Un mondo che non conosciamo.

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    Dormire. Un qualcosa di astrale, quasi anormale. Non ci rendiamo conto neanche di cosa accade. Ci immergiamo in un mondo che non è il nostro, ma che, al tempo stesso, è un mondo che comprendiamo interamente. Ci abbandoniamo alle nostre allucinazioni, i sogni quali sono. Oppure non vediamo altro che uno schermo nero, quando la mente è troppo stanca per immaginare. E non ce ne accorgiamo, neanche a farlo apposta.
    Il ticchettio di un orologio, il rumore della pioggia. Il vento che fischia, che combatte contro le dannate foglie.
    Le palpebre cessano di battere, il respiro rallenta, E con esso anche il cuore. Cessiamo di esistere. E rimaniamo immobili, inconsapevoli di quello che sta succedendo. Ci abbandoniamo per un lasso di tempo che non ci pare vero. Secondi. Minuti. Ore. Non li percepiamo, non li sentiamo, non li ascoltiamo. Immersi quali siamo nel mondo che non è realtà non ascoltiamo niente nessuno. Non ci ferma nessuno. Siamo come invisibili, inesistenti.
    Viviamo cose che nella realtà ci apparirebbero strane e disumane, ma che, in quel momento ci paiono vere; più vere di qualsiasi altra cosa al mondo. È quasi spaventoso sapere che cosa la mente umana è in grado di immaginare. Un mondo così vasto che un solo uomo o donna che sia non potrà mai visitare del tutto in una sola vita. Qualcosa che non si può raggiungere.
    Poi la crudeltà ci porta via da quel mondo. Ci sveglia e tutto scompare, come mai sentito, sentito o vissuto.
    Ricominciamo ad esistere. Le palpebre ricominciano a battere, il cuore accelera. Ed ecco di nuovo il ticchettio dell'orologio, il vento che fischia e il rumore della pioggia sul bagnato.
    La prima cosa che facciamo è voltarci dall'altra parte per riprendere a dormire. Ma come fa a piacerci una cosa che neanche noi ricordiamo di aver fatto? Uno tra le poche cose che l'uomo fa di buono è una cosa quasi inesistente, come un miraggio.

Pensieri positivi Where stories live. Discover now