𝕋𝕙𝕖 𝕕𝕒𝕟𝕔𝕖

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Gumball pov
quella mattina mi svegliai con una strana voglia di burro di arachidi e una strana sensazione di nausea, non ci diedi troppo peso, oggi era io giorno del ballo, ero al settimo cielo non vedevo l'ora, decisi di svegliare marshall con un bacio sulla fronte, lui aprì immediatamente gli occhi, -buongiorno-, mi disse lui e io uguale in risposta, rimanemmo nel letto a coccolarci per qualche minuto prima di andare a fare colazione ancora con il pigiama, io mangiai un panino al burro di arachidi mentre Marshall una mela rossa, la sensazione di nausea aumentava ma pensai che fosse per l'ansia per la sera. Finito il pasto ci dirigemmo verso la mia camera per vestirci adeguatamente e poi andare in giro per ip regno cosa che in quel periodo facevo molto spesso. Dopo il giretto verso le 12 non sentivo più il senso di nausea ma ero comunque agitatissimo per il ballo che si sarebbe tenuto quella sera. Tornammo a casa per pranzare, avevo una voglia matta di cetriolini sotto aceto, ma che mi prende oggi?, vabbe lasciamo perdere

Marshall pov
dopo pranzo rimanemmo tutto il tempo in camera a coccolarci, io avevo la mano nella gommosa e rosea chioma di Gumball che tutto ad un tratto mi fece una strana richiesta, -canti per me?-, io rimasi interdetto, -certo ma posso sapere perchè?-, chiesi io, -è.un secolo che non ti sento cantare mi manca-, rispose, io sorrisi e chiesi, -cosa vuoi che ti canti?-, lui arrosì, -la canzone che hai cantato alla tua ultima festa-, disse mentre diventava sempre rosso in volto, io iniziai

(andate a leggervi il capitolo in cui l'ho scritta che non ho voglia di rifarlo sono pigra)

quando smisi di cantare lui aveva gli occhi che brillavano, ma io non avevo finito, -cantami un pezzo di una che ti piace-, lui si fermò e poi rispose, -una tua vecchia canzone,  mi ritrovavo un sacco in quel pezzo-, Così iniziò

" I found pece in your violence.......can't lett me there's no point in trying.................i am at one and I've been quiet for to long......."

Ero scioccato non pensavo si ritrovasse in quella strofa, ma soprattutto non sapevo che sapesse cantare così bene, sorrisi e lo abbracciai. Fra giochi, risate e abbracci erano arrivate le 18 e decidemmo di iniziare a prepararci, -vado a fare la doccia-, dissi io, -allora io la faccio dopo-, mi rispose lui, -per fare più veloce potremmo farla insieme no?-, dissi io con un sorriso malizioso, lui col viso rossissimo acconsentì, aprì l'acqua in modo che si scaldasse nel mentre che noi ci spogliavamo, il primo a spogliarsi fui io, poi si spogliò anche lui sotto il mio sguardo, il suo corpo angelico con lineamenti e curve femminili che su di lui stavano divinamente la pelle così liscia e rosea, il suo corpo così minuto e zuccherino sembrava davvero fragile come se si potesse rompere da un momento all'altro, la voce del principe mi risvegliò dai miei pensieri, -Marshall.......la smetti di fissarmi?-, chiese lui in imbarazzo, io scossi la testa e annuii poi entrai nella doccia da lui seguito, appena fummo entrati non riuscii più a trattenermi e iniziai a baciarlo da lui ricambiato, l'acqua che bagnava i capelli scivolava sui nostri corpi caldi, il bacio iniziò ad approfondirsi, chiesi il permesso alla lingua che lui acconsenti immediatamente, lo presi in braccio di peso, avevo le mani sul suo fondo schiena un modo da reggerlo ma allo stesso tempo non potevo non palparlo mentre lui aveva le mani fra i mei capelli che stringeva fra le sue dita ci fermammo per mancanza d'aria e mentre l'acqua continuava a scorrere noi ansimanti e abbracciati ci godevamo il calore reciproco.
Finita la doccia erano le 19:30 si ci avevamo messo molto, entrambi iniziammo a farci i capelli per poi andare a vestirci adeguatamente. finimmo di prepararci giusto in tempo per il ballo, cosimo in sala per dare il benvenuto a tutti, c'erano tutti i regni, anche quello dei vampiri, il ballo iniziò quando la musica da ballo partì ed i primi a ballare fummo io e Gumball con gli occhi di tutti addosso, dopo.di che si aggiunsero i sovrani di ogni regno e poi tutti i sudditi.

Gumball pov
Il ballo procedeva a meraviglia avevamo ballato quasi tutte le canzoni ma Marshall diceva che ancora una doveva essere ballata, quindi mi fidai poi partì la canzone che mi aveva dedicato tutti vi misero ai lati della sala accerchiando me e Marshall che eravamo soli in mezzo alla sala, inizialmente non capivo, guardai Marshall con sguardo interrogativo poi lo vidi mettersi in ginocchio e tirare fuori una scatolina dalla tasca della giacca, persi un battito misi le mani sulla bocca per non urlare, calde lacrime cominciarono a rigarmi il viso poi le sentii le famose parole, - Gumball principe di Dolcelandi vuoi sposarmi-, disse lui, erano tutti col dito sospeso attendendo la mia risposta, io annuii scoppiai in un pianto disperato buttando le braccio al collo del mio amato, un urlo di gioia comune si levo e tutti iniziarono ad urlare "congratulazioni" o cose così mentre io ero ancora singhiozzante e col naso che mi colava attaccato come una cozza al corvino che cercava di calmarmi con delle carezze sui capelli e delle parole dolci mentre io dicevo cose incomprensibili impastate dal pianto. La festa finì salutammo i nostri amici e i sudditi, io stavo ancora piangendo, quando tutti furono usciti Marshall mi prese in braccio a mo dì sacco di patate e mi portò in camera, ci buttammo sul letto e abbracciati ancora cin i vestiti eleganti addosso crollammo dalla stanchezza

ˢᵖᵃᶻⁱᵒ ᵃᵘᵗʳⁱᶜᵉ
spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, io non vedevo l'ora di arrivare a questo punto della storia e non vedo l'ora di arrivare ad un momento adoro ma niente spoiler quindi al prossimo capitolo e ciaoooook

you know, 𝒊 𝒂𝒎 𝒊𝒏 𝒍𝒐𝒗𝒆 𝒘𝒉𝒊𝒕 𝒚𝒐𝒖.....Where stories live. Discover now