34.

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31 agosto, almeria.


Le temperature erano particolarmente calde e non facevo altro che rigirarmi nel letto, senza trovare un piccolo spazio che potesse essere fresco.
"Bionda, fammi dormire." sussurrò Zulema con la voce impastata dal sonno e notai che erano le otto del mattino.
"Ho troppo caldo." sbottai alzandomi dal letto e rovistando nell'armadio alla ricerca di un costume che potessi indossare.
"Che fai? Vieni qui." disse la donna dietro di me afferrandomi appena per la vita ma scossi la testa sorridendole.
"Vado a fare il bagno almeno mi sveglio del tutto, se vuoi non venire." dissi avvicinandomi per lasciarle un bacio sulle labbra e mi cambiai uscendo fuori con una camicia addosso sbottonata.
Il lago era limpidissimo e respirai a pieni polmoni godendomi l'alba e lentamente mi avvicinai a quella distesa di acqua.
Mi sedetti nell'erba e tolsi le scarpe sorridendo e guardandomi attorno, in pochissimi attimi mi ero sentita libera nel vero senso della parola ma finalmente dopo tanto tempo stavo riprovando quella meravigliosa sensazione di essere spensierata senza nessun pensiero negativo o preoccupazione addosso.
Due braccia mi abbracciarono da dietro e una scarica di brividi mi colpii in pieno facendomi sussultare dalla sorpresa.
Zulema mi diede un piccolo bacio sul collo e mi adagiò contro il suo petto nel mentre che il suo profumo mi colpiva in pieno, facendomi sorridere.
Era questo quello che volevo: lei.
Mi voltai per guardarla e sgranai gli occhi notando che si era cambiata mettendosi il costume, ero riuscita a convincerla.
"Che c'è? Non sei l'unica che ha caldo qui." borbottò divertita e mi alzai porgendole la mano per farla alzare.
Il suo sguardo vagò in tutto il mio corpo e mi tolsi la camicia lanciandola in terra nel mentre che il mio scorpione mi prendeva in braccio facendomi urlare dallo spavento e decise di andare verso il lago.
"Mettimi giù!" dissi senza fiato nel mentre che si immergeva in acqua, chiusi gli occhi con forza non appena ci tufammo e sospirai di sollievo notando che l'acqua non era particolarmente fredda, era tanto piacevole.
Zulema rise vedendomi respirare goffamente e mi vendicai incominciando a schizzarle acqua addosso ridendo.
"Ti affogo bionda." disse nuotando verso di me, cercai di scappare ma ovviamente Zulema fu più veloce.
Mi voltò nella sua direzione e di conseguenza circondai la sua vita con le gambe nel mentre che la baciavo con passione e la stringevo a me con forza.
I raggi del sole stavano spuntando e illuminavano gran parte del suo viso facendole risaltare ancora di più il tatuaggio sotto all'occhio e i lineamenti.
"Sei bellissima." sussurrai sorridendo contro le sue labbra e mi strinse ancora di più contro al suo corpo nel mentre che posavo le mani nei suoi capelli tirandoli all'indietro e stringendoli con forza.
"Tu lo sei." disse lasciandomi una scia di baci lungo il collo e chiusi gli occhi mordendomi il labbro e rilassandomi.
Non mi stancavo mai del suo tocco, molto spesso aveva la necessità di dimostrarmi che teneva a me, che ero letteralmente sua e che aveva bisogno della mia presenza, ed io della sua.
"Spero che ti ricorderai di questi momenti passati insieme." sussurrò ad un certo punto facendomi aprire gli occhi.
"Ricorderemo, semmai." la corressi percependo lo stomaco farmi male dall'ansia ma anche dalla paura, non capivo perché ogni volta doveva parlare al singolare.
Io volevo che ci fosse un noi, per sempre.
Zulema mi guardò dritta negli occhi e tremai per il suo sguardo gelido e perso nel vuoto, ultimamente era sempre così.
"Tu mi stai nascondendo qualcosa." sbottai staccandomi dal suo corpo uscendo dall'acqua furiosa.
"Perché pensi che ti stia nascondendo qualcosa?" disse afferrandomi per un polso ma mi staccai arrabbiandomi.
"Perché ogni volta che ti avvicini a me sembra che sei in procinto di lasciarmi per sempre? Cazzo Zulema!" esclamai asciugandomi per poi sedermi nella poltrona fuori, aspettando che parlasse.
"Non voglio spezzarti di nuovo il cuore e so già che lo farò un'altra volta." disse vestendosi e guardai ogni suo movimento incantata, ma non capivo.
"Eppure sei qua con me, perché?" le domandai inarcando un sopracciglio.
"Perché ti voglio e sei l'unica persona che può darmi quello di cui ho bisogno, cioè l'amore che mi manca." disse facendo spallucce e spalancai la bocca incredula, non era da lei fare questo genere di discorsi.
"Ma-" aggiunse dopo alcuni secondi e alzai gli occhi al cielo percependo una lacrima scorrermi lungo il viso.
"Ovviamente c'è sempre un qualcosa che non va, che si oppone tra di noi." sbottai portandomi le gambe al petto e abbracciandole con forza, come se quel gesto potesse togliermi un po' di dolore.
Zulema mi guardava scrutandomi con attenzione e volevo tanto afferrarle il cuore e distruggere tutto il male che aveva dentro, liberandola da ogni suo ricordo buio per darle la luce che meritava.
L'avrei baciata comunque anche se tutte le luci del mondo si fossero spente.
"Lo sto facendo per il tuo bene, perché tengo a te e meriti di meglio." disse serrando la mascella e a quel punto mi alzai perché ero stanca di sentirla.
"Sei tu il meglio per me ma ancora non riesci a capirlo." dissi voltandole le spalle e dirigendomi in bagno, scoppiai a piangere sotto al getto dell'acqua bollente e mi appoggiai alla parete sfogando tutta la mia rabbia.
Sentii la porta aprirsi e nemmeno in mezzo secondo Zulema mi abbracciava da dietro senza dire una parola, cercai di mandarla via ma ovviamente la sua presa forte non me lo permetteva.
"Non piangere per me." sussurrò nel mentre che copriva il mio seno con il suo braccio possessivamente.
"Preferisco piangere per tutta la vita che perderti, sono innamorata di te." sussurrai chiudendo gli occhi e la donna dietro di me sospirò stringendomi ancora di più, fino a farmi male.
"L'odio è andato a farsi fottere." disse nel mentre che mi lasciava alcuni baci nella spalla e scossi la testa calmandomi un minimo, mi voltai nella sua direzione ed era incredibilmente bella senza un filo di trucco e con i capelli all'indietro.
Aveva ragione.
"Voltati." disse afferrando lo shampoo e mi rilassai non appena mi massaggiò delicatamente i capelli, facendomi sorridere e tremare allo stesso tempo.
Mi girai un'altra volta verso di lei e la guardai dritta negli occhi riuscendo a reggere il suo sguardo benissimo, sapeva che ormai non ero più la stessa.
Non mi spaventata più niente e i vecchi tempi erano ormai un'altro mondo per me.

"Zulema ricordati che se io vado a fuoco, anche tu sarai fatta di cenere."

euphoriaWhere stories live. Discover now