nineteen

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jennie's pov

non lo penso davvero, quello che ho scritto.
o forse sì.
forse sto solo cercando di allontanarmi da qualcosa che mi rende estremamente felice, come sempre d'altronde.
e ora sono qui, una sigaretta in mano, mentre cerco di giustificare il tutto con dei tiri leggeri.
mi piace fumare, e sinceramente non percepisco cosa passi nella testa di coloro che lo fanno perché sono condizionati dagli altri.
lisa non mi risponde ai messaggi, chissà, avrà di meglio da fare.
hanno tutti di meglio da fare quando si tratta di me, ed è per questo che ora non mi sento più incolpa di aver inviato quelle misere parole via chat.
non che io non abbia le palle di parlarne faccia a faccia, naturalmente.
ho solo pensato che sarebbe stato meglio non vederci più per un po'.

chiamata da "padre"...

«mh»
«jennie?»
«che c'è» non sopporto sentire la sua voce, «domani hai un appuntamento con un nuovo psicologo, mi ha fornito il contatto un mio dipendente, e sinceramente credo che dovrebbe esserti anche utile per-» lo blocco, mentre con l'altra mano spengo il mozzicone di sigaretta nel posacenere;
«non ci andrò»
«provaci almeno» sembra triste, non l'ho quasi mai sentito così.
mi fa pena.
mio padre mi fa pena.
«mh, ci penso» dico, mentre lentamente rientro in casa.
«come stai?»
«papà, non ho voglia di stare al telefono, dai, ciao» lo sento sospirare, e senza lasciargli il tempo di replicare, attacco.
mi arriva un messaggio da rosé, decido di aprirlo subito.

che è successo con lisa?
non capisco cosa intenda, o forse sì.
sono migliori amiche, avrei dovuto intuirlo.

ho deciso di lasciarle il suo spazio.

sabato esce con jungkook, fai qualcosa ti prego, è insopportabile.

come sarebbe a dire "esce con jungkook?"
decido di chiamare lisa.

naturalmente, la biondina, non risponde.
eppure è online.
la richiamo più volte, ma ancora nessuna risposta.

torno nella chat di rosé:

l'ho chiamata ma mi ignora, che cazzo devo fare.

come sarebbe a dire ti ignora?

mi ingnora.

odio le domande di questo tipo.
ti sto chiaramente esponendo la situazione.

provo a chiamarla e a dirle di scriverti

fai come ti pare.

detto ciò, mi metto nel letto a guardare netflix, mi sento una di quelle ragazzine depresse su tumblr, che guardano film romantici con venti vaschette di gelato.
mi chiedo se lalisa sia così, ma mi convinco di ripensarci.
il suo stomaco non dovrebbe riuscire a contenerne una d vaschetta, figurati venti.

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vi do il permesso di penetrare le mie piaghe e farmi del male.
ma c'è ancora qualcuno che se lo caga sto schifo?
lol

breatheWhere stories live. Discover now