𝘢𝘱𝘰𝘭𝘭𝘰 | 𝐡. 𝐡𝐲𝐮𝐧𝐣𝐢𝐧.

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➺ il dio del sole era la creatura più maestosa e regale che avesse mai visto in vita sua, la ninfa dei boschi ahimè ai suoi occhi era purtroppo invisibile, una piccola creatura insignificante che faceva parte della natura e così sarebbe sempre sta...

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il dio del sole era la creatura più maestosa e regale che avesse mai visto in vita sua, la ninfa dei boschi ahimè ai suoi occhi era purtroppo invisibile, una piccola creatura insignificante che faceva parte della natura e così sarebbe sempre stato per tutta l'eternità.

| greek god! hyunjin |

Ispirazione : mitologia greca, dio apollo, hyunjin (reference al rapporto tra idol e fan).
scrittura : 2 gennaio 2021.

꒰ ͜͡➸ eri bello,eri bello da mozzare il fiato,i tuoi lunghi capelli color orosi muovevano con il vento,il tuo sguardo magnetico e caldoera intento a fissare l'orizzonteproprio dove il sole stava per calaree oscurare tutto l'orizzonteportandoci cos...

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꒰ ͜͡➸ eri bello,
eri bello da mozzare il fiato,
i tuoi lunghi capelli color oro
si muovevano con il vento,
il tuo sguardo magnetico e caldo
era intento a fissare l'orizzonte
proprio dove il sole stava per calare
e oscurare tutto l'orizzonte
portandoci così all'oscurità,
le tue labbra rosse e carnose
erano leggermente curvate all'insù
eri lieto di aver fatto un bel lavoro anche quel giorno;

come di norma ci sedemmo in cima alla montagna
che sovrastava gli immensi boschi situati sotto l'Olimpo;
non pronunciasti una sola parola, io nemmeno,
infondo non avevamo bisogno di farlo,
tu non avevi bisogno di stare accanto a me o
o di sentire il suono melodioso della mia voce
perché in realtà era tutto l'opposto :
ero io quella che qualvolta terminavi il lavoro
sentivo il bisogno di starti accanto
per osservare il sole tramontare e sentirti mormorare
parole che componevano una poesia
perché altrimenti mi sarei sentita morire;
e così rimanemmo li seduti come due sconosciuti
un po' come accadeva di norma d'altronde.

una corona d'alloro dorata adornava leggera il tuo capo
abbinata ai tuoi orecchini risplendeva sotto gli ultimi raggi solari,
la tua lunga veste bianca copriva soltanto metà
del tuo addome lasciando il resto scoperto,
il tuo sorriso abbagliante e la tua voce armoniosa
rendevano l'atmosfera così magica
che mi facevano pensare che il tutto fosse dedicato a me.

il tuo lavoro da dio era ormai
giunto al termine quel giorno,
avresti potuto andartene
e lasciarmi lì senza alcun riguardo
e invece no eri rimasto seduto accanto a me
per chissà quale strambo motivo;
chi l'avrebbe mai pensato che una come me
avrebbe potuto stare in compagnia di uno come te.

improvvisamente ti girasti
di scatto nella mia direzione
con gli occhi sgranati
come se mi avessi letto nel pensiero,
mentre ti osservavo attentamente
notai che i tuoi occhi erano
di un color oro intenso
sembravano penetrarmi nell'anima
ma in realtà stavi osservando
qualcosa di più interessante alle mie spalle;

tutto sembrava più affascinante di me,
ogni minimo dettaglio rapiva la tua attenzione
beh tutto eccetto la mia esistenza,
come se fossi realmente invisibile ai tuoi occhi.

nonostante tutto a me non importava,
amavo osservarti e mi riusciva meglio
quando non ne eri a conoscenza,
come se ti stessi guardando attraverso
uno specchio o una finestra;
mi riusciva bene essere invisibile ai tuoi occhi,
tu : il dio del sole, della musica e di qualsiasi cosa
meravigliosa avesse esistenza nel mondo...
senza di te nessuno sarebbe sopravvissuto avvolto nelle tenebre.

