✪Capitolo 1✪

994 17 0
                                    

Questo è il sequel di "𝑃𝑖𝑎𝑐𝑒𝑟𝑒, 𝑁𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑂𝑡𝑡𝑜 𝐻𝑎𝑟𝑔𝑟𝑒𝑒𝑣𝑒𝑠".

Se non avete letto la storia precedente a questa andatela a leggere, vi aiuterà capire di più.

Abbiamo lasciato i nostri 7 fratel.....volevo dire....8 fratelli ( sennò Ben si offende) mentre superavano il varco temporale ,creato da Cinque, per salvarsi dalla morte certa. Peccato , però, che Cinque abbia di nuovo sbagliato i  calcoli ed abbia teletrasportato i nostri protagonisti a Dallas ognuno in anni differenti...
Che succederà?


L'inizio....

<Porca puttana...>dico emettendo un gemito di dolore, la caduta è stata molto dolorosa.
Aspetta ma se sono viva vuol dire che...
<SI CAZZO!>grido dalla gioia.
Mi trovo in un vicolo con alla mia destra delle scalinate che portano alla finestra di un appartamento e alla mia sinistra dei bidoni dell'immondizia. Subito esco di lì. La città dove mi trovo è abbastanza affollata, le donne indossano degli abiti molto colorati con delle ampie gonne che arrivano poco sotto le ginocchia, accompagnate da delle acconciatore che , secondo me, sono a dir poco esagerate. Tutte loro hanno una pochette e i tacchi . Gli uomini vestono con jeans e camicie a fantasia, un outfit classico.
Io sono l'unica diversa: ho i pantaloncini della divisa di Cinque, il mio blazer, la camicia, la cravatta e il maglione sempre dell'academy; il tutto sporco di terra, fango, polvere, ed anche un po' di sangue, ma non si nota.
<Che stana...> <Ma come si veste?> <Perché e sporca di terra ?> <Ma è femmina? Il suo abbigliamento non è adeguato alle ragazze?>
Ecco cosa sento. Tutti stanno parlando di me... ma farsi i cazzo propri no? Bha.
Adesso che ci penso, questo non è l'abbigliamento che si usa nel 2019, che cinque ci abbiate teletrasportarmi in un altro decennio? Possibile.
Cammino un po' fino ad arrivare ad un parco. Durante il tragitto il cielo si incupisce sempre di più.
<Scusi, potreste dirmi che giorno è?> chiedo gentilmente ad un uomo seduto su una panchina, sotto un albero ,con un giornale in mano.
Indossa uno smoking nero ed una bombetta. È tutto ciò che posso vedere essendo che tiene il giornale difronte al volto.
<1 ottobre.>risponde con voce fredda,anche se familiare, forse anche troppo...
<In che anno siamo?>
<Perché le serve questa informazione?>
risponde alzandosi. Sarà alto circa 1,73m. Ora che lo osservò meglio  noto che ha il pizzetto e dei folti baffi grigi che gli contornano la bocca.qualche ciuffo grigio gli esce dal berretto e un monocolo. Tutti quei particolari mi ricordano una persona...ecco perché mi è così familiare...
<Papà?>
<Come scusi?>
<Ehm... niente. Le ripeto la domanda :mi può dire in che anno siamo?>
<1960. Oggi è il primo di ottobre del 1960, signorina.>
<Grazie mille. >
Dopodiché scappo via.
Non ci credo che Cinque mi ha teletrasportata negli anni 60...
Anzi, lui dov'è? Gli altri dove sono?

Otto,dove sei?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora