Le mani

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Avevamo fatto l'amore.
Io e Daniele avevamo fatto l'amore.
E adesso il mio mondo era lui.
Era lui e il suo sorriso, lui e la sua mania di scherzare, lui e il suo modo di guardarmi. La sua pelle, il suo modo di accarezzarsi il mento, il colore dei suoi occhi, il calore dei suoi sentimenti. Anche i difetti erano diventati pregi. Provavo quel sentimento che ho sempre evitato per paura, provavo l'amore.
Lui mi baciava e pensavo che non ci fosse nulla di più bello. Le sue labbra mi baciavano corpo ed anima. Le sentivo mie. Io ero completamente sua. Lui era completamente mio. Eravamo passati dal parlare con gli sguardi, a parlare con le mani. E con le mani mi insegnava a contare le stelle, a credere nelle favole, a insegnarmi la matematica.
Mi stringeva le mani e non mi importava se fuori piovesse, perché sapevo che ci sarebbe stato l'arcobaleno.
Mi stringeva le mani e non mi importava se le persone ci guardavano, insieme eravamo come il sole.
<<Non ho mai visto una cosa più bella di te.>> Mi sussura. E poi facciamo l'amore.
<<Non mi sono mai sentito così pieno. La mia vita era vuota prima di te. Hai portato luce nel buio.>>
Un pò come il suo sorriso.
Un pò come quello che ho pensato la prima volta che vidi Daniele.
Era tutto perfetto.
Ma le cose belle,durano poco.

Uniti ma distanti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora