Ricordi?

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È giugno, non troppo caldo perche sono i primi giorni del mese.
Quel giorno ho scelto di indossare un vestitino corto molto aderente rosa e dei tacchi alti neri. Ero indecisa se mettere il reggiseno o no per paura che vedendoti e ripensando alle nostre conversazioni i capezzoli mi sarebbero esplosi.
Capelli mossi come una leonessa, trucco leggero, in metropolitana mi fissano tutti gli uomini, chissa cosa pensano. Forse che vorrebbero essere dominati e schiacciati sotto ai miei piedi? Spiacenti, oggi sono tutta per lui!
Arrivo in stazione centrale, anche i militari di pattuglia si voltano, forse perché sembro una barbie? O forse perché ancheggio sui miei tacchi a spillo. Sono leggermente in ritardo quindi accelero il passo e nel farlo, il vestitino pian piano inizia a salire e a scoprirmi le gambe nude. Poi nella banchina quasi deserta ti vedo venirmi incontro, nei tuoi occhi un misto di timidezza e desiderio. Probabilmente hai assistito allo scambio di sguardi con i palestrati dei militari e si vede che sei palesemente nervoso. Siamo faccia a faccia, io avvampo e come temevo i capezzoli spuntano come bottoni, tu li guardi e li sfiori con il pollice poi guardi oltre le mie spalle quegli uomini che continuano a fissarmi come se mi volessero prendere nell'angolo buio dietro ai mezzi, fai loro un sorrisetto 😏, metti entrambe le mani sulle mie cosce e le fai scivolare verso l'alto fino ad arrivare al culo che stringi forte facendomi sussultare e "marcando il territorio" . Io mi avvicino di piu, alzo la gamba destra e la stringo avvolgendoti, sento il tuo cazzo gia duro e caldo premermi sul pube,sempre piu vicino alla tua bocca per metterti alla prova perche tante volte hai scritto che non cedi facilmente. Per darti sconfitta, abbasso la gamba e struscio il collo del piede contro il tuo polpaccio facendoti ansimare contro la mia bocca e finalmente cedi. Mi metti una mano dietro al collo e mi infili la lingua in bocca, rivendicandomi.

Rossi in viso ci stacchiamo e io da stronza ti propongo un caffè in un bar riservato dietro l'angolo. Ci incamminiamo verso l'uscita e di proposito io inizio a sculettare di piu quando passiamo davanti al gruppetto di soldatini che ha assistito alla nostra esplosione di poco prima. Infastidito tu mi tiri giu il vestito che oramai aveva raggiunto limiti insormontabili dandomi un pizzicotto fortissimo che mi lascerà sicuramente il segno e già sai che questa me la paghi. Entriamo al bar e ci sediamo ai divanetti in fondo al locale e vicino alla finestrona uno di fronte all'altro. Io ordino un succo fresco mentre tu prendi una lemonsoda, non mi levi gli occhi di dosso e io faccio finta di niente.
Devo ammettere che mi hai fatto perdere quasi il controllo, mi dici con quegli occhi chiari.
Soddisfatta, mi sporgo mostrandoti la scollatura del vestito e ti rispondo: non avevo neanche incominciato. La cameriera ci porta l'ordinazione, il mio succo è in un bicchiere alto con la cannuccia e sembra tutto incastrato perfettamente.
Inizio a giocherellare con la plastica prima strusciandoci contro le dita mentre ti chiedo com'è andato il turno di notte. Poi inizio a succhiare e ci gioco con la lingua senza mai smettere di guardarti.
Tu ti interrompi spesso sistemandoti sul divanetto, rosso in viso, guardi i miei movimenti immaginandoti al posto della cannuccia. Senza che tu te lo aspetta senti il mio piede che ti tocca, che ti accarezza la gamba e sale fino al rigonfiamento nei pantaloni e inizia a massaggiartelo con movimenti circolari.

Chiudi gli occhi e inizi a godere, mi guardi come se fossi acqua nel deserto e senza dirmelo con le parole mi fai capire che hai bisogno di me.
Lasci 10 euro sul tavolo mentre io mi rimetto la scarpa che avevo slacciato, mi prendi la mano e mi accompagni fuori. Dal cellulare guardi su maps un motel vicino, stai scoppiando, sudi freddo, mi guardi voglioso e quasi hai paura di toccarmi per fare una mossa falsa e farmi arrabbiare, ne trovi uno a 250 mt e sempre senza parlare ci avviamo.

10 minuti dopo...

Quello della reception ci ha messo una vita a registrare i nostri nomi, ignaro del fatto che la mia mano ti stava gia toccando nelle mutande. È un motel con circa 8 piani e noi siamo all'ultimo , appena entriamo nell'ascensore mi giro verso di te e ti metto all'angolo dando le spalle all'entrata, allargo le gambe e inizio a strusciarmi contro il tuo corpo senza mai staccare gli occhi dai tuoi. Sorpreso, rimani senza fiato, il respiro si accorcia, il cuore inizia a battere forte e nei tuoi occhi solo voglia. Mi afferri il fianco con una mano e metti l'altra tra le mie cosce. Sono troppo bagnata perché tu ti accorga subito che... non ho le mutandine. Le porte si aprono e tu rimani colpito e sorpreso mentre io esco dall'ascensore e sculettando vado alla ricerca della camera 2120. Tu mi raggiungi nel corridoio, ti avvicini a me e mi dici all'orecchio :"sono tuo, fammi quello che vuoi."

