Alta marea di sguardi.

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Lunedì mattina.
8:15.
Entro in classe.
Daniele è già lì.
Mi guarda.
Lo guardo per un secondo, poi mi siedo all'ultimo banco, affianco a Marco.
Lui è nel banco alla mia sinistra.
<<Oi, come va?>> Mi chiede Marco.
Ma io non lo ascolto. Sono troppo distratta, da Daniele, dalla sua presenza.
<<Stai dormendo?>> continua Marco, dandomi uno spintone.
<<Oh scemo, che vuoi?>>
<< Ti ho chiesto come stai.>>
<<Sto bene, sto bene.. >> Fingo un sorriso. Non stavo bene, per niente. <<Sicura?>>
<<Si, adesso fammi seguire la spiegazione che già non ci capisco nulla.>>
Mi giro e Daniele mi guarda.
Ci guardiamo per non so quanto tempo.
Qualche secondo? Un minuto? Due ore?
Mi ero persa nei suoi occhi.
Comunicavamo con gli sguardi, io gli chiedevo perché mi ignorasse, lui mi rispondeva che voleva darmi un bacio, voleva stringermi. In un attimo ero nel mare, e il suo sguardo era l'alta marea.
Ed io affondavo.
Ma lui non era la mia ancora, lui era il mare che mi tirava giù.
Perchè lui è proprio come il mare, tanto bello quanto infame.
<<Russo...Russo mi sente?>> Il prof di matematica mi chiama.
<Si..S-Si, mi dica.>> Balbetto quasi.
<<Venga a fare quest'esercizio alla lavagna, ma a cosa sta pensando? Ha gli occhi a cuoricino. L'amore non è come la matematica, perciò ci pensi a casa. Ora venga.>>
Che poi l'amore e la matematica sono la stessa cosa, tanto difficili, tanto complicate. Ci vuole tanto per capirla, pazienza. L'amore e la matematica sono come Daniele.
Mi ritrovo davanti alla lavagna, non ci capisco nulla. Ho in mente solo Daniele, quasi lo sento vicino, quasi mi sembra di sentire la sua voce..
<< Professore, posso aiutare Russo?>>
È proprio lui. Si avvicina e mi sorride.
<< Dammi il gesso.>>
E svolge gli esercizi come se fosse la cosa più facile del mondo.
<<Bravo Spagnolo,un bel segno positivo.. mentre a lei Russo, negativo! Sedetevi.>>
<<Mi Dispiace.>> mi sussurra mentre mi passa accanto.
"Mi dispiace". Mi dispiace di cosa? Per l'esercizio? O per il fatto che mi baci e mi ignori?
Ma decido di stare zitta, e mi siedo.
Mentre passo la giornata a guardarlo, come si guarda un tramonto, con tutto l'amore del mondo.
13:15.
Suona la campanella.
Daniele si precipita fuori.
Mentre esco, lo vedo andare incontro a quei suoi amici scuri, poi abbraccia una ragazza. Una ragazza scura, ma come Daniele, con un sorriso che illumina il buio. Si abbracciano.
Muoio dentro.
Chi sarà? La sua ragazza? Ecco perché mi ignora?
Li vedo andare via, e mentre lui esce fuori il cancello della scuola con lei, io esco di scena con le lacrime agli occhi.
Come solo una stupida può fare.
Sono sempre stata forte, menefreghista, chi è lui per farmi questo?
Per comparire nella mia vita, e devastarmela così?
La mia vita era già un casino e lui non ha fatto altro che incasinarmela ancora di più.
Prendo il telefono ed entro su whatsapp.
Clicco sul gruppo con Teresa e Giovanna.
Digito con rabbia, velocemente, ma sorridendo.
"Sai cosa fa Elena questa sera? Elena se lo dimentica."

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