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Si avvicinava il ballo primaverile, nonché l'ultimo ballo dell'anno. Mandrie di giovani che correvano nella piazza, chi era addetto ad adornarla con festoni e quant altro e chi entrava ed usciva dai negozi, con una marea di buste tra le mani. Era una gioia per tutti. Ma la cosa più complicata era trovare una dama, o un cavaliere, come accompagnatore. Era la cosa più importante, mica si poteva danzare da soli.
Dall'altra parte del paese, tra le colline fiorite e la fine del posto, c'era una casetta conosciuta da tutti: la famiglia Kenma, famosi per l'unico negozio di fiori del luogo. Coglievano e coltivavano loro i prodotti, anche se comunque in natura se ne trovavano già alcuni. Ma una leggenda narrava che prima della avvenire dei Kenma, le colline non erano mai fiorite, quasi come se loro avessero fatto un qualche miracolo non appena trasferiti nella cittadella. E lì, tra i campi fioriti e l'erba bagnata, spiccava una testolina bionda che contemplava un fiore che veniva impollinato da un'ape.
Kuroo passava sempre di lì e lo notava spesso tra i campi, a volte completamente sdraiato a terra con una spiga di grano in bocca e un cappello di paglia sul viso per proteggersi dal sole, altre volte seduto all'ombra a contemplare il nulla. Non ebbe mai avuto occasione di parlare al ragazzo fuori dalla scuola, e non che a scuola si conoscessero chissà quanto. Lo trovava strano ma anche buffo, buffo in senso carino. Eh sì, era davvero carino, come un gattino.
Ma ora il giovane Kuroo faceva avanti e indietro davanti il negozio di fiori, ancora chiuso mentre si mordeva nervosamente le unghie delle dita. Non solo gli mancavano i fiori per adornare il completo ma gli mancava un accompagnatore. Tutti erano già occupati e al corvino interessava solo una persona: Kozume Kenma.
Il biondo arrivò al negozio con la sua bicicletta, dotata di un cestello davanti. Frenò e la sistemo appoggiata al muro del negozio, tanto nessuno l'avrebbe rubata; erano gente onesta, lì.
Prese le chiavi dalla tasca della salopette che quel dì indossava e aprì il negozio, girando il cartello sulla scritta "aperto" ed entrò, seguito poco dopo dal corvino.
<<Buongiornooo...!.>> salutò Kuroo, sventolando la mano e così ricambiò Kenma che era già dietro il bancone <<Kenmaaa!. Hai fiori ancora vero?.>> fece il labbruccio e giunse le mani tra loro; quasi si metteva in ginocchio a pregarlo.
<<Ho solo girasoli.>> rispose l'altro, spuntando con un mazzo di girasoli.
<<Già, sono arrivato in ritardo.>> ridacchiò e si portò una mano dietro la nuca.
<<Non sono male i girasoli.>>
<<Oh questo lo so!.>> ne prese uno, con delicatezza. Lo avvicinò alla testa di Kenma e glielo mise tra i capelli <<Mi ricorda te.>> sorrise.
Rimase con la bocca semi aperta e abbassò lo sguardo.
<<Andiamo al ballo insieme?.>> gli prese le mani e il biondo rialzò la testa.
<<Noi due..?.>> e Kuroo annuì freneticamente.
Rimase in silenzio per un po' e poi chinò leggermente il capo, annuendo.
<<Allora andiamo insieme!.>> sorrise dalla grande gioia, prese il mazzo di fiori e gli lasciò dei soldi sul bancone <<Verrò a prenderti!. Vestiti bene!.>> e corse via, stringendo tra le mani quei fiori e inspirandone l'odore.
Ci volle un bel po' per il biondo a realizare che sarebbe andato al ballo con Kuroo. Kuroo lo seguiva da tutte le parti a scuola, si offriva a portargli lo zaino se troppo pesante, gli portava la merenda e la consumava con la sua compagnia. Quei gesti d'affetto piacevano davvero tanto al biondo, per la prima volta si sentiva meno solo.

La serata speciale arrivò, i due partner si erano preparati con due completi e ovviamente adornati con i girasoli. Kuroo lo andò a prendere sotto casa e arrossì alla sua vista, ma probabilmente al buio non si notò.
Raggiunsero il centro: la piazza era illuminata dai lampioni, decorati con dei festoni gialli e rosa; c'era un grande buffet, con punch e stuzzichini.
I giovani ragazzi erano tutti insieme ai loro accompagnatori e, non appena arrivarono tutti, si aprirono le danze.
<<Andiamo Kenma!.>> Kuroo lo prese per mano e lo trascinò sulla pista, ridendo e iniziando a lasciarsi andare. Tutti ballavano spenseriati, festeggiando la fine dell'anno.
Verso la fine della festa arrivò il momento di ballare un lento. Il corvino incastonò gli occhi in quelli dorati del biondo, i loro corpi nel mentre si avvicinavano e si abbracciavano, le braccia di Kuroo attorno la vita dell'altro e le braccia di Kenma attorno il collo del compagno. Non smisero di guardarsi neanche per un secondo, si muovevano da soli in una calma danza mostrando così tutto l'amore reciproco che provavano.
<<Hey Kenma.>> bisbigliò Kuroo.
<<Dimmi.>>
<<Lo sai che mi piaci?.>>
<<Io..Ti piaccio?.>>
Kuroo annuì <<Tu mi piaci, sì.>>
<<Anche tu mi piaci.>> posò la testa sul petto del corvino e chiuse gli occhi, sorridendo.

||Spazio autore||

Ma io-
Boh.
Mi andava, non è assolutamente bella ._.
Vabbè

The Prom || KurookenWhere stories live. Discover now