Prologo

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Pov's Marika

Driin Driin

La sveglia come tutte le mattine suona e non vuole smettere di suonare, allungo il braccio e decido di farla smettere io lanciandola a terra. Mi stiracchio e poi mi alzo dirigendomi verso la culla dove il mio angioletto dorme beatamente, più lo guardo e più mi rendo conto che ha i miei stessi lineamenti del viso, la bocca uguale alla sua, lo stesso mio colore degli occhi, i capelli castani come quelli di suo padre dio quando lo odio, se non sapete di chi io stia parlando ve l'ho dico subito. Sto parlando del padre di mio figlio, colui che mi ha fatto del male abbandonandomi con un bambino in grembo, colui che mi prendeva in giro nei miei tempi del liceo, colui che mi ha spezzato tante volte il cuore, colui che mi ha portato a cambiare.

Se ancora non mi conoscete mi presento, Mi chiamo Marika ho 20 anni, vivo a New York da ben 2 anni esattamente da quando è nato il mio bambino di nome Tayler, sono uscita incinta del mio piccoletto quando avevo 18 anni, 2 anni fa vivevo in Italia assieme ai miei genitori e alle mie migliori amiche ma quando il padre di mio figlio mi ha deluso e mi ha ferito ho staccato la spina e ho preso il primo aereo per New York e così mi sono trasferita qui, vivo assieme ai miei nonni materni. Sentivo che non potevo più rimanere lì perché ogni cosa e ogni punto di quella fottuta città mi ricordava lui, quello stronzo che mi ha spezzato il cuore.

Ma adesso ritorniamo a noi, dopo aver guardato per un paio di minuti il mio bambino inizio a sistemare la mia camera e il mio letto. Pochi minuti sento il pianto di Tayler così prendendolo in braccio scendo giù in cucina a fargli il latte con un po' di biscotti, pochi minuti dopo lo metto nel suo biberon, faccio sedere Tayler sul divanetto e poi gli do il latte. Dopo aver dato da mangiare al bambino, pulisco la cucina e poi torno di sopra a preparare le valigie mie e di mio figlio per le vacanze estive.

I miei due ultimi anni di liceo li ho continuati qui a New York e poi mi sono diplomata vorrei fare l'università ma purtroppo essere una ragazza madre non me l'ho permette. Tutte le vacanze estive le passerò assieme ai miei genitori, in questi 2 anni ci siamo visti tramite videochiamate su Skype oppure ci siamo sentiti tramite messaggi o chiamate, prima che finisse la scuola ai miei genitori ho promesso che avrei passato l'estate con loro e quindi sto cercando di mantenere la promessa e poi loro non vedono l'ora di vedere il loro piccolo nipotino. Dopo che Mark mi ha abbandonata, io non sapevo completamente cosa fare e non sapevo se superavo la gravidanza, ma dopo aver parlato con i miei mi sono stati accanto.

Io gli devo tutto mi hanno aiutato a superare un ostacolo che credevo di superarlo, mi sono stati vicino ai primi calcetti di Tayler, alle mie prime nausee, alle mie contrazioni e poi mi sono stati vicino il giorno del parto soprattutto mia mamma il quale è entrata in sala parto per tenermi la mano. Ho appena finito di preparare le valigie e adesso le ho portate di sotto lasciandole davanti la porta d'entrata, il mio volo sarà di pomeriggio quindi il tempo di pranzare e salutare i miei nonni e poi devo subito partire verso l'aeroporto.

-Buongiorno a tutti. do il buongiorno ai miei nonni entrando in cucina

-Buongiorno cara, svegliata presto oggi?. mi domanda mia nonna Carla

-Si nonna, non ho avuto tempo di alzarmi che Tayler ha voluto il mangiare. dico io sorridendole

-Brava la mia nipotina, sei diventata così grande e matura. parla mio nonno per poi abbracciarmi

-Grazie nonno, cerco di dare il meglio. rispondo io

-Quel mascalzone, ti ha lasciata sola non ci posso pensare eri così piccola e ti ha lasciata sola. Si altera mia nonna pensando alla mia ex fiamma

-Non ci pensare nonna, non ne vale la pena, ormai è acqua passata l'importante è che Tayler stia bene. le dico io per poi abbracciarla

-Hai ragione tesoro, allora a che ora hai il volo?. mi domanda lei staccandosi dall'abbraccio.

-Verso le 16 arriverò lì domani mattina.

-Bene, tu vai a preparare tuo figlio che io inizio a preparare il pranzo.

Annuisco e dopo salgo in camera mia per vestire mio figlio. Appena finisco di preparare Tayler inizio a giocare un po' con lui, ma poco dopo sentiamo mia nonna nonché la sua bisnonna chiamarci da giù per andare a mangiare . Abbiamo appena finito di mangiare già da 2 ore adesso stiamo salutando i nonni.

-Buon viaggio piccolina mia, appena atterrate chiamatemi o mandatemi un sms. ci abbraccia mia nonna per poi lasciare un bacio sulla guancia ad entrambi.

-Sta tranquilla, lo faremo. rispondo io

-Ciao nonno. saluto mio nonno per poi abbracciarlo.

-Buon viaggio cara.

-Tayler, amore di mamma saluta i bisnonni. dico io al mio piccolino

- Tao binonni.

Mia nonna lo prende in braccio per poi dargli un caloroso abbraccio e lasciare sulla sua guancia un leggero bacio, stessa cosa fa mio nonno. Dopo aver salutato, usciamo di casa per poi prendere il taxi che ci porterà all'aeroporto. Siamo appena arrivati e adesso stiamo salendo sull'aereo e poi andiamo a sederci nei nostri posti assegnati.

Dopo poche ore noto che Tayler si è addormentato, io per pochi minuti rimango sveglia ma poi poco dopo i miei occhi si chiudono da soli.

Italia sto arrivando.

Angolo Autore

Ehilà

Come va? tutto bene?, spero di sì!.

Ecco a voi il tanto richiesto sequel di innamorata del mio bullo. Che ve ne pare?, come abbiamo potuto leggere Marika sta ritornando a casa ovvero in Italia, secondo voi, cosa succederà questa estate?. Aspetto i vostri commenti! 💘.

Mi raccomando se vi è piaciuto questo capitolo, lasciate tante stelline e commenti!. Ringrazio sempre chi legge, vota e commenta!.

Ci vediamo al 1 capitolo di questa storia! 💛

Bacioni enormi! 😘

Ciao Unicorni. 💖

Dalla vostra Jortinucha 🤍

Ti amo ancora nonostante tuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora