Newquay

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"Non possiamo mandare un altro patronus per parlargli? Il ministero non può individuare un patronus che parla no?"
Chiese Ginny ansiosa.
Era l'ultimo giorno di Ginny alla tana, entro poche ore sarebbe dovuta tornare ad Hogwarts, ma prima di andare voleva sapere come stesse suo fratello.
Molly scuotè di nuovo la testa, così lei frustrata smise di fare colazione e tornò in camera sua.
Esmeralda la seguì ed entrò in camera sua.
"Hey"
"Hey"
"Capisco che ti manca Ron ma sono sicura che stia bene"
La rossa alzò lo sguardo guardando la ragazza ancora alla porta, per poi fargli segno di sedersi accanto a lei nel letto.
"Non è per Ron. È per Harry. Ron può sembrare stupido ma se la cava anche da solo. Harry con quella cosa del contatto con Voldemort invece, è più incline ad allontanare le persone"
Finì per poi mettersi le mani nei capelli.
"Tu non puoi far parlare i patroni?" Chiese Esmeralda.
Ginny scosse la testa.
"So solo evocarlo, incantarlo ancora no"
"Beh allora c'è solo una cosa che rimane.
Kreacher" chiamò Esmeralda, Ginny la guardava ad occhi spalancati, e subito si sentì un pop.
"Padroncina Esmeralda, Kreacher è qui, Kreacher è felice di vederla" disse lui inchinandosi con il naso che quasi toccava terra.
"Ciao Kreacher. Spero di non aver interrotto il tuo lavoro ad Hogwarts ma volevo-"
"Oh no signora no, Kreacher è nella sua vecchia casa. Con Padron Harry e i suoi amici, la signorina Granger e il signor Weasley" la interruppe subito lui mettendo le manine ossute in avanti.
"Kreacher cucinava la colazione" continuò.
Ginny si porse verso di lui.
"Oh la piccola Weasley"
Esmeralda sorrise vedendo che Kreacher non si comportava più male con Ginny.
"Stanno bene?" Gli chiese la ragazza seduta a terra.
Kreacher annuì.
Stava per aprire di nuovo bocca quando la porta si aprì, le ragazze fecero un sospiro di sollievo quando notarono che erano solo Fred e George, non la madre.
"Cosa...ok. che ci fa Kreacher qui?" Chiesero all'unisono.
"Kreacher è stato chiamato dalla sua padrona" rispose l'elfo andando accanto ad Esmeralda.
George chiuse la porta.
"Beh tanto vale che facciate ciò che pensavate di fare" disse Fred mettendosi a sedere nella sedia davanti alla piccola scrivania di Ginny.
"Kreacher era a litigare con Dobby nelle cucine di Hogwarts.
Quando padron Harry ha chiamato Kreacher a Grimmauld Place per sapere delle cose. Kreacher ha detto a padron Harry ciò che voleva sapere, e la sangu-, la signorina Granger ha detto al padrone di comportarsi bene con Kreacher, perchè Kreacher si stava punendo per non aver seguito gli ordini del vecchio padron Regulus, sa padroncina Esmeralda, Kreacher ha detto a padron Harry tutta la storia del padron Regulus, Kreacher era triste a ricordarlo, ma Kreacher ha dovuto farlo.
E da quel momento Kreacher è felice di essere al servizio di Harry Potter.
Il padrone ha regalato a Kreacher un vecchio cimelio della famiglia Black, di Padron Regulus più precisamente. Kreacher è felice di stare con i 3 ragazzi.
Kreacher è stato d'aiuto, Kreacher ha portato a padron Harry il ladro Mundungus Fletcher, che ha rubato dall'armadio di Kreacher il vero medaglione" finì di spiegare per poi aprire la mano in cui teneva il ciondolo della collana che aveva al collo, e farlo vedere a tutti i presenti nella stanza.
Esmeralda sorrideva nel sentire che Kreacher era felice dei suoi due nuovi padroni.
Un po' triste perchè a lei non aveva raccontato la storia di Regulus, ma comunque felice.
Stava pensando di farsela rivelare, in quanto sua padrona poteva,
Ginny aprì la bocca stupita quando Kreacher fece vedere il medaglione anche a lei.
"È il medaglione di Salazar Serpeverde"
"Kreacher ha quello finto di Padron Regulus, Padron Harry sta cercando il vero, Padron Harry sa chi lo ha" disse lui allontanandosi di poco dalla rossa per paura che lei prendesse il medaglione.
Si avvicinò a Esmeralda.
"Kreacher deve fare qualcosa per la padrona?"
"No Kreacher, puoi tornare dal tuo padrone ora, riferisci che stiamo tutti bene" disse lei.
Lui si inchinò.
"Aspetta" disse Ginny.
"Sei sicuro che stanno bene? Cosa fanno?"
"Kreacher prepara da mangiare al padrone e i suoi amici, Kreacher pulisce e lava i vestiti. I signori a turno entrano ed escono dalla casa diventando invisibili, a Padron Harry una volta ha fatto male la cicatrice ma sta bene. Kreacher cura tutti" disse lui un po' offeso dal fatto che i 3 ragazzi non potessero stare bene con lui.
"Grazie Kreacher, stai facendo molto bene il tuo lavoro, sei un elfo domestico bravissimo" disse lei facendo tornare il sorriso dall'elfo che si inchinò e se ne andò.
"Beh, è cambiato molto" dissero Fred e George.
Esmeralda annuì.
Rimasero in camera di Ginny ancora un po', la ragazza sarebbe tornata ad Hogwarts senza nemmeno uno dei suoi fratelli, e non nei tempi migliori della scuola.
"Basta smancerie, mancano ancora quelle di mamma" disse alzandosi, i gemelli presero il suo baule e lo portarono di sotto seguito dalle due ragazze.
"Sei pronta? Andiamo?" Disse Molly con le lacrime agli occhi. Ginny annuì.
"Voi venite?" Chiese ai gemelli.
"Mi aspetti qui?" Chiese Fred sapendo che Esmeralda non sarebbe potuta andare con loro.
"Come se potessi aspettarti in un altro posto"
Molly uscì di casa urlando il nome di Arthur che si trovava nel capannone, cercando di far andare la vecchia macchina babbana che aveva trovato qualche giorno prima.
I ragazzi uscirono, mentre i 3 Weasley più giovani entravano in macchina, Esmeralda rimase alla porta a salutarli con la mano.
Quando rientrò si spaventò vedendo Kreacher aspettarla in salotto mentre si guardava intorno.
"Kreacher, cosa fai qui?"
"Padron Harry è uscito di nuovo e Kreacher ha già pulito i piatti quindi non ha nulla da fare, Kreacher è venuto dalla sua padrona allora, Kreacher ha capito che la padrona voleva sapere qualcosa" gracchiò lui inchinandosi.
Lei fece segno dall'elfo di sedersi sul divano mentre lei prese posto sulla poltrona.
"Volevo sapere della storia di Regulus, a me non l'hai detta, però non voglio che tu sia triste"
Gli occhi a palla dall'elfo diventarono lucidi.
"No Kreacher non piangere ti prego" scattò lei avvicinandosi.
"Kreacher ha deluso la sua padrona" disse per poi correre verso la cucina.
Esmeralda rimase un attimo perplessa per poi capire cosa volesse fare, così corse in cucina dove trovò Kreacher che cercava di prendere una padella situata troppo in alto per lui.
"NO KREACHER, non ero ancora la tua padrona perfavore, non picchiarti" disse lei facendogli segno di tornare in sala.
Cosi tornarono di là.
"Non la voglio sapere la storia, d'accordo? Non importa"
"Era così buono con Kreacher" continuava a ripetere lui.
"Kreacher ti prego, non piangere" disse notando che ormai aveva liberato le lacrime.
"Anche Harry è buono con te vero? Si comporta bene con te ora, non sei felice del tuo nuovo padrone che è felice di averti e ti tratta bene?"
Kreacher annuì.
"Bene Kreacher, allora pensa a questo.
Vuoi rimanere qui mentre aspetti che Harry torni e ti chiami?"
"La padrona chiede a Kreacher di fare ciò che vuole Kreacher?" Chiese lui sorpreso.
Esmeralda annuì dando di nuovo il via libera a Kreacher che piangeva di nuovo, ma questa volta fortunatamente di gioia.
"Ok Kreacher..." disse lei mettendosi a sedere aspettando che l'elfo finisse di piangere.
Dopo vari minuti l'elfo si alzò da terra.
"Kreacher rimarrà con la padrona, quando Harry Potter avrà bisogno di Kreacher, Kreacher andrà dal padrone"
Si inchinò per poi andare in cucina.
"Cosa fai Kreacher?"
"Kreacher pulisce"
E avendo saputo da parte dei gemelli che era nella natura degli elfi domestici pulire, non gli disse nulla, non voleva che l'elfo se la prendesse e si mettesse di nuovo a piangere.
Si stese sul letto e iniziò a pensare a quanto fosse buffa tutta quella situazione.
Si trovava nella casa della sua anima gemella, che era un mago figlio di maghi con fratelli maghi, ritenuti traditori del loro sangue perchè non erano dalla parte dei maghi purosangue che volevano sterminare i nati babbani, e per di più si trovava in un altro mondo, un mondo parallelo.
Si alzò di scatto pensando all'ultima frase e a come avesse fatto a non pensarci prima, era da quasi due anni che si trovava lì ma non le era mai venuto in mente.
"Kreacher..." disse alzandosi e andando in cucina dove trovò la cucina completamente pulita e forse anche un po' diversa.
"Che hai fatto?"
"Kreacher ha visto che c'erano alcune cose rotte, Kreacher le ha riparate e ha messo a posto, ora Kreacher va a pulire le stanze" disse inchinandosi.
"Aspetta Kreacher"
"Si padrona?" Disse alla ragazza che si mise in ginocchio davanti a lui.
Solo quando fu più bassa di Kreacher si accorse di quanto diveva essere brutto guardare tutti dal basso.
"Tu riesci a trasformarti? Come i maghi intendo, a cambiare aspetto"
Kreacher fece cenno di no.
"D'accordo, ma puoi smaterializzarti come loro? Se io ti chiedessi di portarmi in un posto e poi riportarmi qui, potresti farlo?"
Kreacher questa volta annuì.
Si alzò in piedi e iniziò a girare per la stanza.
"D'accordo"
Corse in camera di Ginny e prese un mantello che a lei ormai stava troppo piccolo e non poteva più mettere, insieme a delle vecchie scarpe nella stanza di Percy, Fred aveva detto che poteva prendere qualunque cosa le servisse dove volesse, quindi perchè non fare come aveva detto? Poi i fratelli erano tutti arrabbiati con Percy, nessuno di loro si sarebbe arrabbiato se avesse preso le scarpe del ragazzo.
Quando Kreacher la vide con il vestito e le scarpe si allontanò di poco.
"Non voglio regalarteli, voglio prestarteli ma poi li riprendo, non puoi farti vedere da quelli come me" disse lei.
Cosi l'elfo si avvicinò di nuovo alla ragazza, indosso il mantello e mise le scarpe un po' grandi per i suoi piedini piccoli e ossuti.
"Dove andiamo?" Gracchiò l'elfo.
"Vicino la baia di Fistral, a Newquay, nel Cornwell"  rispose lei prendendo la mano dall'elfo.
Quando si sentì sballottata da una parte all'altra chiuse gli occhi decidendo che questa volta non avrebbe vomitato, ma appena i suoi piedi toccarono la sabbia e l'odore di salsedine le entrò nelle narici, cadde a terra e iniziò a vomitare.
"Prima o poi mi abituo, lo giuro" disse alzandosi barcollando un po'
"Sta bene padrona?" Chiese l'elfo.
Esmeralda alzò il pollice.
"Mai stata meglio direi" disse ancora con lo stomaco in subbuglio.
"Nascondi le mani nelle maniche e abbassa il cappuccio, non possono vederti Kreacher" disse lei quando si riprese.
Kreacher annuì e iniziò a camminare con Esmeralda.
Esmeralda camminò per le strade della città guardandosi intorno.
"Strano" disse prima che un cane iniziasse ad abbaiare vicino a Kreacher.
L'elfo si nascose dietro ad Esmeralda.
"Hey! Tieni quel cane lontano da mia sorella"
"Tua...sorella? È strana..." Chiese titubante il ragazzo che teneva il cane al guinzaglio.
"Stai dicendo che mia sorella è brutta? Ha una malattia alla pelle, hai qualche problema? Gliele vuoi pagare te le cure?"
Urlò quando il ragazzo se ne andò.
Kreacher ridacchiò tenendo il capo basso, per poi rimettersi a camminare con la ragazza.
"Qui c'è casa mia" disse quando arrivarono a una casa dopo un po' che camminavano.
"Casa sua padrona?" Chiese Kreacher.
Esmeralda annuì.
Il posto era leggermente diverso e varie case mancavano.
"Andiamo" disse mettendosi di nuovo in cammino.
Girarono varie stradine nascoste fino ad arrivare davanti a un cancello.
