Capitolo 1

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"Vivian! Vieni!" Urla Isabel con un espressione allarmata in volto.

Chiudo il mio libro di storia mettendolo velocemente nella borsa seguendo poi la mia amica. Mi fa correre lungo i corridoi della scuola facendomi venire il fiatone, senza darmi nessuna spiegazione del perché mi stia facendo correre così tanto. Si ferma all'improvviso indicando la parete circondata da una grande massa di persone che ridono, che ridono di me. Ho sentito il cuore fermarsi per un secondo.

Un cartellone grande che rappresenta me in intimo, nello spogliatoio della scuola. Sento una lacrima scendermi lungo la guancia ma che scaccio subito via mentre guardo disgustata il mio corpo: I rotoli di ciccia della mia pancia, le gambe grosse, lo sguardo verso il basso mostrando il doppio mento, i seni piccoli.. Questa sono io.

"Chi è..."le parole muoiono in gola, sussurrando a malapena. Isabel si volta verso di me dispiaciuta avvicinando una mano verso la mia spalla ma mi allontano.

Quando sono ferita faccio così, allontano chiunque mi voglia bene chiudendo in me stessa, e sfogandomi col cibo.

"Rosy" dice lei. Chi altrimenti ? Rosy mi insulta sempre, si prende gioco di me dalle medie. Non so neanche il motivo, non le ho mai fatto niente. Semplicemente per noia di una ragazzina bisbetica.

Gli occhi mi pizzicano, ma non darei mai la soddisfazione a questi stupidi di vedermi con le lacrime. Indietreggiando lentamente da quello spettacolo orrendo che mi raffigura mi giro per scappare, ma mi scontro contro Luke Hemmings. Il ragazzo che mi piace ma che, ovviamente, sta con Rosy. I suoi fantastici occhi azzurro cielo mi fissano. Mi lascia passare prima che vede il cartellone che mi rappresenta e realizzare che quel mostro sono io, ma un ragazzo punta l'indice verso di me e urla ''Ah! Ecco Moby Dick!'' e così scappo seguita da Isabel.

Corro fino il bagno chiudendomi all'interno piangendo e piangendo, qui nessuno mi potrà vedere, mentre Isabel chiede dolcemente di farla entrare anche se la porta non é chiusa a chiave.

"É qui?" Chiede la mia migliore amica Paula, il suo tono é molto arrabbiato. Sento Isabel che sussurra un "Si" e poi Paula apre la porta prendendomi il viso umido dalle lacrime.

"QUELLA TROIA SI PRENDE GIOCO DI TE E TU STAI QUI A PIANGERE?!" urla facendomi alzare. "Paula.." sussurro singhiozzando.

"PAULA UNA BEATA MINCHIA! VALLO A DIRE AL PRESIDE! FALLA SOSPENDERE! NON PUÓ PASSARLA LISCIA!" Urla spingendomi verso la porta che si apre da Anne che ci blocca subito "Ho già avvertito io il preside" io sto continuando a piangere e le mie tre migliori amiche mi stanno fissando aspettando una mia reazione. Ma cosa devo dire? Cosa devo fare ? In questo momento voglio solo andare a casa e mangiare le mie Violet Crumble.

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Quando entro in casa mia madre inzia a chiedermi perché sia già a casa ma non le rispondo, entro nella mia stanza chiudendomi a chiave. Potrei farle la stessa domanda visto che lei dovrebbe lavorare invece di stare a casa, ma sono troppo ferita per parlare. Lei bussa alla porta provando ad entrare ma l'ho chiusa a chiave.

Prendo il mio pacchetto di Violet Crumble nascosto nell'armadio iniziando a mangiarli. Il sapore del cioccolato mi rilassa, ma poi quando ho finito tutte le barrette, realizzo : sto toccando il filo del rasoio. Ho mangiato ben 30, deliziose ma stupide barrette. Mi alzo e vado davanti allo specchio. Alzo la mia maglietta e mi scende subito una lacrima accompagnata da una smorfia di disgusto. Odio il mio corpo. Faccio veramente schifo. E la peggior cosa è che sono consapevole che la colpa è totalmente mia e dalla mia dipendenza. Guardo le mie gambe, grosse e molli. Mi guardo il viso, le guance paffute e il doppio mento. I capelli lunghi e castani, gli occhi gonfi, lucidi e rossi dal pianto.

"VAFFANCULO!" urlo disgustata al mio riflesso. Apro la porta e vado verso mia madre con le lacrime agli occhi.

"Voglio dimagrire. Sono stufa del mio corpo. Sono stufa delle prese in giro." Le dico urlando. Mia mamma mi guarda confusa poi abbassa il volto sospirando un "ok"

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"Buongiorno vorrei iscrivermi alla palestra." Dissi timidamente alla ragazza della reception della palestra, mora con occhi azzurri e... magra. Lei non mi guarda nemmeno, continua a scrivere al computer e muovere il mouse.

"Annuale, per 6 mesi o..?" Chiede lei con fare annoiato.

"Non so..." rispondo mordendomi il labbro.

"Abbiamo da poco il pacchetto con controllo medico, più dietologo, più personal trainer. Vuole saperne di più di questa offerta?" Finalmente mi guarda in faccia e sono contenta che mi guardi come una persona normale e non come una palla parlante. Forse è abituata a vedere persone grasse, comunque sia mi da un senso di conforto.

"Va bene" confermo sporgendomi per per sbirciare alcuni fogli. La ragazza mi parla dell'offerta e dopo avermi spiegato come posso modificarla in base alle mie esigenze, accetto e mi iscrive.

Proprio quello che serve per una nuova me.

New Me • Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora