2) il vicolo

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T/n pov.

Mi sriraccchiai le gambe e le braccia per poi alzarmi.

"Vuoi andare a trovare Lettie?"

Sophie diede un'occhiata al suo cappello finito e si alzò dal suo posto.

"Certo, avevo comunque intenzione di prendere una scatola dei suoi pasticcini," sorrise e si spolverò la gonna.

Sospirai sognante.
I pasticcini di Lettie erano i migliori di questa piccola città. Il perfetto equilibrio tra crema e cioccolato in cima con la consistenza della pasta è stato fenomenale. Sophie prese il cappello dal tavolo di legno e spinse dentro la sedia.

"Andiamo!"

Corremmo giù per le scale, quasi inciampando nelle nostre gonne, abbiamo riso e siamo corse nella grande strada.

Mi fermai per un minuto, avendo un'idea improvvisa.

"Che ne dici di una sfida?" Ho guardato la mia amica per poi sorridere.

Le mie gambe si stavano ormai irrigidendo per essere rimasta seduta alla scrivania per così tanto tempo, e sono passati anni dall'ultima volta che abbiamo corso per le strade.

"Il perdente dovrà persuadere Lettie per darci tre scatole di pasticci gratis?" Lei rise.

"Oh, ci sei."

Ci voltammo per correre in direzioni separate ma per un momento lei esitò. "Lo sai che non è così che si va da Lettie, vero?"

Le ho semplicemente fatto l'occhiolino e sono corsa via.
La direzione in cui era diretta Sophie poteva essere la strada per il panificio, ma non significava che fosse l'unico modo per arrivare da Lettie. Mi guardai intorno per assicurarmi che non mi stesse seguendo.
Questa scorciatoia era speciale; L'ho scoperto e mi piacerebbe tanto vedere la faccia di Sophie quando arriverò dieci minuti prima di lei.

Non è speciale per me nel modo in cui era un nascondiglio quando le cose andavano male o una specie di storia straziante che mi ha portato a trovarla.

No, niente di tutto questo. È semplicemente speciale per me perché un giorno mi è capitato di imbattermi in esso e scoprire dove ha portato. A volte, è bello avere solo un posto che ti appartiene, un posto che puoi rivendicare come tuo, senza che nessuno lo sappia.

Mi pensi nei mie pensieri,tanto che per poco non andai a sbattere contro qualcuno, riuscii a fermarmi in tempo prima di imbattermi quasi goffamente in una guardia che ora stava rivolgendo tutta la sua attenzione a me. Un sorrisetto beffardo gli si spuntò agli angoli della bocca e io sussultai.

"Mi scusi," mormorai.
Cercai semplicemte di evitarli e di continuare per la mia strada.

"Ehi, sembra che un topolino abbia perso la sua strada," il suo amico sbirciò da sopra la sua spalla, dando lo stesso e identico sorriso inquietante.

"Il topolino sembra assetato, dovremmo portarla a prendere una tazza di tè", suggerì la guardia e allungò una mano per toccarmi sulla spalla.
Mi irrigidì e cercai di indietreggiare, ero ormai andata nel panico ma, tutto sommato, ho cercato di mantenere la calma.

"No grazie, qualcuno mi sta aspettando, quindi se volete per favore-"

"È piuttosto carina per un topo."

Tremando di rabbia e paura, li fissai dritto negli occhi. Una delle guardie ha iniziato ad avvicinarsi, raggiungendomi, quindi ho schiaffeggiato la sua mano e ho cercato di scappare, ma il suo amico aveva bloccato il percorso dietro di me, ero alle strette.

For You I Will ; HowlxreaderWhere stories live. Discover now