Capitolo 7

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Passai l'intera ora di lezione a guardare in basso,non avevo idea di cosa quella povera ragazza pensasse di me,ma potevo immaginarlo.

Appena suonò la campanella,mi precipitai verso la porta,ma una voce alle mie spalle mi trattenne.

-Signorina Worhsnop. Resti un attimo in classe.- la sua voce era allegra,come se stesse facendo finta di non conscermi. Mi voltai,e la guardai negli occhi mortificata.

Quando tutti furono usciti,lei cominciò a parlare. -E così non hai vent'anni,ne hai diciasette.-

-Io...-

-Ho guardato i tuoi temi,sono veramente brillanti. Tu hai talento.-

-Cosa?-

-Si legge chiaramente da quello che scrivi che sei una persona estremamente brillante,forse è per questo che sono stata subito attratta da te.- mi guardava con un'espressione a metà fra il felice e il ferita.

-A-ascolta,io lo capisco se tu pensi che sia una bugiarda,e lo capisco se non vuoi più avere nulla a che fare con me.-

-A me piaci ancora Addie.-

-Anche tu mi piaci.- dissi,non essendone sicura al cento per cento. Lei mi piaceva,ma mai quanto Jade.

-Vediamoci dopo la scuola davanti al cafè. Ci stai?-

-Si,buona giornata...-

Intanto andavo via,sentivo il suo sguardo alle mie spalle.

Come era possibile che una donna come lei provasse attrazione per me?!.

Nella pausa pranzo uscii per prendermi un caffè,non avevo molta fame,ma difronte all'entrata,c'erano quattro ragazzi,il doppio di me,che mi puntavano gli occhi addosso.

-Ferma Worhsnop,sappiamo tutto.-

-Tutto cosa?- chiesi spaventata.

Si misero a ridere,e uno di loro disse -Oh! Povera piccolo lesbica! Non lo sa!-

Subito dopo,mi tirò un pungno nello stomaco,non riuscii a respirare e mi accasciai a terra.

-ti faccio a pezzi- ansimai.

Mi presi altri calci da loro,dappertutto,gridavo,ma nessuno degli studenti radunati intorno a noi mi aiutava.

Cercavo di urlare,con tutta la forza che avevo,ma questi continuavano ed io ero troppo gracile per ribellarmi.

Non capii più niente e persi i sensi. Sentivo solo l'eco delle voci intorno a me.

Dopo qualche secondo aprii piano gli occhi,e vidi Eric,insieme ad un gruppo di studenti,che stavano cercando di mandarli via.

-Tutto bene?- mi chiese Eric

-Abbastanza- risposi io -Vorrei alzarmi da questo letto,ho la lezione di chimica.-

-Tu non ti muovi da qui. Abbiamo fatto sospendere quegli stronzi.-

-Grazie,non so come avrei fatto senza di te.-

Entrò Alex in infermeria e si precipitò su di me abbracciandomi.

-Ahhh-  gridai

-Oh scusa! Dimenticavo che sei piena di lividi...-

-Alex,non preoccuparti,davvero.-

-Quei bastardi.-

-Alex,lascia perdere.-

Dopo quattro ore,riuscivo a malapena a camminare,nulla di rotto,ma piena di lividi. Davanti al cafè,c'era lei puntuale,che mi abbracciò con delicatezza.

Non volevo che mi vedesse in quello stato.

-Ho saputo quello che è successo,piccola ti accompagno in ospedale.-

Verso le sette di sera,mi sentivo un po' meglio,ero in macchina con Kat,e stavamo tornando dall'ospedale.

-Ti porto a casa?-

-Mia madre torna dal lavoro verso le due di mattina.-

-Meglio che vieni a casa mia allora.-parcheggiò difronte ad una casa gialla.

Appena entrai,sentii il suo profumo,era terribilmente accogliente.

Il salotto,era pieno di bamboline di pezza e orchidee su ogni mobile,il divano era di un arancione caldissimo,ci sedemmo lì.

-Stai un po' meglio?-

-Per fortuna si,non proprio bene,ma meglio di oggi..-

-So come ti senti... è successo anche a me.-

-Non voglio che mi vedi in questo stato. Non voglio che le persone mi vedano così debole.-

-Tu non sei affatto debole.-

La guardai negli occhi,erano belli.

La baciai,in modo dolce,era così bella.

-Ascolta-mi disse poi.

-si-

-Non sei obbligata a stare con me,se vuoi possiamo andarci piano.-

Non sapevo che fare,se mi fossi messa con lei,avrei continuato a soffrire per Jade.

-io..-

-Io non ho mai avuto storie serie,tu sei la prima ragazza di cui mi innamoro,prima d'ora non avrei mai creduto che una donna potesse attrarmi,ma tu sei diversa. Con te voglio essere sicura di non farti soffrire,con te è completamente diverso da tutte le storie che ho avuto. Ma voglio che tu sia sicura.-

La baciai di nuovo,senza pensarci sù.

-Voglio stare con te.- Dissi accarezzandole i ricci.

Il mare nei suoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora