Capitolo 5

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Ci stiamo preparando per entrare di nuovo e passare per un percorso totalmente diverso. Silvia oggi resterà con Paul e Carlo perché vuole analizzare meglio la coppa d'oro. Samuel stranamente, forse per il rassicurante "amuleto" che suo fratello Paul gli ha fatto, è molto intraprendente e si mette davanti. Non so quanto durerà, ma sono felice del fatto che stia cercando di superarla questa paura. 

Appena entriamo giriamo subito a destra, non a sinistra come abbiamo sempre fatto. Oramai quel percorso lo sappiamo quasi a memoria, non abbiamo più bisogno di una mappa in quella direzione, ma non abbiamo ancora trovato niente, quindi credo sia arrivato il momento di cambiare direzione. Il corridoio è molto stretto ed alto all'inizio, piano piano però aumenta il diametro. Mi accorgo che stiamo scendendo, la pendenza è minima, ma girandomi indietro vedo, molto più in alto rispetto a noi, l'entrata... speriamo di non dover affrettarci ad uscire di qui, potrebbe essere un problema. Samuel sta parlando con Carlo, aggiornandolo in modo molto professionale di quello che stiamo vedendo. 

Per ora sembra tutto normale, non ci sono rientranze o bivi che conducono ad altre stanze. Purtroppo, non vedo cosa abbiamo davanti, Samuel mi copre la visuale...  <<Ehi Samuel, ma il corridoio continua ancora per molto così stretto o si vede una stanza?>> <<Mi dispiace Gaia, non vedo niente, la torcia non arriva così lontano... credo che ci vorrà ancora un po'. Aspetta, no, qui c'è una rientranza. Venite, c'è un corridoio, sembrerebbe più largo.>> Appena entriamo mi sento meglio, il fatto di continuare a scendere così tanto mi metteva moltissima ansia addosso. 

Quasi subito ci imbattiamo in tantissimi massi caduti per terra, pieni di ragnatele e di macchie di una sostanza strana che in un primo momento non riconosco. Sul muro ci sono molte crepe che vanno dal soffitto, a quanto si può vedere, è molto alto, fino al pavimento. Quest'ultimo è pieno di insetti morti, non molto rassicurante e Samuel sta piano piano perdendo la spavalderia che aveva fino ad adesso <<Che schifo tutti questi insetti!>> e io gli rispondo <<Samuel, dovresti essere un archeologo, dovresti incontrarli tutti i giorni gli insetti>>, <<Si ma non così tanti, tutti morti sul pavimento>> a questo punto passa Veronica davanti sbuffando e facendo luce sul soffitto. Mi avvicino alle rocce e a questo punto riconosco il liquido <<Qua c'è del mercurio, su tutte le rocce ci sono delle rientranze con del mercurio dentro, fate attenzione a non toccarlo e a non respirarlo, avvicinandovi troppo. E' molto tossico>> e Veronica aggiunge <<Sì, gli Egizi pensavano che tenesse lontani gli spiriti cattivi, oppure che tenesse imprigionati i demoni>>. Giacomo quindi dice<< Non penserai che sia la tomba di un demone no?>> ed io quindi per rassicurarlo << No, no tranquillo, le tombe prigione erano diverse da queste, non erano così grandi... è normale che ci sia qualcosa che tenga lontano il male, forse siamo nella direzione giusta. Se ci fosse un demone imprigionato ci sarebbero dovute essere tantissime statue del dio Anubi>>. 

Ad un certo punto vado contro a una cosa che non avevo visto, questa cade e provoca un rumore tanto forte da costringerci a proteggere le nostre orecchie con le mani. Una volta finito il frastuono, la guardo meglio con la torcia e mi rendo conto di cosa sia: indovina indovinello? << ragazzi era una statua di Anubi, il dio protettore dei morti, siamo di sicuro nella direzione giusta! Siamo molto vicini alla zona più importante, credo!>> <<Che cosa??? Ma non avevi detto che ci sarebbe dovuta essere una statua di Anubi se fosse stata una tomba prigione, con un demone dentro?>>fa Samuel e io gli rispondo <<Emmm, non necessariamente solo per quello...>>Purtroppo però il frastuono che ho provocato ha creato una reazione a catena, cominciano a cadere pezzi del soffitto e noi ci mettiamo a correre per riuscire ad uscire velocemente, prima di essere sotterrati. Veronica e Giacomo sono davanti, a qualche metro da noi e Samuel è dietro di me. 

Mi fermo per aspettarlo e lo afferro all'ultimo secondo prima che un masso lo colpisca <<Cavolo, grazie Gaia! Un secondo ancora e sarei diventato una sottiletta>> <<Stai in silenzio- gli rispondo ad altra voce- pensa a correre..!>>.
Samuel si allontana in fretta e sto per seguirlo, ma ad un certo punto vedo qualcosa scintillare, mi fermo un secondo, ma non faccio in tempo a controllare cosa sia perché un masso cade proprio lì davanti e non posso più vederlo. Samuel è andato avanti e ha quasi raggiunto gli altri, mentre io sono rimasta indietro. L'ansia comincia ad arrivare, loro non si girano a controllare se ci sono, credono che io sia lì vicino a loro. 

Ad un certo punto un sasso, per fortuna non troppo grande, mi cade in testa e sono costretta a fermarmi con la testa che mi gira un po'. Vedo tante piccole stelline bianche danzarmi davanti agli occhi, ma non posso fermarmi, non posso. Un altro pezzo di soffitto cade proprio davanti a me, sbarrando la strada e impedendomi di andare avanti. Cerco di sorpassarlo, ma ne cade un altro che mi impedisce di tornare indietro e mi ferisce la gamba. Sono nel panico più totale. Urlo <<aiuto! aiuto! sono bloccata, Veronica, Giacomo! sono bloccata!>>. Cado a terra e un altro masso mi colpisce la gamba. Sento dei passi in lontananza e una voce che mi sembra di conoscere... mi sta chiamando, ma non faccio in tempo a parlare che un altro pezzo di soffitto mi cade in testa, sento un dolore fortissimo, e poi solo il buio più totale.

[Non uccidetemi vi prego. So già cosa state pensando, ma perché doveva interrompere il capitolo proprio qui??? Non sarebbe una storia senza un po' di Suspense, quindi non rompete.]

Il Tesoro di Sir BenjaminWhere stories live. Discover now