8.23 am.
Non ho chiuso occhio per tutta la notte.
La voce di Vinnie rimbomba nella mia testa come se fosse qua accanto a me.
''continueremo a negarlo per sempre ma sappiamo entrambi che la voglia di ripetere ciò che è successo due estati fa brucia ancora dentro di noi''
Perché? Per quale motivo ha sentito il bisogno di tirare fuori questo discorso?
Per due anni interi non ne avevamo più parlato, nessuno dei due si era mai più azzardato a ricordare quel momento.
Ma, a quanto pare, Vinnie ha deciso che una volta ogni tanto ricordare i vecchi momenti è bello.
Era il giorno del mio diciassettesimo compleanno, la giornata era iniziata benissimo: colazione insieme alla mia famiglia e ai miei amici, mattinata passata a fare shopping, pranzo lungo l'oceano e pomeriggio passato in spiaggia.
Jordan aveva organizzato una festa a sorpresa per la sera, ha invitato più persone possibili per farmi sentire al centro dell'attenzione per festeggiare il mio giorno, inoltre, i nostri genitori gli avevano affidato casa perciò mentre loro si stavano facendo il weekend romantico in Oregon noi eravamo a casa a combinarne una per colore.
Durante la serata tutto è filato liscio, nessun intoppo, tutti si divertivano, ballavano, cantavano, si ubriacavano. Io compresa, non avevo mai toccato nessun tipo di alcolico, fino a quel giorno.
Erano le tre del mattino, gli invitati se ne erano andati via quasi tutti e io ero distrutta, avevo i piedi che chiedevano pietà e la testa che girava per l'alcool, non capivo niente, però ero così spensierata che pagherei oro per ritornare alla sensazione che provavo in quell'esatto momento.
Salutai le ultime persone restanti e andai in camera mia, cadetti più di qualche volta ed è un miracolo che io non ne sia uscita morta, ma l'importante è che dopo circa dieci minuti ero distesa nel mio letto.
La porta si spalancò e vidi entrare Vinnie, ubriaco fradicio pure lui, inutile dire che già non ci sopportavamo ed è proprio per questo che durante l'intera serata non ci eravamo mai rivolti la parola, nemmeno per farmi gli auguri.
Non capivamo niente entrambi, eravamo su di giri e l'alcool comandava il nostro corpo: in poco tempo la situazione degenerò e mi ritrovai a cavalcioni su di lui mentre ansimavo sotto il suo tocco, le sue labbra esploravano il mio seno e non esitavano a fermarsi.
<<vuoi farlo?>>
Lo guardai negli occhi e vidi un luccichio che mai avevo visto prima, era carico di desiderio, voleva me e in quel momento io volevo lui.
Annuii e lui ribaltò la situazione: mi trovai sotto e lo osservai togliersi i pantaloni ormai diventati stretti per la sua evidente erezione, gli sfilai la maglia e subito dopo mi tolse la gonna insieme alle mutandine.
Prese un preservativo e se lo infilò accuratamente ma allo stesso tempo sembrava impacciato e solo dopo capì che non era solo la mia prima volta, ma era anche la sua.
Entrò in me lentamente, dolcemente oserei dire, si preoccupò di andare con calma per evitare di farmi male, mi chiese come stavo, cosa stavo provando, se mi piacesse, se volevo che andasse più piano o più veloce.
<<buon compleanno,piccola>>
Questo disse quando uscì da me.
Sembra quasi che io sia dispiaciuta di aver perso la verginità con Vinnie, ma non è così.
Non ero nel pieno della mia lucidità, è vero, ma lui si è comportato come un gentiluomo e se dovessi tornare indietro lo rifarei altre mille volte.
Il vero problema è arrivato il giorno dopo.
Quando mi risvegliai Vinnie già non c'era più, ovviamente.
Era la mia prima volta, ci tenevo tantissimo e avevo bisogno di parlarne con lui.
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Credi in me? || Vinnie Hacker
FanfictionTutti noi abbiamo una persona con la quale non riusciamo proprio ad andare d'accordo; quella persona che nel caso la beccassi per strada, cambieresti direzione piuttosto di incontrarla. Ma perchè quella persona, per Sophie, è proprio il migliore ami...
