Capitolo 12

319 26 6
                                    


"servizio in camera" disse una voce oltre la porta. Kakyoin sapeva bene a chi appartenesse e si prestò ad aprirgli.

"oh Caesar, sei tu!"

"già pensavo che ti fossi dimenticato dopo avermi abbandonato al tavolo ieri sera per scappare con quel minorato mentale" entrò in camera e appoggiò gli asciugamani puliti.

"ah proposito di quello, volevo chiederti scusa, davvero mi dispiace tantissimo per quello che è successo, penso di parlare anche a nome di Jotaro"

"mhhh vediamo potrei anche perdonarti ma a sto giro mi devi un'altra uscita, magari dopo che ho finito di lavorare stasera"

"domani? oggi sono in giro tutto il giorno con Jojo"

"ah, come non detto, vada per domani"

"domani sarebbe perfetto"

"comunque vestito così Noriaki sei davvero un bel bocconcino" gli disse Caesar avvicinandosi pericolosamente al suo viso, facendo indietreggiare di poco.

"g-g-grazie"

Entrambi si girarono quando ad attirare la loro attenzione fu un colpo di tosse provenire dall'uscio della porta.

"scusatemi... ho interrotto qualcosa?" chiese Jotaro con faccia minacciosa torturandosi le mani cercando di mantenere la calma.

"sinceramente si"

"forse è meglio se vai Caesar" disse kakyoin con uno sguardo che chiedeva perdono per la situazione creatasi.

il biondo non disse nulla e si avviò verso la porta, urtando apposta la spalla del moro affiancandolo,di poco, quest'ultimo si abbasso e gli sussurrò al suo orecchio.

"se ti rivedo così vicino alla sua faccia, giuro che ti picchierò talmente tanto che non avrai neanche il tempo di sentire dolore" l'altro in tutta risposta gli disse

"vedi di darti una calmata cazzone e di non farmi incazzare" dopo quelle parole Caesar decise di lasciare la stanza. I due si ritrovarono finalmente da soli, jotaro lo prese di peso, sorreggendolo dal suo fondoschiena, facendo in modo che kakyoin allacciasse le sue gambe attorno ai fianchi del moro. Gli lasciò un leggero bacio sulle labbra che ben presto diventò qualcosa di ben più passionale, facendo togliere il fiato ad entrambi.

"buongiorno anche a te Jojo"

"pronto per un avventura?" chiese Jotaro emozionato ma anche nervoso all'idea di passare un'intera giornata con lui nonostante non fosse la prima volta. Ma la situazione ora era diversa e avrebbe fatto di tutto pur di farlo sentire a suo agio.

"se mi lasciassi andare si o hai intenzione di palparmi il sedere tutto il giorno?" gli disse Kakyoin ridendo per nulla infastidito dalla situazione.

"non è una cattiva idea...in effetti"

"dai scemo!! dobbiamo andare!!"

lo rimise a terra, mentre il rosso si chinò per prendere il suo famoso zaino, il moro gli strizzo di nuovo una natica.

"JOJO SMETTILA!!" urlò con il viso paonazzo.

"muoviti damerino o facciamo tardi!"

Mentre si avviarono verso l'uscita dell'hotel camminando uno affianco all'altro, Noriaki preso da un dubbio decise di rompere il silenzio e gli chiese all'altro.

"toglimi una curiosità"

"dimmi pure... bellissimo" dopo aver udito quella parola Kakyoin, non ancora abituato a certi complimenti arrossì violentemente.

"esattamente cosa hai sussurrato all'orecchio a Caesar quando eravamo in camera?"

"e perché lui era così fottutamente nella tua stanza?"

"è il suo lavoro Jotaro mi ha semplicemente portato gli asciugamani di ricambio"

"e per portarli, c'era bisogno che ti stesse così attaccato al culo?"

"continui a non aver risposto alla mia domanda"

il moro aggiustandosi meglio il berretto e accennando un mezzo sorriso gli disse:

"niente di che...gli ho solo voluto augurare una buona giornata, sai tu mi hai detto di non essere maleducato"

"ah..JoJo?"

"Si piccolo?"

"lo sai che non ti credo?"

"si lo so"

Un'estate con te (completa)Where stories live. Discover now