Capitolo 4 - parte 1

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Una lacrima per Bella.

*****

Era un’occasione rara vedere Bella usciva dalla sua stanza quel fine settimana. C’erano volte in cui usciva per prendere da mangiare o una bevanda, ma a parte questo, nient‘altro. Si rifiutò di parlare con zia Kelly tutto il fine settimana a causa di Brent. Zia Kelly sapevo quello che Brent aveva fatto a Bella e tuttavia aveva deciso di non farsi coinvolgere. Bella trascorse metà del suo fine settimana chiedendosi perché sua zia stava con un uomo come lui; un completo verme. Non sembrava nemmeno che volesse starci con lui, e non c’erano nemmeno possibilità che lei ne fosse innamorata.

Bella guardò verso l’orribile immagine nello specchio. Aveva gli occhi rossi e gonfi per la carenza di sonno e l’eccessivo pianto. Il colpo che aveva preso al viso le aveva lascito un occhio nero e blu con un taglio infetto da cui prima sgorgava sangue. Un livido saliva lungo il braccio dove l’aveva stretta Brent. Non si era mai vista conciata così male. Così abbattuta e a pezzi. Voleva disperatamente non andare a scuola, ma ancora di più non voleva restare lì.

Come sempre, zia Kelly era sdraiata sul divano nelle sue solite condizioni. Invece di portarla nella sua stanza come al solito, Bella lasciò un bicchiere d’acqua e due ibuprofene sul tavolo, ripulì il disordine lasciato dalla sera prima, e la coprì con una trapunta. Non era ancora pronta per parlare con zia Kelly, e portarla nella sua stanza avrebbe dato alla zia la possibilità di farlo.

Bella diede un’ultima occhiata alla vita che si sarebbe lasciata alle spalle per qualche ora, pronta per la vita che poteva avere per giorno senza piangere. Chiuse la porta e intraprese la strada per la scuola.

L’interesse su Bella non era ancora sparito, specialmente col suo nuovo occhio nero. Fece del suo meglio per nasconderlo dietro un po’ di capelli e sotto il cappello, ma lo notarono tutti comunque. Nessuno le chiese nulla ad eccezione dei suoi insegnati, a cui disse semplicemente che era stata colpita durante una partita di basket. Fortunatamente le credevano tutti.

Bella riuscì ad evitare Lou ed Harry per tutto il giorno fino a quel momento, temendo che potessero vedere il suo stato fisico e farle troppe domande o infuriarsi completamente. Tuttavia, la sua fortuna cambiò durante la seconda parte della giornata. L’insegnate forzò Bella a pulirsi la ferita in bagno perché l’infezione sembrava essere peggiorata a causa dell’aria scolastica sporca. Mentre tornava in classe, una profonda, roca voce la costrinse a fermarsi.

“Vedo che sei a tuo agio lì nella mia felpa, piccola.”

I suoi occhi si spalancarono realizzando che la felpa che aveva scelto di indossare a caso quella mattina odorava distintamente di dopobarba e acqua di colonia. Aveva indossato la felpa di Harry senza rendersene conto.

La sua voce era più vicina la seconda quando parlò una seconda volta, quasi sussurrando nel suo orecchio destro.

“Non vedo l‘ora di vedere cosa c‘è sotto, però.”

Con questo, afferrò il suo piccolo braccio con la sua mano grande e la girò così che gli potesse stare di fronte. L’azione fu tutt’altro che dura, ma Bella emise un gemito di dolore. Preoccupazione e confusione attraversarono il viso di Harry, ignaro del fatto che sul suo piccolo braccio, sotto la felpa azzurra c’erano lividi neri e blu. Appena Harry vide il suo occhio, un misto di emozioni si levarono dal suo corpo. Rabbia, furia, collera, irritazione. Ma anche vera compassione, interesse, e preoccupazione.

“Cosa CAZZO ti è successo?” sussurrò severamente. Harry allungò la mano per toccare la ferita sul suo viso, ma Bella si ritrasse al suo flebile tocco. Harry si ritrasse immediatamente. Rimasero lì per un minuto o due in silenzio mentre Harry era perso nei sui pensieri, cercando di riflettere sulla situazione.

“Togliti la felpa.” disse infine.

“P-perché?” Chiese Bella timidamente.

“Bella,” disse Harry, camminando verso di lei, forzandola contro gli armadietti “Toglitela. Adesso.”

Alla fine la schiena di Bella si scontrò con gli armadietti, intrappolata tra il metallo freddo e il ragazzo da cui le era stato specificamente detto di stare alla larga. Non c’era modo per lei di scappare alla sua corporatura robusta, così tutto quello che potette fare fu eseguire gli ordini di Harry. Gradualmente e rapidamente fece scivolare la felpa sopra la testa, mostrandosi nel suo piccolo top bianco. Bella si sentiva in imbarazzo di fronte ad Harry con quell’abbigliamento striminzito nella parte superiore, ma tutto quello su cui lui era concentrato era il suo braccio contuso.

Quando i suoi occhi incontrarono quelli di lui, era quasi come se adesso si fossero riempiti di tristezza. Era incredibile come potessero cambiare così rapidamente le emozioni di questo ragazzo, e come facilmente Bella lo potesse leggere.

“Chi ti ha fatto questo?”

Bella era esitante mentre rispondeva alla domanda. Si chiese se Harry potesse leggerla come lei poteva leggere lui.

“E‘ stato un incidente-”

“Non mentirmi! Questo non è stato un maledetto incidente. I conosco le differenza tra un incidente e lesioni intenzionali, Bella!”

Harry stava urlando, la sua profonda voce rimbalzava contro le parti. Era sorprendente come nessuno era andato a vedere cos’era tutta quella confusione. Bella scrutò i corridoi, sperando che qualcuno sarebbe venuto in suo soccorso. Ma ovviamente, nessuno lo fece.

“Nessuno verrà a salvarti quando sanno che io sono qui fuori, Bella.”

Bella cercò di ricomporsi e trovare un modo di sfuggire al suo confronto. Non poteva contare su nessuno per risolvere il suo problema. Erano tutti completamente terrorizzati dal riccio, irascibile ragazzo di fronte a lei.

“Per favore lasciami andare, Harry.” Disse sommessamente, lacrime minacciavano di uscire dal fondo dei suoi occhi.

Bella di solito era una persona riservata, proteggendo se stessa e non mostrando le sue emozioni. Ma quello non importava, Harry poteva leggerla come un libro aperto. Lui vide la paura e il dolore negli occhi di lei e voleva arrivare in fondo alla questione. Ma non riusciva a vederla in quello stato.

Harry voltò le spalle a Bella e urlò imprecazioni a nessuno in particolare. Il suo pugno si abbattè su un armadietto a pochi metri di distanza da lei, facendola sobbalzare. Poi si incamminò nella direzione opposta a Bella , e girò l’angolo lasciandola sola ancora una volta.

Aveva davvero ascoltato la sua supplica. Harry aveva lottato per lasciarla andare. Non aveva mai incontrato una ragazza di cui si fosse curato tanto. Infatti, Bella era l’unica ragazza a cui teneva. Era così piccola e innocente, il pensiero che le potesse accadere qualcosa lo fece rabbrividire. Sentiva una sorta di possessione su di lei, come se fosse il solo capace di proteggere la ragazza. Harry non sapeva nemmeno quanto effettivamente tenesse a Bella. E Bella in realtà non sapeva quanto tenesse a lui.

Mentre sentiva i passi violenti di Harry sparire, non poteva fare a meno di volerlo indietro con lei.

Love Save The Empty | italian translationWhere stories live. Discover now