Il panico che provoca l'ipocondria

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- Ammazza oh te lo sei divorato. -

- Esatto, se un libro mi piace ho proprio questo bisogno spasmodico di sapere come finisce a costo di perdere il sonno. -

- E quindi poi hai seguito pure i film? -

- Esatto. - e gli sorrido mentre ci mettiamo a tavola.

- Vampiri o licantropi? -

- Ma vampiri tutta la vita. - e rido. - E il mio preferito non era Edward ovviamente. -

- Ah no? -

- No, dovresti sapere che io mi distinguo sempre dalla massa. -

- Dunque chi? -

- Emmet. - e rido.

- Ecco. - e ride pure io. - Tu sempre fuori dagli schemi. -

- Te l'ho detto tante volte che io non sono come le altre. -

- E lo dimostri sempre. -

Gli sorrido mentre finiamo il pranzo. - Allora oggi chi chiamerai? - sono curiosa visto che ieri ha detto che farà una diretta e che parteciperanno anche degli amici.

- Non credo che tu lo voglia sape. - e mi sorride dolcemente.

- Fab! - e incrocio le braccia al petto. - Se è Bianca ti giuro che me ne torno dai miei fregandomene dei divieti. - e mi alzo.

- Ma non è Bianca, ma che te salta per la testa? -

- Sei tu che dici che non lo voglio sapere, dunque? -

- Noemi. -

- Di bene in meglio. - e alzo gli occhi al cielo.

- Daje amò. -

- Dai amore niente. - e vado in cucina iniziando a riordinare.

- Non puoi finge de sopportarla? -

- Non credo. - e sbatto una pentola in lavastoviglie. - Non mi è piaciuto come si è comportata con te, ciò che ha detto quando tu ed Ermal avete vinto a Sanremo, non è stata per niente carina in quelle circostante e poi pensa di poter tornare e fare l'amica? - domando io guardandolo e so di avere il fuoco negli occhi.

- Ehi! - e mi stringe. - Calmate, non te devi agita. -

- Troppo tardi. -

- Senti non so sprovveduto, so che se è comportata male, ma tutti sbagliamo e poi beh quando le ho regalato le canzoni è stata una bella collaborazione. - e mi fissa ma penso che io abbia un punto interrogativo in volto.

- Io le preferisco fatte da te. -

- Ma tu sei de parte, poi me dispiaceva lascia i pezzi nel cassetto. -

- Nemmeno regalarli a lei però. -

- Ammazza oh non ce vai giù leggera. -

- Ovvio. - e torno in salotto sotto la coperta e lui mi raggiunge.

- Facciamo le coccole? - mi chiede guardandomi dolcemente.

Io annuisco solamente non riesco a stare arrabbiata con lui. - Non voglio che lei ti usi per i suoi comodi. -

- Non preoccuparte. -

- Però non sono nessuno per dirti cosa fare o meno dei tuoi brani. - dico mentre gioco con la coperta.

- Sei la mia donna e me piace parla de lavoro con te, so che ce metti anima e cuore in ciò che me dici anche se a volte sei istintiva a parti de pancia. -

Sono anni che ti aspetto... seconda parte ~ Fabrizio Moro [Conclusa]Where stories live. Discover now