Entriamo nella stanza, senza quasi aspettare di chiudere la porta mi sfilo il vestito rivelando un completino intimo di pizzo nero e calze autoreggenti. Tu rimani senza fiato in piedi nella stanza. Mi avvicino sfiorandomi i seni con le dita, i tacchi a spillo che schiacciano la moquette rossa. Ti spingo sul letto e mi siedo a gambe aperte sulla tua faccia ordinandoti di succhiare. Con una mano tiro i tuoi capelli verso la mia figa colante e con l'altra ti sbottono i pantaloni umidi della divisa.
I movimenti della tua lingua sono lenti ma rudi, rivendica la mia pelle calda e mille vampate si fanno spazio dentro di me quando prendo in mano il tuo cazzo di marmo e inizio a segarlo lentamente.
Tu inizi a muoverti sotto al mio tocco e succhi piu forte. Mi alzo, slitto indietro e inizio a scoparti a cavalcioni mentre guardandoti ti ordino di non venire.
Il mio liquido inizia a colarti sulla pelle, tu non parli, sei troppo eccitato all'idea di essere dominato da me, cosi voluta, cosi desiderata...
Mi sollevo e scivolo indietro, guardo il tuo cazzo viola ricoperto di liquido te lo prendo e inizio a succhiarlo forte dissetandomi. Con la mano libera un po te lo massaggio un po' ti strizzo le palle piene. Hai mantenuto probabilmente la promessa che ti avevo chiesto di non segarti per almeno due giorni prima di incontrarmi. Sono rotonde e dure, ad ogni strizzata sento un tuo leggero lamento misto a goduria. Ogni volta che butti indietro la testa ad occhi chiusi mi fai bagnare ancora di piu.
Mi metto a quattro zampe puntando il sedere verso l'alto in modo che tu possa assaporare meglio infilandoci la faccia. La tua lingua va ovunque, sembra tu stia leccando un gelato, con una mano mi inizi a slacciare una scarpa e poi l'altra.
"Prendimi" ti dico.
Ti fermi, mi prendi per il bacino e mi fai girare di scatto a pancia in su, prendi un piede e inizi a baciarlo e poi a leccarlo... lecchi ogni dito che ti capita sottomano, con la mano libera mi tocchi la figa e massaggi il clitoride, ogni tanto scivoli nell'abisso e mi infili botte di 3/4 dita sempre massaggiando il clitoride ma con il pollice.
Io inizio ad ansimare profondamente, a muovermi ed agitarmi sotto al tuo tocco, con il piede che hai lasciato libero ti prendo il cazzo duro tra l'alluce e l'illice (il secondo).
Inizio a segarti mentre tu guardi e mi guardi voglioso...
So quali punti toccare, so come guardarti, so dove e con cosa toccarti... sento e vedo che manca poco perche tu venga tra le mie dita ma te la devo far pagare per il pizzicotto sul sedere quindi mi blocco di colpo lasciandoti di sasso. Tu riprendi a respirare affannosamente, mi guardi e dici: ti prego.
Adoro quando mi implori.
Mi tiri una sculacciata forte sulla coscia e uno schiaffetto sulla figa aperta facendomi scattare per lo stupore, poi mi prendi per le gambe e tirandomi con forza verso di te mi scopi aggrappandoti al mio seno.
Dopo qualche colpo ti spingo via facendoti uscire da me, ti spoglio della maglia lasciandoti i pantaloni e i boxer leggermente abbassati. Ti spingo sul letto verso la testata in ecopelle rossa e ti salgo sopra obbligandoti a leccarmi la figa dj nuovo.
Torno indietro e ti monto come un giocattolo, mi muovo in cerchio cercAndo di fargli scoprire ogni angolo remoto... con le unghie ti graffio lasciandoti dei segni rossi lungo tutto l'addome mentre ti uso per il mio piacere. Le tue mani sono ovunque, non sai piu cosa toccare...
Mi sporgo indietro appoggiandomi sui palmi delle mani e portando avanti le gambe, il mio piede è adesso a portata della tua bocca e tu lo guardi quasi pregandomi di fartelo leccare, ti accontento solo perche mi sento troppo in estasi.
Mordicchi ogni singolo dito, lo succhi forte, io guardandoti ho una specie di spasmo, tu te ne accorgi, hai capito che anche io sto per scoppiare allora prendi il controllo, mi butti a lato uscendo da me e metti i miei piedi attorno al tuo cazzo che oramai pulsa, inizio a segarti mentre tu mi infili tre dita sempre massaggiando il clitoride con il pollice. Io mi infilo in bocca l'angolo del cuscino per non gridare e venire nella tua mano mentre tu scoppi sul mio corpo.

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⏰ Last updated: Mar 12, 2021 ⏰

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