queste azioni da parte tua
mi facevano comprendere che
non fossi minimamente alla tua altezza
infondo la mia esistenza era solo ed esclusivamente
legata a dare servizio alle creature dei boschi e
chiunque ci mettesse piede;
non vi era alcuna cosa che potesse avere
un ulteriore spazio nella mia vita triste e monotona...
quel comportamento significava che io non fossi
una creatura degna di ricevere anche
soltanto uno sguardo dal dio apollo?
ciò mi consolava davvero tanto ironicamente parlando...

in quel momento, lacrime trattenute per troppo tempo
per chissà quale mio sciocco e patetico scopo
ora scorrevano libere per le mie guance
incapaci di trattenersi ancora per molto nelle mie iridi,
congelate poi successivamente dal freddo pungente
che colpiva il mio viso affievolendone il calore;
per fortuna nessuno se ne sarebbe accorto.

quando finalmente distolsi lo sguardo si era ormai fatto buio,
le cime degli alberi si muovevano con eleganza
mosse dal dio del vento zefiro che stava passando in quell'istante,
tu ancora seduto accanto a me accennasti un ulteriore sorriso notando come un venticello fresco ci scompigliava i capelli,
ben presto il freddo incominciò a penetrare nelle mie ossa
ma tu al contrario non sembravi avere freddo
poiché il tuo mantello di velluto rosso
aveva lo scopro di proteggerti dalle crudeli intemperie
che infestavano quel luogo non appena il sole se ne andava.

ti passasti la lingua sulle tue labbra
carnose di color carmesi e
finalmente dopo tanto tempo
rivolgesti l'attenzione sulla mia figura minuta
per fortuna in un momento in cui
il mio sguardo era rivolto altrove.

con nessuna espressione sul viso in particolare
alzasti la mano e l'allungasti fino alla mia guancia,
i miei occhi si spalancarono
non aspettandomi un gesto simile;

l'accarezzasti, inclinai la testa verso di te
godendomi la rara carezza che stavo ricevendo
in quella giornata gelida invernale
dopodiché la ritraesti e la guardasti
sorpreso del tuo stesso gesto precedente.

riuscii a nascondere a malapena un sorriso,
mi sentivo al settimo cielo,
mi sentivo più felice che mai;

FINALMENTE
finalmente avevo cessato
di essere invisibile ai tuoi occhi,
finalmente il dio apollo
mi aveva notato,
aveva guardato negli occhi
la ninfa dei boschi.

ricambiasti il mio sorriso,
mostrandomi un accenno del tuo :
quel sorriso sfolgorante bello e
splendente quanto il sole,
l'ultimo raggio del dì ti colpì il viso,
la tua pelle illuminata brillava ai miei occhi,
il mio cuore rapito più che mai
da quella vista eterea a cui stavo assistendo,

abbassai lo sguardo sentendo le mie guance andare a fuoco,
scossi la testa ancora incredula sull'effetto che avessi su di me;

non sembrava neanche che tu fossi reale e
fossi lì seduto vicino a me ad ammirare l'orizzonte
come se fosse una cosa che accadesse tutti i giorni.

sospirai;
mi sentivo davvero appagata
non era successo niente tra di noi
ma soltanto la tua vicinanza
e l'incontro del tuo sguardo
mi aveva reso la ninfa più lieta
di quel mondo incantato,
tutto sembrava meraviglioso
al tuo fianco.

niente e nessuno di più incantevole
era mai esistito ai miei occhi,
nessuno avrebbe mai potuto
essere alla tua altezza, oh mio
Dio Apollo. ♥ '¨'•.¸¸.

¸¸

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𝐬𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐨𝐥𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐞𝐥𝐥𝐞Where stories live. Discover now