!» mi punta il dito contro mentre le due ragazze tengono le braccia incrociate aspettando una risposta
«Era con me! Problemi?» sposto gli occhi e li poso sul ragazzo che ha appena parlato alle spalle di Alex
«Tu...» lo guardo stringendo un pugno per non urlargli contro in sala grande
«Si dia il caso di sì Malfoy.
Sparisce senza avvisare, ci siamo preoccupati!» Alex si alza e raggiunge draco faccia a faccia
«Lascialo perdere» richiamo alex non staccando nemmeno un attimo gli occhi dal biondo.
«Mi dispiace» incrocia il mio sguardo per poi abbassare la testa
«No Draco, dovevi dirmelo, e non lo hai fatto, come sempre mi tieni nascosto tutto!» sbotto mentre lui si allenta la cravatta continuando a non guardarmi in faccia.
«L'ho fatto per il tuo bene» dopo queste parole se ne va fuori dalla sala grande a passo spedito.

«Aveva gli occhi lucidi» Jessica mi schiaccia il piede ed Isabelle indica l'uscita della sala grande con la testa.
«Ma non è possibile sempre la stessa storia!» mi alzo di malavoglia ed esco dalla sala grande seguendo mio fratello.

«Draco, DRACO» urlo fino a quando sento degli incantesimi schiantarsi.

Porca troia

Inizio a correre fino al bagno dei prefetti da dove arrivano i rumori.
Ma ora l'unica cosa che sento sono dei lamenti.
«O mio dio» porto le mani sulla bocca realizzando la figura davanti a me.

Il bagno è allagato e mio fratello è a terra.
Dolorante.
Con la camicia bianca completamente insanguinata.

Spinge la testa indietro per il dolore facendo bagnare anche i suoi capelli.

«Draco, sono quì!» mi precipito al suo fianco mentre i suoi occhi cercano di chiudersi.

Il sangue si espande, arrivando nell'acqua.

Gli prendo la testa e la poggio sulle mie ginocchia, sconvolta.

Provo in tutti i modi, provo ad assorbire il suo dolore, ma la mia paura me lo impedisce.

«Resisti, ti prego» lo supplico tenendo le mie mani sul suo petto.
«Ti voglio bene...» sono le ultime parole che dice per poi chiudere gli occhi.

Urlo.
Urlo cercando aiuto.
Provo a svegliarlo.
Ma la mia magia sembra essersi bloccata.
Non capisco se sia perché sono troppo emotivamente instabile o perché l'incantesimo sia troppo forte.

«Signorina Malfoy...» alzo la testa e noto il professor Piton dinanzi a me, scioccato.
«La prego, lo aiuti» si avvicina e si accascia al fianco di Draco iniziando a pronunciare un incantesimo.

«Vulnera sanentur» continua a ripetere quest'incantesimo ed il sangue che ormai era parte dell'acqua ritorna al suo petto.
Rimarginando le ferite.

«Draco...» lo richiamo ed ad un certo punto ritorna a respirare alzando leggermente la testa
«Allegra...» sussurra con le poche forze che ha
«Ho temuto il peggio» abbasso la mia testa sulla sua, ancora sconvolta.

«Signor Malfoy» Piton abbozza un sorriso e si alza lasciandoci soli.
Non dandomi nemmeno il tempo di ringraziarlo.

Lo tiro su ed allaccio il suo braccio intorno al mio collo.
Cammina, ma a stento.
«Ragazzi» ci corre incontro Blaise, si avvicina e per primo mi guarda, dispiaciuto.
«Mi dispiace tanto» ammette accarezzandomi i capelli
«Tu lo sapevi?» annuisce ed io abbasso la testa
«Era per proteggerti...» mi appoggia una mano sulla spalla ed io annuisco
«Portiamolo in stanza.» Blaise si avvicina al biondo e lo aiuta a reggersi meglio.

«Ora mi spieghi tutto, ho finito di vivere nella menzogna.» punto il dito contro mio fratello mentre chiudo la porta
«Prima distenditi però, e dimmi chi è stato» lo faccio distendere sul letto e mi siedo di fianco a lui aspettando una risposta.

«Potter» a quel cognome sbianco di colpo e porto lo sguardo sulla porta.
Incredula.
«Perché?» lo sento sospirare
«Per questo.» alza la manica sinistra e noto il marchio oscuro inciso sul suo braccio.
«Draco...» lo guardo e gira la testa di lato
«Spiegami, perché io non ci sto capendo più niente!» nego con la testa portandomi le mani sul volto
«Perché mi avete tenuto all'oscuro tutto questo tempo?» si avvicina e mi abbraccia, poggio la testa sul suo petto ed aspetto una sua risposta
«Avresti avuto il mio stesso destino, hanno preferito tenerti lontano in modo che nessuno potesse farti del male...» mi accarezza i capelli mentre i suoi occhi diventano poco a poco lucidi
«Ha torturato la mamma, ha minacciato nostro padre, vuole farti unire a noi.
Abbiamo rifiutato e quindi mi ha dato un compito!» mi alzo di scatto e lo guardo negli occhi
«Cosa devi fare?» mi sorride per confrontarmi e mi asciuga una lacrima
«Non posso dirtelo, cercheresti di fermarmi» non rispondo.
«Potter lo ha scoperto e mi ha seguito nel bagno dei prefetti, abbiamo iniziato a duellare-» non lo faccio finire di parlare che intervengo
«Che lui ti ha quasi ucciso» mi asciugo una lacrima e continuo a guardare la finestra.
«Non mi è successo niente.» mi conforta poggiandomi una mano sulla spalla.
Mi giro ed istintivamente lo abbraccio.
«Forse dovresti parlare con riddle...» mormora combattendo decisamente contro il suo orgoglio.
«Ci siamo presi una pausa» lo metto al corrente sospirando, annuisce e mi accarezza la schiena rassicurandomi.

«Mi dispiace per tutto quello che ti ho detto» si scusa distendendosi al mio fianco
«Tranquillo» alzo le spalle, mi giro e gli poso un bacio sulla guancia.

a toxic love 'Mattheo Riddle'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora