Ufficio e compleanno

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- Sono a casa! - annuncio aprendo la porta.

- Ciao! - sento urlare dalla cucina e poco dopo Anita e Libero corrono nella mia direzione. - Ehi piccoli. - e li abbraccio. - Dove sta papà? - domando io.

- Sta finendo di fare il bagnetto a Jacopo. - mi spiega Libero.

- E io sento un profumino. - dico divertita.

- Arrosto e patate. - risponde Fabrizio che compare con Jacopo già in pigiama.

- Amore di mamma. - e lo prendo in braccio.

- Bello che non me calcoli. - e ride.

- Scemo! - e mi avvicino baciandolo. - Sei un casalingo provetto. - lo prendo in giro poi.

- Ve? -

- Certo. - e ridacchio.

Ci mettiamo tutti insieme a tavola. - Sei bravissimo. - gli dico io appoggiando la testa alla sua spalla.

- Grazie, come è andata al lavoro? -

- Bene, tra un paio di giorni devo seguire un concerto al Palalottomatica. - dico io.

- Davvero? -

- Si, è passato Ferdinando a farmi la comunicazione. - gli spiego mentre i bambini hanno chiesto di poter andare a giocare e Jacopo sembra che stia per crollare.

Ha sei mesi nostro figlio e sta crescendo veramente in fretta. - Addirittura? -

- Eh si, invece la tua giornata come è andata? - gli chiedo curiosa.

- Bene, fa strano essere a casa con Jacopo e anche con Anita e Libero, ho avuto la giornata a dir poco piena. - mi spiega. - Spero de esse all'altezza del ruolo. -

- Fab sei uno splendido padre fatti meno paranoie. -

- E' che de danza non ce capisco molto. - si giustifica mentre si gratta la nuca imbarazzato.

Scoppio a ridere. - Nemmeno io in tutta sincerità. -

- Con gli allenamenti de Libero va decisamente meglio. - mi informa.

- Perfetto. - e gli sorrido. - Vado a mettere a nanna Jacopo e faccio la doccia. -

- Va bene. - e lui invece intanto si occupa di Anita e Libero.

Ci troviamo poi in salotto sul divano. - Stanca? -

- Neanche tanto, tu invece mi sembra di si. - e ridacchio.

- Che te ridi? - mi domanda bloccandomi i polsi e iniziando a farmi il solletico, ormai è così e ci divertiamo un sacco.

- Mi sei mancato! - dico mentre recupero il fiato.

- Pure tu. - e mi bacia. - Ho pensato de lavora al film. -

- Davvero? -

- Si, ho trovato il produttore. -

- E' stupendo! - affermo io entusiasta.

- I prossimi giorni lascio Jacopo dai miei o dai tuoi e inizio il lavoro. -

- Mi sembra tutto perfetto. - e gli sorrido.

- Pure a me. -

Restiamo a guardare un po' di tv e poi andiamo a dormire consapevoli che avremo una mattinata intensa tra risveglio, colazione e portare i bambini puntuali a scuola.


E' il compleanno di Fabrizio ma purtroppo oggi devo lavorare comunque.

- Auguri amore mio! - sussurro al suo orecchio svegliandolo con tanto di pancake che ho preparato.

Sono anni che ti aspetto... seconda parte ~ Fabrizio Moro [Conclusa]Where stories live. Discover now