"Questa è la casa del mio migliore amico, ma vedi gli alberi li? Quando ero piccola sono stati tagliati perchè hanno costruito a me e Alessandro una casetta di legno, e gli alberi coprivano la vista"
Spiegò mentre Kreacher annuiva.
"Quanti anni hai Kreacher?"
"Kreacher ha-" e sparì.
Esmeralda si alzò di scatto guardandosi intorno.
Kreacher non era più li e lei non sapeva cosa fare.
Si accasciò a terra sperando che l'elfo tornasse il prima possibile e rivolse lo sguardo alla casa del migliore amico.
Fred aveva ragione.
Prima o poi sarebbe dovuta tornare, il pericolo che correva rimanendo in quella casa era alto, i suoi genitori sicuramente erano preoccupati per lei, non sapeva dopo quanto Alessandro avesse scoperto che era sparita e che spiegazioni gli fossero state date, sua sorella avrà pensato chissà cosa e Morgana? Morgana che si era comportata così bene con lei, l'unica persona che la trattava bene in quell'ospedale.
Avrà pensato che fosse fuggita senza dirglielo.
Chiuse gli occhi inspirando a fondo.
Non era pronta ad abbandonare Fred, ma aveva passato troppo tempo via da casa.
Si sentì un crac e alzando lo sguardo scoprì Kreacher.
"Padron Harry è tornato a casa presto, padron Harry aveva chiamato Kreacher, Kreacher ha spiegato che era con la padrona però"
"È successo qualcosa?" Chiese lei allarmandosi un poco.
"No il padrone si chiedeva dove fosse finito Kreacher, il padrone si preoccupa per Kreacher"
"Quindi quanti anni hai Kreacher?"
"669 anni padrona"
Esmeralda annuì stupita.
Sapeva che Kreacher fosse molto vecchio, ma non pensava così vecchio.
"Kreacher sai qualcosa dei mondi paralleli?" Chiese mettendosi a gambe incrociate e facendo segno all'elfo di mettersi a sedere.
"Oh si, Kreacher sa.
Un elfo domestico serve solo una famiglia nella sua vita, ma Kreacher non ha servito solo la nobile famiglia dei Black.
Kreacher serviva un'altra famiglia prima di conoscere i padroni Irma e Pollux Black, i genitori della Padrona Walburga.
Kreacher in realtà non ha mai conosciuto i genitori della signora, il padre ha assunto Kreacher e poi non ha più parlato con lui, -riflettè pensando ai suoi vecchi padroni- prima di loro, Kreacher aveva dei padroni che però sono stati assassinati dal mago Grindelwald.
I vecchi padroni erano purosangue ma il padrone aveva tradito gravemente Grindelwald e così Grindelwald uccise tutta la famiglia, ci fu una grande esplosione si.
Kreacher però anni prima aveva saputo che la figlia più giovane, aveva un contatto con una persona di un altro mondo, la signorina lo aveva scoperto da sola.
Si davano appuntamento ma non si trovavano mai pur stando nello stesso posto.
Libri molto vecchi che ormai non ci sono più parlano dei mondi paralleli.
Kreacher è stato triste quando i padroni sono morti perchè dovette cercare un'altra famiglia.
Kreacher è rimasto per aiutare a fare il funerale ai signori, la signorina non è stata trovata, le macerie della casa devono avere sopraffatto la padroncina, però Kreacher ha assistito al funerale degli altri signori.
Kreacher ha letto uno di quei libri vecchi, è tutto uguale, cambiano solo le persone, in questo mondo non ci sono le stesse persone del mondo da dove viene lei padrona, non ci sono due famiglie Weasley, non c'erano due Regulus Black e il tempo non è lo stesso.
Sono anni diversi" spiegò lui con la vocetta gracchiante, il discorso era sconnesso, ma a grandi linee si capiva, e ciò che aveva bisogno di sapere le era stato detto.
Esmeralda annuì asciugandosi delle lacrime.
"D'accordo, torniamo alla tana dai" disse alzandosi, diede un ultimo sguardo alla casa del migliore amico e chiuse gli occhi.
"Kreacher la porta fuori casa però, Kreacher la rispetta ma a Kreacher il vomito non piace"
Disse per poi smaterializzarsi.
Quando arrivarono, effettivamente Kreacher aveva ragione, aveva avuto una buona idea a materializzarsi fuori dalla casa.

Weasley, Fred WeasleyWhere stories live. Discover now