-Ora vado a disfare le valigie che domani mattina presto mi sveglio per andare a cercare lavoro.-
-Hai preparato i curricula?-
-No.-
Ti potevo aiutare io. Non lo dico ovviamente, sennò si arrabbia.
-Ma tanto ci vado così, di persona, a chiedere nei bar o nei pub. So fare solo la cameriera non è che sto andando a presentarmi a fare un colloquio in banca.-
Sbuffo dinnanzi alle sue parole prive di ogni ambizione.
-Domani mi dici com'è andata?-
-Sì Alex.-
Butto un'occhiata al letto, proprio di fianco a me.
-Buonanotte Juliet.- sussurro accarezzando il lenzuolo come se lei fosse ancora qui.
Così Juliet ha deciso di prendersi del tempo per lei e io ho rispettato la sua decisione.
È difficile non starle con il fiato sul collo, ma ho accettato la sua scelta, quindi mi farò da parte e le darò il tempo che le servirà.
Voglio solo che stia bene.
Prima con sé stessa. Poi con me.Ogni sera mi manda un messaggio, dice che non fa che pensare a me.
Voglio solo sentirti.
Le scrivo io.Così quando non è troppo stanca mi chiama, la sua vocina è ancora in grado di togliermi ogni tristezza. Ha trovato lavoro in un ristorante come cameriera e nel fine settimana va a fare volontariato in un canile.
-Sicura di non volerti trasferire lì?- la prendo in giro io.
Perché nonostante non se lo aspettasse neanche lei, ha già trovato il suo piccolo posto nel mondo, seppur precario, senza di me.
-Sei pazzo? Trasferirmi qui?!? I turni sono massacranti e l'affitto a Manhattan è carissimo..-
-Stai imparando a fare un po' di economia domestica, piccoletta?- le chiedo rigirandomi nel letto.
-Ci fossi tu sarebbe tutto più facile.-
Certo, mi occuperei di tutto io.
E lo farei con piacere.-Stai spendendo tutto in vestiti e borse vero?-
Lei scoppia a ridere.
Resto interdetto per qualche istante.
Mi sembra di avercela davanti, con il suo nasino e le lentiggini che le escono sul viso quando prende un po' di sole.-Alex, ma tu come stai?-
Sto che provo un vuoto incredibile.
-Bene.-
Così finiamo sempre a parlare di cose leggere, anche se a volte ci provo ad andare un po' più a fondo.
-Perché non ti iscrivi all'università appena finisci di fare le scuole serali?- le chiedo una notte.
Lei sta ridendo di nuovo. E io mi immagino la sua espressione buffa mentre mi ride in faccia.
-Ma Alex! Smettila di prendermi in giro!-
Mi si irrigidisce la mascella all'istante, non mi sta prendendo sul serio.
-Perché non puoi almeno provarci?-
-Perché.... ahaha..-
Non ho capito cosa ci sia da ridere.
-Io ci metterei quarant'anni a laurearmi, cioè farò prima a diventare nonna!!-
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BADLANDS II
Teen Fiction➡️ Storia in corso ▶️ Sequel di Badlands 🦋🦋🦋 Questa storia contiene scene esplicite ed il linguaggio non è adatto a tutti 🔞 Non è mia intenzione incitare a questi atteggiamenti, è solo una stupida storia. È consigliata la lettura ad un pubblico...
XLIII
Comincia dall'inizio