'𝒯𝒽ℯ ℒ𝒶𝓃𝓉ℯ𝓇𝓃'
Dove Mick è un mortale meraviglioso che viene adorato dagli abitanti del regno dei suoi genitori come una divinità, contro la propria volontà.
Provoca così la gelosia della dea Venere, che chiama suo figlio David a vendicarla.
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Si dà il caso che l'anonima polis fosse stata costruita sul mare.
Non fu difficile scegliere quale posto fosse il più adatto perché Mick andasse incontro alla propria morte.
Non che tuffarsi da una rupe di quaranta metri sarebbe stata la sua scelta preferita, ma il principe la accettò comunque.
Il matrimonio-funerale (perché essere dato in marito ad un mostro, parafrasando, sembrava suggerire solo quello) fu organizzato e il fanciullo fu vestito con una veste funerea ed un velo nero. In mano portava dei crisantemi e dei gigli, candidi come la neve.
Il cielo plumbeo presentava dei nuvoloni scurissimi, carichi di pioggia.
Al giovane sembrò che le nubi lo stessero compatendo.
Sembravano tristi per lui.
Mick venne accompagnato dal padre presso la rupe e, tutto tremante, guardò oltre il dirupo.
Il re si allontanò di un poco, per lasciargli un momento di solitudine.
Gli scogli appuntiti si stagliavano al di sotto della rupe, aguzzi come rasoi, riaffiorando sopra la distesa di acqua.
Solitamente il mare era calmo e cristallino, ma quel giorno, sembrava particolarmente agitato e scuro.
Deglutì ed il suo cuore iniziò a battere, impazzito per la paura.
Lui non voleva morire così ma, a quanto pare, gli dei avevano già deciso per lui.
La marcia funebre si concluse e Michael si girò a guardare negli occhi, uno ad uno per l'ultima volta, quelle persone che lo avevano condannato.
"Voi! Voi avete firmato la mia condanna! - disse a loro Mick, con le lacrime che gli scendevano sul bellissimo viso - È questo che ha provocato la mia bellezza? Sono i vostri tributi destinati agli dei e le vostre lodi che mi hanno portato ad essere oggi su questa rupe. Vi ho scongiurato di smettere, perché sapevo già a cosa sarei andato incontro. Dovevate piangere e disperarvi prima. È grazie a voi se io non potrò più vivere"
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