Una luce diversa

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- Paola caffè? - mi chiede Elena che è alla macchinetta.

- L'ho già preso a casa. - dico io dato che ultimamente ho deciso di non berne più.

- Un altro? -

- Meglio di no. - e rido. - Ultimamente la notte conto le pecore quindi ho deciso di ridurli. -

- Come mai non dormi? - mi chiede studiandomi.

- Ho un po' di pensieri per la testa. -

- C'è qualche problema? -

- Ma no, tranquilla, sono preoccupata per questa situazione del virus. - le dico. - I miei sono abbastanza vicino alla zona rossa e poi c'è mamma che sta facendo degli accertamenti perchè non sta benissimo. -

- Mi dispiace! -

- Dovevo salire venerdì scorso ma poi è uscito il virus e non volevano che rischiassi di restare bloccata o simili, spero si risolva presto così potrò vederli. -

- Dai vedrai che andrà tutto bene. - mi rassicura lei. - Con Fabrizio tutto bene? -

- Alla grande direi. - le dico io decisa.

- Almeno quello. -

- Per fortuna che c'è lui. - ammetto mentre prendiamo l'ascensore per salire in ufficio.

- Hai visto quante date spostate per il virus? - mi domanda Elena.

- Eh si, un sacco, tanto è vero che ho molte email a cui rispondere relativi a rimborsi e altro, devo chiedere istruzioni più precise però. -

- Ti capisco, sono nella stessa situazione. -

- A dopo allora. -

- Si ci vediamo a pranzo. - dichiara Elena mentre ognuna di noi prende posto in ufficio alla sua scrivania.

La mia casella mail è a dir poco satura e io devo rispondere a tutti.

Alzo gli occhi al cielo sapendo benissimo che molti saranno scontenti.

- Problemi? - sento chiedermi.

- Fernando. - e gli sorrido. - Come stai? -

- Tutto bene e te? - mi fissa.

- Bene sono un po' oberata da mail da parte di chi ha già acquistato biglietti e si è ritrovato con i concerti spostati. -

- Vedrai che capiranno. -

- Speriamo. - e sospiro. - Si aspettavano il rimborso e l'unica cosa che posso proporre è di rivendere i biglietti sul sito. -

- Purtroppo non possiamo fare altrimenti, non dipende totalmente da noi e se rimborsiamo tutti gli eventi qui ci troviamo nei guai. -

- Immagino. Come mai a Roma? -

- Volevo vedere come andava qui e sto salutando un po' tutti, Fabrizio come sta? -

- Sta bene, sta lavorando a qualcosa di nuovo ma sai che mi tiene sempre all'oscuro di tutto. - e rido.

- Sei curiosa però. -

- Ovviamente. -

- E del suo tour non si sa ancora nulla? -

- Se non sai tu di certo non so io. - mi giustifico.

- Nemmeno di quello ti parla? -

- Diciamo che spesso e volentieri a casa mettiamo da parte l'argomento lavoro. - e rido.

- Mi par giusto. -

- Anche perchè poi abbiamo spesso amici o i bambini a casa quindi si finisce inevitabilmente a parlare d'altro. -

Sono anni che ti aspetto... seconda parte ~ Fabrizio Moro [Conclusa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora